San Patrizio resuscita il figlio e la figlia del Re
 

di Hugh O’Reilly

Pubblicato su Tradition in Action





San Patrizio


Nei suoi viaggi attraverso l’Irlanda, San Patrizio si era fermato nel villaggio vicino all’attuale Dublino, quando gli giunse la notizia di un grande lutto che opprimeva la corte del Re Alphimus. Nel palazzo addolorato, il freddo e la morte avevano deposto il figlio del re in una fredda camera.

Ma si aggiunse dolore al dolore. Infatti, appena passato il giorno, un altro corpo fu trovato morto sulla riva del fiume. Il corpo fu portato da servi addolorati e spaventati davanti al Re, che riconobbe il corpo senza vita di sua figlia Dublina, che era annegata nel fiume.

In quel giorno disgraziato il Re aveva perso non solo un figlio, ma due. I corpi del principe e della principessa irlandesi furono deposti uno accanto all’altro, e le loro tombe furono preparate alla maniera pagana della regione. Ma in questa amara prova che lo aveva colpito, un barlume di speranza sorse nel cuore del Re.

Girava voce che il grande Patrizio di Armagh non fosse lontano dal castello; e questo Patrizio non era altro che colui che, in nome del Dio Ignoto, aveva resuscitato numerosi morti.

Quando la notizia giunse al Re addolorato, questi si affrettò a cercare il Santo.

Patrizio si presentò davanti a lui e il re Alphimus gli disse: “Può Egli, Creatore di tutte le cose e tuo Re dei Re, far essere ciò che non è più per me? Di’ la parola, che sia fatto l’atto sovrano. Allora il tuo Signore sarà il Signore mio e di tutto il mio dominio, il Signore di tutto”.

Patrizio, per nulla sgomento, pregava, con calma e fermezza come il sole che gira. Occhi ansiosi si fissarono su quelle bare silenziose. Un grande silenzio scese sulla sala. Ma ecco che qualcosa si mosse in loro.

In un istante, il re Alphimus si precipitò verso le tombe e grida da ogni parte vennero dal popolo. Perché ecco, dalle volte della morte venivano i suoi figli, alzandosi per incontrarlo! Allora San Patrizio disse al Re che era Dio ad operare questo grande prodigio. Sentendo questo, il Re Alphimus proclamò: “Per questa grande cosa siamo vassalli del tuo Signore, e solo a Lui io e il mio regno renderemo omaggio”.




Il Re e il suo popolo furono battezzati


E Patrizio alzò la mano destra in segno di benedizione: “Dio sia lodato! Se il tributo è pagato ogni anno, non ci sarà paura a Dublino. I doni cadranno dall’alto dei cieli. Le mogli saranno buone, gli uomini vivranno da uomini e moriranno liberi”; e così benedisse la bella città finché rimase fedele alla sua promessa di servire fedelmente il vero Dio.

Il Re, la sua famiglia e i nobili non tardarono ad entrare nella luce della vera Fede con il Battesimo e la ricezione dei Sacramenti.

Così, con la resurrezione del principe e della principessa, si compì la resurrezione spirituale di tutta la zona dalle tenebre dell’idolatria e del paganesimo. Presto furono costruite chiese e furono resi tributi a Patrizio come loro patrono, cioè come primo vescovo di Armagh. E si ritiene che fu dalla risorta principessa Dublina che prese nome l’attuale grande città di Dublino.

Si dice che San Patrizio abbia operato 33 resurrezioni miracolose.








marzo 2022
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