TESSERE PER UN MOSAICO
DEL DOPO BENEDETTO XVI

Germania:
Le «Iniziativa dei parroci» dei paesi germanofoni si uniscono




L'articolo è stato pubblicato sul n° 270 di DICI del 15 febbraio 2013


Le «Iniziativa dei parroci» di Germania, Austria e Svizzera si sono riunite il 25 gennaio scorso a Monaco. Al termine del loro primo incontro, i 30 delegati hanno annunciato che si impegneranno «contro le attuali strutture assolutiste» e «per i diritti dei cittadini e la trasparenza nella Chiesa». I partecipanti hanno anche incoraggiato i vescovi «aperti alle riforme» ad unirsi.
«Non sono i vescovi i nostri avversari, ma il sistema che s’è ingrandito», ha affermato Helmut Schüller, già vicario generale dell’arcidiocesi di Vienna.
Gli «iniziatori» ritengono dunque che «è necessario agire in contrasto con le attuali direttive dell’amministrazione della Chiesa» e che si debba favorire «una pastorale vicina agli uomini, nello spirito di Gesù».

Secondo gli organizzatori, la rete nei paesi germanofoni conterebbe 1500 operatori pastorali, tra cui preti e diaconi. Il gruppo nazionale più importante è la «Pfarrer iniziative» [Iniziativa dei parroci] della Svizzera, con 500 aderenti, seguita da quella dell’Austria con 470 firmatari. Recentemente si sono costituiti dei gruppi in 9 delle 27 diocesi tedesche. Sono stati stabiliti dei contatti con le “iniziative” similari di Irlanda, Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia.

Da parte sua, Bernhard Kellner, portavoce dell’arcidiocesi di Monaco, ha salutato il fatto che «i nostri preti s’impegnano e vogliono collaborare alla riforma nella Chiesa». In un’intervista concessa alla radio della diocesi, e ripresa nel sito della stessa (www.muenchner-kirchenradio.de), il 25 gennaio Kellner ha dichiarato che «la Chiesa deve continuamente evolvere col suo tempo (…) Tutte le porte sono aperte per una collaborazione costruttiva».

Da parte loro, i firmatari della «Pfarrer iniziative» della diocesi di San Gallo, in Svizzera, hanno presentato le loro rivendicazioni in occasione di due incontri con Mons. Markus Büchel. In un’intervista concessa all’Apic il 31 gennaio 2013, don Georg Schmucki, uno dei coordinatori di questa iniziativa, ha detto che il tono è stato molto diverso da quello della riunione a Coire, «A Coire ci sono state degli abbandoni condite da minacce, mentre a San Gallo la discussione è stata fattiva, corretta e leale.» Il rappresentante della «Pfarrer iniziative» ha rivelato che il vescovo «non aveva parlato loro dall’alto, ma dal profondo del cuore, spiegando che egli doveva essere il legame tra il locale popolo di Dio e la Chiesa universale (…) La maggioranza dei partecipanti ha ricevuto il segnale di una Chiesa onesta e credibile (…) Ma noi abbiamo deciso di non comunicare altro ai media, per il momento. È una questione di rispetto.» Don Schmucki ha detto di sperare «che il dialogo proseguirà».




febbraio 2013

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