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Non è Traditionis Custodes che bisogna abrogare, è il Vaticano II che bisogna condannare di Xavier Centillos
Dopo la pubblicazione di Traditionis Custodes, è sorta la costernazione e lo sgomento nel mondo Ecclesia Dei. La deplorevole dichiarazione di riconoscimento del concilio Vaticano II e della “fecondità” della nuova Messa da parte dei Superiori di queste congregazioni non cambierà nulla. Alcuni dei nostri amici che vanno a Messa in queste congregazioni prendono qua e là l’iniziativa di scrivere petizioni, per chiedere a Papa Francesco gentilezza e misericordia. Chiedono di continuare l’opera di “pace liturgica” voluta da Benedetto XVI. Penso che stiano andando nella direzione sbagliata. E per diverse ragioni: - Papa Francesco difende tutte le
perversioni e tutto ciò che distrugge la Chiesa e le nostre
società: dall’ideologia gender
all’immigrazione, passando per l’omosessualità e il suo odio per
la Tradizione; tutto nel pensiero e nelle azioni di Papa Francesco
è contrario alla Chiesa di Cristo. Questo papa è un
nemico di Cristo e della Chiesa. Deve quindi essere combattuto. Non vi
è niente da elemosinare da un servo di Satana.
- Dopo il Vaticano II, l’ideologia all’opera nella Chiesa è il modernismo. E’ dal Vaticano II che sono uscite tutte le riforme che distruggono la Chiesa. Non voler denunciare la fonte del male significa esporsi a subirlo presto o tardi. Lamentare il divieto della Messa tradizionale mentre si proclama il proprio attaccamento al concilio Vaticano II è come protestare contro una casa che è bruciata mentre si proclamano i benefici dell’azione del piromane. Non ha senso chiedere prebende agli uomini del concilio Vaticano II. È inutile chiedere a coloro che odiano la Tradizione di proteggerla. Non è Traditionis Custodes che deve essere abrogata, è il Vaticano II che deve essere condannato e distrutto. (torna
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settembre 2021 |