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CRONACHE
DI PAPA FRANCESCO Loggia vaticana – saluto ai fedeli - 5 13 marzo 2013 Chinato davanti al popolo ![]() E
adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un
favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi
preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del
popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in
silenzio questa preghiera di voi su di me.
Pregate per me, dice giustamente un papa. Perché tutti abbiamo bisogno della preghiera dei nostri fratelli, anche il Papa. Papa Francesco, appena eletto, si preoccupa innanzi tutto di se stesso. Chiede di pregare per lui e si china profondamente e, in silenzio, si dispone a ricevere gli effetti della preghiera dei fedeli, che ha appena sollecitata. Un gesto di umiltà! Ma che stimola nel cuore dei fedeli l’avvilimento per la figura del Vicario di Cristo. Vi do la mia benedizione apostolica di papa, dopo che avrete pregato per me… ecco mi chino profondamente. La facoltà di impartire la benedizione apostolica ai fedeli scaturirebbe dalla previa invocazione dei fedeli, senza la quale tale facoltà sarebbe inane. Un gesto di umiltà! Che però annichilisce nei fedeli il senso del potere papale e li induce a supporre che questo non derivi dal Cielo, ma dall’intercessione dei fedeli stessi.
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marzo 2013 AL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO |