Omelia di Mons. Tissier de Mallerais nella cappella del Seminario di Flavigny, Domenica 22 agosto 2021 – XIII dopo Pentecoste.

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Mons. Tissier racconta la storia autentica di una mamma che aspettava il nono e decimo figlio, due gemelli nel suo seno e la cui gravidanza si annunciava molto male, almeno come rivelava la TAC.

Il medico aveva detto alla mamma:
Attenzione, vi è un carcinoma, un cancro che si sviluppa. Ritorni tra due settimane.

Due settimane dopo, la TAC rivelava che il carcinoma era ancora lì, ed era addirittura cresciuto:

Signora, dice questo dottore che non ha la Fede né alcuna virtù, bisogna fare una interruzione volontaria della gravidanza, cioè un aborto.

Giammai, dottore, non lo farò mai!

A suo piacimento, signora, a suo rischio e pericolo, perché se non lo fa nasceranno entrambi con il cancro e lei rischierà anche peggio.

A casa, tutta la famiglia decide di pregare. Per otto mesi recitano il Rosario tutte le sere, recitandone almeno una dozzina con le braccia alzate, affinché nascessero i due bambini.

Il medico vede la madre regolarmente, e ogni mese viene eseguita una nuova TAC.

I mesi passano. Un po’ la volta il medico dice:

Il carcinoma regredisce, rimpicciolisce.

Si prega sempre e alcune settimane prima della nascita il carcinoma è molto piccolo.

Signora, proviamo, facciamo nascere questi bambini e poi vedremo.

I bambini vengono al mondo e si vede che il più grande ha solo una piccola macchia sul braccio, un neo! La famiglia ha pregato piena di speranza, ha aumentato la sua speranza per nove mesi, con ripetuti atti di preghiera e fiducia in Dio, la loro speranza è stata premiata.
Per ringraziare, hanno pregato Marcel Lefebvre, sì Mons. Lefebvre, naturalmente, e un po’ San Pio X... Ecco perché i bambini si chiamano, uno Marcel, quello con il neo, e l’altro Pio in onore di San Pio X.