La Minoritenkirche, chiesa dei Minoriti,
a Vienna,
è stata donata alla Fraternità San Pio X



Pubblicato sul sito della Fraternità in Francia

La Porte Latine

Le immagini sono nostre






Lettera del Superiore del Distretto austriaco Don Stefan Frey


Cari amici e benefattori,

il Cielo ci ha offerto a Vienna un regalo che ha superato ogni nostra folle aspettativa.
Da anni siamo alla ricerca di una chiesa appropriata, poiché la sistemazione provvisoria, ormai durata a lungo, nella nostra antica cappella San Giuseppe nella Bernardgasse, con affitti molto costosi, non è mai stata una soluzione permanente.

Dal 2008 i nostri fedeli viennesi pregano intensamente con questa intenzione. San Giuseppe ci ha fatto aspettare e ha messo alla prova la nostra pazienza e la nostra perseveranza fino all’anno a lui dedicato.

Ma oggi egli ha risposto in maniera sovrabbondante alle nostre numerose preghiere e ci ha dato non una chiesa qualunque, ma la chiesa dei Minoriti di Maria delle Nevi, consacrata al suo santo Sposo.

Si tratta di una delle chiese più rinomate, più belle e più antiche della città di Vienna, situata in una posizione privilegiata e il cui significato storico non può essere apprezzato a sufficienza. La nostra gratitudine al buon San Giuseppe è senza limiti! Quanto meravigliosamente ascolta coloro che lo pregano con fiducia e perseveranza!

Ma noi siamo ugualmente coscienti che questo dono sublime è legato ad una grande missione e ad una pesante responsabilità. Adesso, la chiesa dei Minoriti offre vaste possibilità per l’apostolato e delle opportunità uniche per rafforzare la tradizione cattolica a Vienna.

Che la Santissima Vergine Maria delle Nevi e il suo santo Sposo ci aiutino con la loro potente assistenza ad assolvere questa responsabilità, per la maggior gloria di Dio e la salvezza del più gran numero di anime possibile!

I miracoli della divina Provvidenza

Come ha fatto la Fraternità Sacerdotale di San Pio X ad acquisire una chiesa così magnifica a Vienna? Con Dio niente è impossibile, e ovviamente Dio ha voluto rendere possibile l’impossibile, umanamente parlando.

In effetti, le circostanze di questa meravigliosa storia di successo possono essere descritte solo come miracolose. Citiamo i momenti più importanti, che suggeriscono che Dio vi ha partecipato fin dall’inizio.

- 18 novembre 2020: Nella festa della consacrazione delle chiese dei Santi Pietro e Paolo, noi abbiamo ricevuto dalla “Congregazione Italiana Madonna delle Nevi”  la proposta del tutto inattesa di acquisire la chiesa dei Minoriti.
Questa chiesa era stata donata nel 1784 dall’Imperatore Giuseppe II come chiesa nazionale italiana a Vienna (il convento dei Minoriti venne spostato in seguito nell’antico monastero dei Trinitari, accanto alla chiesa della Trinità).

- 20 maggio 2021: Festa di San Bernardino da Siena. Giovane sacerdote, San Bernardino aveva ricevuto dalla Santa Madre il dono di poteri miracolosi, e noi gli chiedevamo solo un miracolo. Il Santo ci ha esaudito, poiché venne accettato all’unanimità di donare alla Fraternità la più importante chiesa mariana della città di Vienna.

- 25 maggio 2021: In questo giorno in cui si commemorano due Papi italiani, San Gregorio VII e Sant’Urbano I, alla vigilia della festa di San Filippo Neri, il grande apostolo di Roma, si è firmata la scrittura notarile dei contratti di donazione. Con questo, per noi era chiaro che Dio assegnava evidentemente alla FSSPX la missione di proseguire fedelmente l’eredità multisecolare della comunità italiana a Vienna.

- 29 giugno 2021: I Santi Apostoli Pietro e Paolo avevano patrocinato l’inizio della nostra impresa: provvidenzialmente essi erano presenti al suo coronamento. Il giorno della loro solennità, la nuova proprietà fu definitivamente registrata nel registro fondiario della città di Vienna. La Fraternità potrà prendere possesso di questo bene solo il 3 giugno 2022, anniversario della donazione della Chiesa alla congregazione italiana da parte dell’Imperatore Giuseppe II, 3 giugno 1784.

La FSSPX è dunque divenuta ufficialmente proprietaria della chiesa dei Minoriti. Che ci insegna questo patrocinio? E’ certo che con la chiesa dei Minimi noi abbiamo ricevuto il mandato di continuare fedelmente a Vienna la tradizione apostolica che San Pietro e San Paolo hanno stabilito nella  Chiesa di Roma, la Madre e la Maestra di tutte le Chiese, in nome di Cristo, e di difenderla con fermezza contro tutte le aberrazioni odierne.

Noi non siamo un Tradi Club desueto, ma semplicemente dei cattolici romani e abbiamo il desiderio di servire la Chiesa cattolica con tutte le nostre forze e di aiutarla a ritrovare la sua tradizione apostolica vecchia di 2000 anni, solo dalla quale deriva tutta la vitalità soprannaturale, come dalla radice all’albero largamente ramificato della Chiesa.

Che Dio Onnipotente benedica quest’opera che ha meravigliato tutti. Che tutti i Santi accompagnino la nostra nuova missione con la loro costante intercessione, in particolare San Clemente Maria Hofbauer, patrono del nostro Priorato viennese, che ha lavorato per quattro anni come rettore della chiesa dei Minoriti e che ha ravvivato l’amore eucaristico  nel cuore dei viennesi con le sue celebrazioni grandiose in onore del Santo Sacramento.

Con la mia benedizione sacerdotale

Don Stefan Frey


Storia e descrizione della chiesa dei Minoriti, a Vienna

La Minoritenkirche (Chiesa conventuale dei Frati Minori, legati all’ordine monastico dei monaci conventuali dei Frati Minori), ufficialmente chiamata Italienische Nationalkirche Maria Schnee (Chiesa nazionale italiana di Maria delle Nevi, legata alla congregazione italiana, antica proprietaria della chiesa) è sta costruita in stile gotico francese nel Altstadt, o primo quartiere di Vienna, in Austria.




Il sito sul quale la chiesa è costruita è stato donato ai discepoli di San Francesco d’Assisi nel 1224. La prima pietra è stata posta dal Re Ottokar II di Boemia nel 1276. In seguito, il duca Albrecht II ha sostenuto il processo di costruzione, in particolare il portale principale. Il coro gotico Ludwig è stato costruito tra il 1316 e il 1328 e utilizzato come mausoleo nei secoli XIV e XV. La costruzione della chiesa è stata ultimata nel 1350.

La cima del campanile fu danneggiato al tempo della prima guerra austro-turca, ricostruita, è stata nuovamente distrutta al tempo della seconda guerra austro-turca; in seguito è stata sostituita con un tetto piatto.

Quando Giuseppe II ha offerto la chiesa agli Italiani, essi vi hanno trasferito il nome di Maria delle Nevi che era della loro cappella vicina, andata distrutta in seguito.

Storia

La chiesa si trova nella Innere Stadt di Vienna, a nord-ovest della Hofburg, sulla Minoritenplazt. I Minoriti erano frati francescani (frati minori) e si sono installati a Vienna nel 1224.

Dopo l’incendio della città, nel 1275, la prima pietra fu posta da Ottokar Přemysl, è fu una delle prime chiese gotiche della regione Est dell’Austria. Dopo la morte di Ottokar, nella battaglia di Marchfeld, egli vi fu inumato per trenta settimane.

La rottura cruciale avvenne nel 1782, quando la chiesa dei Minoriti venne chiusa durante il periodo del josephisme. Allora la chiesa venne ribattezzata «chiesa nazionale italiana di Maria delle Nevi (Santa Maria Maggiore), nome che mantiene tuttora. Nel corso della evacuazione della loro chiesa, i Frati Minori Francescani portarono la croce con un’immagine di Cristo appesa sopra l’altare maggiore nella loro chiesa di Wimpassing, così che quando ritornò a Vienna alcuni secoli dopo, conservò il nome di “Croce di Wimpassing”. Una copia è oggi appesa nella Cattedrale di Santo Stefano.

L’insieme dell’edificio segue il modello dell’architettura delle cattedrali francesi. I Mastri d’Opera sono sconosciuti, tuttavia, l’opera è comunemente attribuita a Jacobus Parisiensis, Fra Giacomo da Parigi, che fu il confessore del duca Albrecht II.
Il portale segue un modello francese, raro per l’Austria. Il timpano è diviso da impatti circolari a tre campate, nella campata di mezzo c’è Cristo su una croce a bracci. Sulla sinistra vi è Maria con Maria Maddalena e altre figure femminili; a destra, San Giovanni Evangelista, San Longino il soldato e altre figure maschili.

Le figure maschili e femminili più all’esterno potrebbero rappresentare il duca Albrecht II e la sua sposa Johanna di Pfirt, tanto più che la figura maschile sembra indossare un cappello da duca. Le figure rappresentate sono molto eleganti e finemente connesse: probabilmente un’influenza francese e al tempo stesso un’importante caratteristica dello stile dei Minoriti, che risale al 1360 circa.

Nel corso della nuova dedicazione, Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg apportò molti cambiamenti, tra cui la rimozione del barocco all’interno. Tuttavia, il risultato finale non fu una “rigotizzazione”, come fu più comunemente chiamata, poiché furono eliminate anche parti dello stile gotico della chiesa, specialmente nel coro.

Nel 1529, la guglia fu distrutta una prima volta e ricostruita nel 1633. Durante il secondo assedio turco nel 1683, fu distrutta di nuovo. La guglia distrutta fu sostituita da un tetto piatto.

Nel corso dei secoli seguenti la chiesa è rimasta in gran parte com’era, a parte i danni subiti dalla torre nel corso delle diverse guerre. Verso il 1900 sono stati apportati gli ultimi grandi cambiamenti, in particolare la costruzione della sagrestia  a forma di coro. La costruzione della metropolitana sotterranea, verso la fine degli anni 1980, ha permesso di trovare i muri di fondazione del coro.





L’interno


Vi sono stati importanti cambiamenti sotto i primi Asburgo. Bianca di Francia, duchessa d’Austria, sposa di Rodolfo III, ha lasciato una cappella in onore di suo nonno, San Luigi di Francia, sul lato Nord della chiesa, ultimata nel 1328. Questa aveva un’entrata separata senza raccordi con la navata. Verso il 1340, la cappella San Luigi è stata riunita con le due navate della chiesa, formando una sala parrocchiale con due cori e tre navate. Nella chiesa furono aggiunte nuove colonne e fu costruito un nuovo portale a Ovest.

La cappella di Sant’Antonio di Padova ha un altare barocco in marmo policromo e una vetrata del XVII secolo.

Le pareti della chiesa sono affrescate con gli stemmi delle famiglie aristocratiche austriache che hanno contribuito alla costruzione della chiesa o vi sono sepolte.





L’Altare maggiore

L’altare maggiore neogotico fu realizzato da Ferdinand Hohenberg. La pala d’altare mostra la Madonna della Neve venerata nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma (copia di Ignaz Unterberger). Esso è circondato a sinistra dalle statue di Santo Stefano d’Ungheria e San Giovanni Battista, e a destra dalle statue di San Giovanni Evangelista e San Leopoldo.





Mosaico della Cena


Il muro nord della chiesa porta una copia a grandezza naturale dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. È un mosaico del mosaicista romano Giacomo Raffaelli e fu commissionato da Napoleone I nel 1809, ma fu completato dopo la sua abdicazione. Francesco II d’Austria lo comprò, volendolo installare nel Belvedere di Vienna. Troppo grande per l’edificio, fu donato dall’Imperatore Ferdinando I alla Congregazione Italiana e installato sul muro nord della chiesa, dove si trova ancora oggi. Il mosaico misura 9,18 x 4,47 m e pesa circa 20 tonnellate.





Monumento a Pietro Metastasio

Questo monumento, opera di Lucardi, fu eretto in memoria del “Poeta Laureato” Metastasio nel 1855. Il rilievo centrale raffigura Papa Pio VI mentre benedice il poeta morente. Dietro di lui, il compositore Salieri seguito da WA Mozart, mentre J. Haydn guarda il Papa.






La Madonna del Rossellino

Questa Madonna è stata eseguita in marmo di Carrara dall’artista italiano Antonio Gamberelli, soprannominato Antonio Rossellino (XV secolo).


Dipinti

    La glorificazione di San Giovanni Nepomuceno, di Bartolomeo Altomonte
    La fondazione dell’abbazia di Klosteneuburg, di Martino Altomonte
    La Sacra Famiglia,  di Hautzinger
    La tragedia della peste, di Steiner
    San Benedetto e il miracolo di San Nicola, di Daniel Gran
    Delicata figura di San Francesco d’Assisi, dipinta da un maestro sconosciuto del XVI secolo.









agosto 2021

AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI