Si prepara la resa dei conti ?


di Belvecchio





In questo frangente storico in cui soffiano venti di guerra si è sentito parlare del rischio di una terza guerra mondiale, questa volta contrassegnata dall’uso delle armi nucleari. Sarebbe un’immane carneficina. Ma nessuno di quelli che ne parlano accennano minimamente al castigo di Dio.
Tutti i discorsi sono centrati sui protagonisti del momento, come se la storia degli uomini non dipendesse principalmente dai disegni di Dio. I protagonisti del momento non nascono da soli, non sono cavoli, derivano dalla concomitanza di eventi passati e di circostanze anteriori: ogni tempo ha avuto i suoi protagonisti, che si sono rivelati idonei a muovere gli eventi e l’intera esistenza degli uomini.

Da quando duemila anni fa apparve Nostro Signore Gesù Cristo si è reso palese che era Dio che aveva “parlato in tanti modi” agli uomini, come ricorda San Paolo, e che è Dio che oggi parla agli uomini e che a loro parlerà ancora domani … fino a quando ci sarà un domani. Trascurare questo elemento della storia significa non comprendere quello che è accaduto e quello che sta accadendo.
Lo stesso rischio di una guerra nucleare non può essere evocato senza richiamare alla memoria la cancellazione di Sodoma e Gomorra, le due città emblematiche di ogni vizio. E questo dovrebbe far riflettere sulla natura materiale e morale dell’intero mondo moderno.

Rifiutato Dio, il mondo moderno ha imboccato la china della depravazione e si è inventato la dissoluzione della famiglia, prima cellula della convivenza; l’omicidio dei figli non nati, preludio alla consunzione della società per invecchiamento; l’esaltazione del connubio contro natura, anticamera dell’abbrutimento sub-animalesco; il disconoscimento della naturale differenzia dei sessi, preludio al trionfo della società asessuata e quindi non umana; il rifiuto dell’accettazione della realtà, a favore di una supposta virtualità che trasforma l’uomo in un ricettore di immagini tanto fantasiose quanto false; l’imposizione del piacere soggettivo trasformato in diritto naturale, con l’affossamento dell’uomo al suo livello viscerale, che lo riduce a mero istinto incontrollato.

Tutto questo, non corrispondendo minimamente alla vera natura dell’uomo, che è un corpo materiale mosso da un’anima soprannaturale, ha ridotto l’uomo moderno ad un soggetto senza radici – egli viene dalla sopranatura – e senza scopo, sia esso terreno o celeste – egli è destinato ad una vita oltre la vita attuale.
Se la vita dell’uomo fosse solo quella che egli vive sulla terra, la morte equivarrebbe ad una sorta di annientamento, significando che anche tale vita sarebbe insignificante.

Un’umanità siffatta è come se avesse esaurito ogni sua potenzialità, avviandosi alla sua inevitabile scomparsa. A questo punto si verifica l’intervento di Dio, che corrisponde ad un duplice scopo: la punizione per l’abbrutimento e la cancellazione dell’obbrobrio.
E Dio interviene tramite l’uomo stesso, facendo leva sulla libertà che l’uomo ha di potere scegliere tra il bene e il male, tra la sua elevazione e il suo affossamento. E’ l’uomo stesso a predisporsi in modo da servire, seppure inconsapevolmente, al disegno di Dio.

Il paventato rischio di una guerra nucleare si configura come uno dei mezzi con cui Dio fa compiere agli uomini la loro stessa punizione, nonostante essi non se ne rendano conto. D’altronde, in questo caso è il demonio che provvede ad offuscare la mente degli uomini in modo che non si rendano neanche conto che stanno punendo loro stessi; ed è questo intervento del demonio che rende malvagie le azioni che gli uomini si accingono a compiere, predisponendosi così ad essere accolti nel profondo dell’Inferno, a compimento del loro essersi allontanati dal loro fine celeste.
Allontanarsi da Dio, presto o tardi porta ad avvicinarsi al demonio… e l’uomo moderno è da alcuni secoli che realizza questo avvicinamento. Inevitabile la punizione divina.

Grazie a Dio, ai margini di questo abisso che si profila nell’immediato futuro dell’umanità, rimarranno in piedi, vigili e risoluti, tanti uomini che già da tempo non hanno voluto seguire l’andazzo generale, rimanendo legati a Dio nonostante le brutture in cui sono stati costretti a vivere. E Dio, con l’ausilio della Vergine Maria, soccorso dei cristiani, assisterà questi uomini fino alla fine, in attesa di accoglierli beati nel Suo Cielo.




Distruzione di Sodoma e Gomorra



marzo 2022
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