TESSERE PER UN MOSAICO
DEL DOPO BENEDETTO XVI

Vescovi tedeschi:
sì alla pillola del giorno dopo



L'agenzia del Vaticano SIR - Servizio Informazione Religiosa, rende nota la notizia che la Conferenza Episcopale Tedesca ha riconosciuto legittimo l'uso della “pillola del giorno dopo”.


Agenzia SIR, 21 febbraio 2013

Il delicato problema della cosiddetta “pillola del giorno dopo” è al centro di una dichiarazione ufficiale della Conferenza episcopale tedesca a firma del presidente mons. Robert Zollitsch, diffusa al termine dell’assemblea plenaria chiusasi oggi a Treviri. Al punto 8 del documento finale si legge che “L’assemblea plenaria ha ribadito che negli ospedali cattolici, le donne vittime di stupri ricevono ovviamente aiuto a livello umano, medico, psicologico e spirituale. Ciò può comportare anche la somministrazione di una ‘pillola del giorno dopo’, nella misura in cui questa abbia efficacia di prevenzione del concepimento e non d’indurre l’aborto. I metodi medico-farmaceutici che causino la morte di un embrione continuano a non essere ammessi. I vescovi tedeschi sono fiduciosi del fatto che nelle strutture cattoliche la decisione pratica del trattamento avvenga sulla base di questi principi di teologia morale. In ogni caso occorre rispettare la decisione della donna. L’assemblea plenaria riconosce la necessità del fatto che, oltre alle prime prese di posizione sulla ‘pillola’, debbano essere approfondite - anche in contatto con i responsabili di Roma - le ulteriori implicazioni della questione e che vengano fatti i necessari distinguo. I vescovi avvieranno colloqui in tal senso con i responsabili degli ospedali cattolici, con i ginecologi cattolici e con gli operatori dei consultori”.


Nostra nota

Questa decisione va letta, per correttezza, alla luce delle precisazioni contenute nel documento:

Ciò può comportare anche la somministrazione di una ‘pillola del giorno dopo’, nella misura in cui questa abbia efficacia di prevenzione del concepimento e non d’indurre l’aborto”.

Ciò significa che questa pillola dovrebbe essere anche un contraccettivo, ma un contraccettivo del giorno dopo non significa praticamente un abortivo? Forse no, ma forse sì, come è stato spiegato da migliaia di articoli tecnici sull'argomento. È possibile però che nel caso venga amministrata negli ospeddali cattolici, si trasformi miracolosamente in un semplice contraccettivo.
Ma la Chiesa non vieta anche il contraccettivo?

In ogni caso occorre rispettare la decisione della donna.

Il che significa che i vescovi tedeschi hanno fatto proprio il principio laico e amticattolico che la decisione  dell'aborto è una prerogativa esclusiva della donna,  indipendentemente (in ogni caso) dai comandamenti di Dio.

L’assemblea plenaria riconosce la necessità del fatto che, oltre alle prime prese di posizione sulla ‘pillola’, debbano essere approfondite - anche in contatto con i responsabili di Roma - le ulteriori implicazioni della questione e che vengano fatti i necessari distinguo.”

Quindi, fermo restando che “I metodi medico-farmaceutici che causino la morte di un embrione continuano a non essere ammessi”, la questione, con tutte le sue implicazioni, dev'essere approndita e devono essere fatti i necessari distinguo. Concetto che, tradotto in termini umani, significa che:
a) che l'aborto non è ammesso, ma se ne può discutere;
b) che esistono casi e casi, e quindi i distinguo sono necessari: 5°, Non uccidere… ma bisogna vedere… debbono essere fatti i necessari distinguo!

Siamo certi che il prossimo conclave terrà nel debito conto questa illuminata decisione dei vescovi tedeschi.



febbraio 2013

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