San Stanislao intercede per la vittoria dei Polacchi
nella battaglia di Chocim
 

di Hugh O’Reilly

Pubblicato su Tradition in Action

 
Il 5 ottobre1620, i Polacchi avevano subito a Kobyłka una schiacciante sconfitta da parte dell’esercito turco.
Il Re polacco Sigismondo III aveva inviato 8.000 uomini per aiutare Gaspar von Graz, il Voivoda [governatore] di Moldavia, a difendersi dalla vendetta del suo sovrano, il sultano Osman II, che aveva scoperto i suoi rapporti con Sigismondo e aveva inviato un esercito per deporlo.



Una scena della battaglia di Chocim

I Polacchi, dopo un’eroica ritirata, vicino a Jasi furono completamente fatti a pezzi da Iskender Pascià e il loro eroico generale, Zolkiewski, fu ucciso al fianco del suo confessore gesuita Padre Wibirski.

Il sultano Osman, ancora giovane, decise di tentare la conquista della Polonia nell’estate successiva del 1621. Con questo scopo lasciò Costantinopoli all’inizio di quell’anno alla testa di un esercito di 100.000 uomini. Arrivò sul Dnestr all’inizio dell'autunno, e dovette affrontare la resistenza di 34.000 polacchi, con 18.000 ausiliari inviati dall’Imperatore dalla Germania e 12.000 provenienti da altre parti d’Europa. La battaglia che ne seguì ha preso il nome di Chocim, dal luogo in cui le forze polacche resistettero ai furiosi assalti di Osman.




Gli Ussari alati polacchi alla battaglia di Chocim

All’inizio, il risultato sembrò dubbio; il coraggioso vecchio generale dell’esercito polacco, Chodkiewicz, morì di fatica, ma il 28 settembre i Turchi furono alla fine sconfitti. Furono costretti a chiedere la pace il 9 ottobre e Osman iniziò la sua ritirata il 10. Tornò a Costantinopoli per cadere vittima, l’anno successivo, di una rivolta dei giannizzeri, l’unità di fanteria d’élite delle sue truppe locali, che aveva pensato di sterminare.


L’intercessione di San Stanislao Kostka





La salvezza della Polonia – perché altro non fu – che era stata operata in questa campagna, fu attribuita da Sigismondo III e dal suo popolo all’intercessione di San Stanislao Kostka.
Il Re aveva tale fede nella potenza della sua intercessione, che aveva inviato a Roma una speciale richiesta perché la reliquia della testa del Santo, che era conservata nella cappella privata dei novizi in Sant’Andrea, potesse essere inviata a lui.




Non appena il reliquario toccò il suolo della Polonia, la battaglia girò a favore dei Polacchi

L’inviato del Re, il Vescovo Acacio Grochowski, tornò da Roma con il teschio di San Stanislao custodito in un prezioso reliquiario. Si scoprì che il giorno stesso in cui il Vescovo varcò la frontiera polacca con il suo sacro carico, avvenne la ritirata dei Turchi a Chocim.

Altri meravigliosi avvenimenti attestano il ruolo svolto da San Stanislao a favore della sua Patria.
Don Nicholas Oborski, la notte prima era a Kalisz, una città sulla frontiera opposta della Polonia, a circa 400 miglia dalla scena della battaglia. Egli ha dichiarato di aver visto la Madonna con il suo Divin Bambino in braccio, seduta su un carro stellato che sembrava percorrere un sentiero di luce da ovest a est. Accanto a lei c’era un giovane in fervente preghiera, che di tanto in tanto sembrava indicare alla sua attenzione qualcosa che stava accadendo molto più in basso.

Don Oborski riconobbe facilmente nel giovane in preghiera Stanislaus Kostka, recentemente beatificato. Poi, volgendo lo sguardo nella direzione indicata dal supplicante, vide due eserciti impegnati in un furioso conflitto, e vide che si trattava dei Polacchi e dei Turchi, e il beato giovane supplicava Nostro Signore e la sua Beata Madre di concedere la vittoria ai cristiani.

Dopo pochi giorni giunse la notizia della grande vittoria ottenuta a Chocim, e si scoprì che il tempo della visione era coinciso con il momento in cui la battaglia si era volta decisamente contro i Turchi.

Visioni simili in cui il giovane Santo aveva pregato per la sua Patria furono viste anche da diverse persone in Polonia.

Così la vittoria di Cochim fu attribuita da tutti all’intercessione del beato Stanislao Kostka, che non solo chiese la vittoria in preghiera davanti alla Madonna, ma venne anche in Patria nella sua reliquia in quel momento di così grande pericolo.





Vide il giovane Santo che pregava la Madonna con il suo Divin Bambino in braccio
per la vittoria nella battaglia.






maggio 2022
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