TESSERE PER UN MOSAICO
DEL DOPO BENEDETTO XVI

L'ultimo Angelus del Papa
del 24 febbraio 2013

Riflessioni di un fedele

Il testo dell'intervento di Benedetto XVI è stato riportato nel sito del Vaticano
Qui riprodiciamo l'ultimo periodo



Cari fratelli e sorelle, questa Parola di Dio la sento in modo particolare rivolta a me, in questo momento della mia vita. Grazie! Il Signore mi chiama a “salire sul monte”, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui ho cercato di farlo fino ad ora, ma in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze. Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria: lei ci aiuti tutti a seguire sempre il Signore Gesù, nella preghiera e nella carità operosa.

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Riflessioni di un fedele

Non ho potuto non assistere all'ultimo “Angelus” di Papa Benedetto XVI e, pur in obbedienza filiale, pregando insieme a lui non ho potuto non sentire dentro di me una amara delusione, soprattutto quando il Papa si è soffermato su ciò che farà da "non papa".
In particolare egli ha affermato che il suo lasciare non è un abbandonare la Chiesa, ma addirittura un obbedire ad un volere divino... come per Mosé di andare sul Sinai, a pregare e meditare nella solitudine in silenzio. Quasi a dire che si può parlare con Dio meglio da chierico comune che non da successore di Pietro!

Quanta delusione in me ascoltando queste parole....
Non è forse stato il volere divino a volerlo Papa?
E adesso è sempre Dio che "cambia" idea?
Non ho potuto fare a meno di pensare che in queste parole traspare un Dio "relativo" e non assoluto.
Il combattente del relativismo ha reso il volere divino un volere relativo... a che cosa? Alla sua "coscienza", alle sue "debolezze"? E' fuggito davanti ai lupi .... proprio come lui aveva auspicato di pregare affinché non avvenisse.

E pensare che non vedo nessun Cardinale che possa reggere questa Barca di Pietro in un momento così delicato e oscuro della storia della Chiesa...

Oggi è una giornata triste e vedere “far festa” centinaia di persone in piazza S. Pietro per la rinuncia di un Pontefice, mi è sembrato semplicemente grottesco.

In Nomine Domini,






febbraio 2013

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