Il Rosario, l’arma del cristiano

di Don Bertrand Labouche, FSSPX




 


«Non vi è alcun problema, temporale o spirituale, per quanto sia difficile, che non possiamo risolvere con la recita del Santo Rosario» Suor Lucia.

La stessa Vergine Maria, presentatasi il 13 ottobre 1917 col titolo di Madonna del Rosario, venne a Fatima per rilanciare per sei volte la parola d’ordine della Crociata che salvò il Portogallo: «Recitate il Rosario tutti i giorni».

La situazione della Chiesa in questo paese migliorò così rapidamente che, già il 29 aprile 1918, Papa Benedetto XV non esitò ad evocare l’«aiuto straordinario», singulare quoddam auxilium, della Madre di Dio.

Prima dell’apparizione della Madonna a Fatima, il Portogallo era il paese più laicizzato del mondo. Questo stato di cose risaliva al ministro di Dom José I, il marchese di Pombal (1699-1782), che espulse i gesuiti. Dopo il 1789, le idee della Rivoluzione francese ebbero molto successo in Portogallo e tutto il XIX secolo fu caratterizzato dal predominio della Massoneria.

Dal 1870 in poi, un nucleo di massoni non appoggiò più la monarchia e sostenne la repubblica con un’intensa propaganda antireligiosa. Il 5 ottobre 1910, le logge massoniche riuscirono a distruggere la monarchia e, fino al 1917, permisero le peggiori violenze contro la Chiesa e i cattolici. Nel 1911, venne promulgata la legge di separazione tra Chiesa e Stato; questo, come sappiamo fin troppo bene, è simile alla separazione dell’anima e del corpo, cioè la morte di una nazione. Così, il 26 marzo 1911, in un congresso di liberi pensatori, il massone Afonso Costa non esitò ad affermare che «in due generazioni, il cattolicesimo sarebbe stato completamente eliminato dal Portogallo». Gli anni che seguirono furono i più bui della storia portoghese. L’anarchia e l’empietà tentarono di tutto per distruggere la religione cattolica: soppressione delle relazioni con il Vaticano, divieto ai vescovi di risiedere nelle loro diocesi, espulsione di intere congregazioni, divieto di indossare la tonaca e dei documenti papali, impoverimento, imprigionamento del clero, insegnamento ateo. Si vedevano persino degli scolari marciare con slogan come «né Dio, né religione», ecc. (1).

La Terra di Santa Maria, detta anche il Giardino di Maria, era diventata un’anticamera dell’Inferno. Solo un miracolo poteva salvarla.

A partire dal 1901, dei cattolici reagirono e in particolare gli studenti di Coimbra si riunirono per studiare e diffondere l’insegnamento delle encicliche sociali dei Papi. Tra questi studenti vi era un certo Antonio Oliveira Salazar.

Unendo la preghiera allo studio e all’azione, essi si rivolsero a Colei che dal 20 ottobre 1646 era la Regina del Portogallo: la Vergine Maria. Nel 1915, istituirono una CROCIATA DEL ROSARIO, che guadagnò seguaci in tutte le regioni del paese e portò all’istituzione del «Mese di Maria», durante il quale si doveva pregare la Santa Vergine perché  « ristabilisse la pace nel mondo e venisse in aiuto al Portogallo». Il successo fu tale che le chiese di Lisbona erano piene per tutto il mese di Maria; si video anche molti ufficiali in uniforme!

Scrive Costa Brochado: «Gli empi avevano ragione di pensare che la Chiesa fosse in ginocchio, sul punto di soccombere. Ma ecco che essa si alzò più forte e più bella che mai, gettandosi alla riconquista della cristianità portoghese con l’arma singolare del Rosario. In tutto il paese fu organizzata la Crociata del Rosario, che unì migliaia di uomini, donne e bambini in città e villaggi».

Due anni dopo, nel 1917, la stessa Vergine Maria, presentatasi col titolo di Madonna del Rosario, apparve a Fatima per rilanciare per sei volte la parola d’ordine della Crociata: «Recitate il Rosario tutti i giorni»!

La situazione della Chiesa in Portogallo migliorò così rapidamente che, già il 29 aprile 1918, Papa Benedetto XV non esitò ad evocare l’«aiuto straordinario», singulare quoddam auxilium, della Madre di Dio.

Il Rosario è davvero un’arma, pacifica e formidabile, perché Maria è l’Immacolata Concezione che ha vinto il serpente e non ha conosciuto alcun peccato, né originale né attuale. Questo spiega la potenza che questa preghiera ha manifestata quando il cristianesimo era in pericolo, in particolare contro l’Islam, ma anche contro il comunismo e il laicismo.

La storia l’ha dimostrato diverse volte:

Nel XIII secolo, il Rosario, rivelato dalla Madonna a San Domenico, ottenne la vittoria sulla setta catara.

Nel 1571, il Papa San Pio V mobilitò le Confraternite del Rosario, e l’Islam fu sconfitto a Lepanto il 7 ottobre. Lo stesso avvenne a Vienna nel 1683 e a Pedrovaradin (Serbia) e in Ungheria nel 1716.

Nel 1628, a La Rochelle, il Rosario impedì che il protestantesimo si affermasse in Francia. Nello stesso modo, nel 1646, il protestantesimo venne respinto nelle Filippine.

Dal 1638 al 1854, i cattolici giapponesi, privati dei sacerdoti a causa della persecuzione, conservarono la fede grazie al Rosario.

Nel 1793, il Rosario sostenne la resistenza vandeana che salvò il cattolicesimo in Francia.

Dal 1927 al 1929, il Rosario sostenne l’insurrezione dei Cristeros messicani contro il governo massonico persecutore della Chiesa col sostegno degli Stati Uniti.

Dal 1936 al 1939, in Spagna, nel 1955 in Austria e nel 1964 in Brasile, il Rosario respinse miracolosamente il comunismo.

Nel 1998, in Portogallo, il Rosario respinse vittoriosamente un progetto di legge sull’aborto, presentato dai social-comunisti.

L’ora è grave, certo, ma evitiamo lamentele e reazioni sterili! Piuttosto, meditiamo queste parole di Suor Lucia: «La Santissima vergine, in questi tempi che viviamo, ha conferito una nuova efficacia alla recita del Rosario; tale non vi è alcun problema, temporale o spirituale, per quanto sia difficile, che non possiamo risolvere con la recita del Santo Rosario».

Recitiamo quindi il Rosario ogni giorno, in privato, a piedi, in macchina, con la nostra famiglia, con i nostri vicini, durante le “manifestazioni”, conquistiamo il nostro vicino, instancabilmente. Il nostro dovere di Stato non ne soffrirà.

Con questa offensiva, una forza inesplicabile, umanamente parlando, schiaccerà le sciocche speranze dei nemici della Francia e delle nazioni cristiane.

NOTA

1 - Cf. l’opera del Canonico Barthas : Fatima, os testemunhos. Os documentos. Ed. 1967.








settembre 2021
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