Chi difende e chi critica
i nove anni di pontificato di Francesco?


Articolo della Fraternità San Pio X


Pubblicato sul sito informazioni della Fraternità

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Questo 13 marzo 2022 è stata la data del nono anniversario dell’elezione di Papa Francesco. Ormai ottantacinquenne dal 17 dicembre scorso, il Sommo Pontefice ha visto aumentare nell’ultimo anno i suoi problemi di salute, tanto che i vaticanisti non si nascondono più per discutere liberamente della sua successione.

In questo clima particolare, due fatti catturano l’attenzione: un incontro discreto organizzato il 25 e 26 marzo, negli Stati Uniti, dai difensori della linea di Francesco; e un memorandum anonimo indirizzato ai cardinali, all’inizio della Quaresima, molto severo sull’attuale pontificato. Questo incontro e questo memorandum mostrano quale sarà la posta in gioco nella successione di Francesco.


Un incontro quasi segreto per sostenere Francesco

Su Life Site News del 30 marzo, Michel Haynes rivela che un “gruppo ristretto di alti prelati americani, così come il Nunzio Apostolico e dei funzionari della Curia romana, si sono recentemente incontrati in segreto a Chicago per capire lo spirito di quel che chiamano ‘l’opposizione a papa Francesco’ e promuovere l’ideologia del Vaticano II”.

E si aggiungono i seguenti dettagli: “Il 25 e 26 marzo, mentre papa Francesco presiedeva l’atto di consacrazione di Russia e Ucraina, si è svolto un convegno dal titolo “Papa Francesco, il Vaticano II e la via da seguire” [Pope Francis, Vatican II, and the Way Forward] si è tenuto presso la Loyola University di Chicago.

“Organizzato dal Boisi Center for Religion and American Public Life del Boston College, nonché dall'Hank Center for the Catholic Intellectual Heritage della Loyola University di Chicago e dal Center on Religion and Culture della Fordham [università privata di New York, gestita dai gesuiti], la conferenza si è svolta quasi del tutto fuori dal radar dei media.”

Il 25 marzo, The Torch [giornale scritto dagli studenti della St. John’s University, New York] ha rivelato che l’evento è stato un’iniziativa di padre Mark Massa sj, direttore del Boisi Center, e Michael Sean Winters, editore del National Catholic Reporter [un settimanale progressista, pro contraccezione e aborto].

P. Massa ha detto a The Torch che i partecipanti sono stati invitati “selettivamente” [sic]. Erano presenti anche membri dei media cattolici e “vescovi centristi aperti al confronto”.

Tra i partecipanti c’erano alcuni alti prelati, tra cui due membri del Consiglio cardinalizio che assistono Francesco nella riforma della Curia: il cardinale Sean O’Malley e il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga.

C’erano il Nunzio apostolico negli Stati Uniti, mons. Christophe Pierre, e suor Nathalie Becquart, che hanno un ruolo chiave nel sinodo sulla sinodalità. Erano presenti anche il cardinale Blaise Cupich di Chicago, […] e l’arcivescovo Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, presidente della Conferenza episcopale dell’America Latina.

J.D. Flynn del Pilar ha osservato che erano presenti diversi giornalisti del National Catholic Reporter, oltre al “teologo liberale” Massimo Faggioli.

Rispondendo a The Torch, P. Massa ha rivelato che lo scopo del convegno era di collegare l’“opposizione” a papa Francesco con l’opposizione al Concilio Vaticano II: “Vogliamo mostrare che l’opposizione a papa Francesco, non universalmente, ma in larga misura, è un’opposizione al Vaticano II. Francesco cerca di incassare l’assegno [sic] che il Vaticano II ha emesso: la sinodalità era la cosa più importante.”

Il gesuita americano ha affermato che lo scopo e il significato della sinodalità è un riorientamento della Chiesa a livello locale, in cui “ogni Chiesa nazionale, ogni gruppo di diocesi, dovrebbe avere un sinodo per parlare di cose locali in dialogo gli uni con gli altri”. E ciò “eliminerebbe il processo di appello a Roma” [sic].

Interpellato dal National Catholic Reporter, il cardinale Rodriguez Maradiaga ha fatto ulteriore luce su questo incontro organizzato per capire lo spirito della “opposizione” al Papa: “loro [gli oppositori] stanno cercando di costruire muri, di tornare indietro, di guardare all’antica liturgia o forse cose antecedenti al Vaticano II”. E aggiunge: “Bisogna vedere che tutte le riforme di papa Francesco sono radicate nel Vaticano II”.

Tra i temi delle comunicazioni presentate durante l’incontro, si è potuto così ascoltare: “L’opposizione a Francesco, radicata nell’abbandono del Vaticano II come fonte di rinnovamento” di Massimo Faggioli, e “Il denaro, i media e le reti oppositrici di papa Francesco” di don Massa.

Secondo lui, l’incontro di Chicago non sarà un evento isolato, dovrebbe diventare “annuale o semestrale”, in modo che “vescovi e teologi possano parlare fra loro con franchezza di cose importanti che sono davvero sepolte dalla stampa”.

Michel Haynes scrive che “Life Site News ha contattato l’arcidiocesi di Chicago, l’arcidiocesi di Boston e l’Hank Center della Loyola University di Chicago per ottenere maggiori informazioni sulla conferenza, nonché sul motivo per cui i media generalmente evitano di parlarne, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. E conclude: “Alcuni cattolici hanno paragonato la conferenza agli incontri della mafia di San Gallo”.

N.D.R. : La “Mafia di San Gallo” è il nome che le è stato dato da uno dei suoi principali protagonisti, il cardinale Godfried Danneels. Per i prelati progressisti che vi si riunivano dal 1996, serviva per preparare la successione di Giovanni Paolo II, nel 2005. È in questa cornice più che discreta che compare per la prima volta il nome del cardinale Jorge Mario Bergoglio.





aprile 2022
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