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TESSERE PER UN MOSAICO
DEL DOPO BENEDETTO XVI Padre Lombardi: continueremo a chiamarlo Benedetto XVI “La
padronanza, la lucidità e la serenità del suo discorso ci
ha colpito molto, così come anche a me, ieri sera, mi aveva
colpito il suo sorriso, mentre usciva dalla celebrazione. Credo che lo
abbiano notato tutti. Il sorriso con cui il Papa ha concluso la
celebrazione, dopo quello straordinario applauso… Anche questo in un
tempo in cui ci si dice di non applaudire in Chiesa, invece, c’è
stato ed è sembrato un applauso che non sarebbe finito
più!”.
Sollecitato dai giornalisti su come rivolgersi al Papa in futuro, padre Lombardi, ha spiegato che “non c’è ancora chiarezza”se sarà “Vescovo emerito di Roma” e sulla questione del nome “Benedetto XVI” ha chiarito: “Penso di poter ribadire che Benedetto XVI è un titolo a cui non può rinunciare: è il suo nome come Papa, che ha portato per tutta la Chiesa e per tutto il mondo ufficialmente per otto anni. Quindi certamente noi continueremo a poter dire che è Benedetto XVI. Questo non cambia e non può evidentemente cambiare!" Nostra nota Padre Lombardi è un po' confuso, certo comprensibilmente, e parla indifferentemente di “titolo” e di “nome”, confondendo tutto. Certo, dichiarazioni del genere sono suscettibili di mille aggiustamenti e smentite, ma stante quanto detto qui, ciò che ne risulta è che avremo un papa “emerito”, coabitante con un papa regnante. Che questo, in linea di principio, possa significare poco, come è stato detto e ridetto, anche in ordine alla possibile futura influenza dell'“emerito”, è possibile, ma è impossibile negare che, in linea di fatto, l'ecumene cattolico avrà due papi… e quando uno dirà una cosa sarà impossibile non confrontarla con quella che dirà l'altro, foss'anche per constatare che le due cose combaciano. (torna
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febbraio 2013 |