Il Card. Matteo Maria Zuppi

nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Italiana



Articolo di Redazione






Il 24 maggio 2022, Papa Francesco ha nominato il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, a Presidente della Conferenza Episcopale italiana; in sostituzione del Cardinale Gualtiero Bassetti in carica dal 2017.

Secondo gli statuti della Conferenza Episcopale Italia (CEI), che conta 198 vescovi, la nomina del suo Presidente è riservata al Sommo Pontefice, a differenza di come accade nelle altre Conferenze Episcopali. Lo stesso vale per la nomina del Segretario, su proposta della presidenza d’intesa col Consiglio permanente.

Quando nel 2014 i vescovi italiani, su proposta del Papa, discussero la possibilità di eleggere il Presidente, venne deciso di non abbandonare il rapporto privilegiato col vescovo di Roma, che è il primate d’Italia, e di scegliere una terna di nomi da sottoporre al Papa che avrebbe fatto la scelta finale.

Nella sua 76° assemblea plenaria, svoltasi dal 23 al 27 maggio, la CEI ha deliberato la terna di nomi da sottoporre al Papa: il Cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e vicepresidente della CEI, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna.
Papa Francesco, che nell’intervista al Corriere della Sera del 3 maggio 2022, sul nuovo Presidente della CEI aveva dichiarato: «Cerco di trovarne uno che voglia fare un bel cambiamento. Preferisco che sia un cardinale, che sia autorevole», fra i tre nomi della terna ha scelto il Cardinale Zuppi.

Il Cardinale Matteo Maria Zuppi è nato a Roma l’11 ottobre 1955; la madre, Carla Fumagalli, è nipote del Card. Carlo Confalonieri; nel 1973 ha conosciuto Andrea Riccardi, il fondatore della Comunità Sant’Egidio, e ha cominciato a collaborare con la Comunità per aiutare gli anziani e gli immigrati.
Ha studiato al seminario di Palestrina, è stato ordinato presbitero per la diocesi di Palestrina il 9 maggio 1981 ed è stato incardinato nella diocesi di Roma il 15 novembre 1988 dal Cardinale Ugo Poletti. Nel 2006 è stato insignito del titolo di Cappellano di Sua Santità. E’ stato parroco di Santa Maria in Trastevere, dal 2000 al 2012 e Assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant'Egidio; nel 2012 ha ricevuto la consacrazione episcopale ed è stato nominato vescovo ausiliare di Roma da Benedetto XVI; dal 27 ottobre 2015 è stato Arcivescovo metropolita di Bologna. E’ stato creato cardinale da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro nel Concistoro del 5 ottobre 2019, titolare della chiesa di Sant’Egidio.

E’ ritenuto uno dei fedeli di Papa Francesco e alcuni parlano di lui come di uno dei probabili successori.

Il Cardinale si presenta come un povero prete di strada: è stato lui che, insieme alla comunità di Sant’Egidio, ha organizzato le tavolate per i poveri nella navata della Basilica di Santa Maria in Trastevere; ha collaborato con la Comunità di Sant’Egidio nell’organizzazione del primo incontro interreligioso di Assisi del 1986 e degli altri incontri successivi.
Ha pure collaborato con la Comunità per la stesura del trattato di pace del 1992 in Mozambico, nonché per la definizione dell’accordo tra Cina e Vaticano del 2018.
La Comunità di Sant’Egidio, nella persona del suo fondatore Andrea Riccardi, nel 2012 ministro per l’integrazione, ha promosso la legge per lo ius soli  per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati nel territorio italiano.
Il Cardinale Zuppi, quindi, ha visto legata la sua carriera all’attività e all’ideologia della Comunità Sant’Egidio, rivelandosi un appartenente al progressismo cattolico moderno. Questo non gli ha impedito di celebrare un pontificale in rito tridentino nella parrocchia personale della Trinità dei Pellegrini della Fraternità San Pietro a Roma; mentre da cardinale ha celebrato i Vespri in rito tridentino nel seminario di Gricigliano dell’Istituto Cristo Re.

Una volta nominato Presidente della CEI, il Cardinale Zuppi, intervenendo a margine della 76a assemblea generale dei vescovi in corso a Roma, ha dichiarato che «il cammino della Chiesa italiana e della Chiesa universale verso il sinodo generale …continuerà per la Chiesa italiana come cammino sinodale, come qualcosa di più coinvolgente di un cammino strutturato […] i vescovi camminino insieme e uniti, che non ragionino da soli ma insieme. Molte anche le donne, che hanno partecipato ai gruppi sinodali dunque collegialità e sinodalità insieme».
Parole che richiamano la concezione “sinodale” di Papa Francesco che veda nella Chiesa la partecipazione attiva dei chierici e dei laici su un piano di parità, come si è visto chiaramente nel rescritto del 18 maggio 2022 che permette ai laici di guidare gli Istituti religiosi.

La sua nomina a Presidente della CEI è stata accolta con entusiasmo dal Rabbino capo di Roma, Riccardo Samuele Di Segni, nonché dal gesuita James Martin, noto sostenitore della causa LGBT; la pubblicazione in italiano del libro di quest’ultimo, Un ponte da costruire, che propugna l’accettazione dell’omosessualità nella Chiesa cattolica, ha beneficiato della prefazione dell’Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Maria Zuppi.








maggio 2022

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