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Il Banchiere Universale & gli Idranti di Regime.
Ma il senso di libertà non si spegne di Patrizia Fermani
Pubblicato il 22 ottobre 2021 sul sito “Ricognizioni” ![]() ![]() In ogni caso il Banchiere, il quale aveva appena baciato la mano alla Gretina cosmopolitana, ed è ormai assillato dal pensiero della transizione ecologica che gli è stata commissionata, ha preferito puntare sugli idranti. Perché, ha pensato, raffreddano gli animi e allo stesso tempo lavano pure le strade senza bisogno della nettezza urbana. Ad un esperto di economia e finanza come lui, già discepolo del grande Federico Caffè, è sembrata subito una trovata geniale, capace di mostrare al mondo cosa significhi avere anche la stoffa del politico di razza. Del resto “ariston dè ydor” come dicevano i greci, ai quali il Banchiere ha sempre riservato una attenzione particolare. Ed è una cosa che pensa sempre anche la fida Lamorgese quando fa il bucato a mano. Sicché tra i due l’accordo è venuto spontaneo, naturale, senza se e senza ma, come conviene a persone di carattere, e di potere. Così è stata offerta gratuitamente al popolo, a quello incolto s’intende, una lezione di alta politica, economia e cultura. Tutte cose che, per essere imparate, richiedono oltre lo studio anche il talento. Quello di cui è notoriamente provvisto uno al quale, per diventare famoso, in un mondo intriso di cultura, è bastato pronunciare una frase storica come: “tutto quello che occorre”. Insomma, come è risaputo, è nelle situazioni difficili che le persone danno il meglio di sé. Infatti tutti gli strani personaggi che oggi si trovano per caso a ricoprire immancabilmente cariche istituzionali, a qualunque altezza sul livello del mare, dicono cose che rimangono impresse nella memoria per la loro pochezza o assurdità, o prendono decisioni destinate a tracciare il solco, per difendere il quale usano, oltre alle armi igienicamente appropriate, i cervelli adeguati. A questo ultimo scopo, ad esempio, più che un Sorgi, tornano molto utili un Cerasa o una Merlino, un Parenzo e una Gruber, un Ferrara ultimo modello ecc. ecc. Gli altri, senza nome, sono andati compatti anche a votare. Alla fine, portuali bagnati, portuali fortunati. Perché hanno potuto toccare con mano, grazie a un corso immediato accelerato e gratuito, come le loro vite di gente sana di mente e di corpo siano cadute, già da troppo tempo, in balia di una genia degenerata di nani e ballerine che in un delirio di onnipotenza recita, in Italia in particolare, ma in seno al più ampio e putrescente palcoscenico occidentale, la più oscena delle pièces postribolari. Dopo l’oscuramento di Dio e della ragione. A chi è rimasto il senno e il cuore di preservare i piccoli da questo scempio, spetta il compito di lavorare per abbattere il baraccone. Con coraggio, pazienza e fiducia nel fatto che l’uomo alla fine, se lo vuole con forza, è capace di riuscire a rivedere le stelle. (torna
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novembre 2021 |