Bergoglio riceve
una delegazione del B’nai B’rith

30 maggio 2022


di Redazione






Il 30 maggio 2022, nella libreria papale, Papa Francesco ha incontrato una delegazione di 27 membri del B’nai B’rith.
Questa organizzazione massonica ebraica, sorta a New York nel 1843, viene presentata come un organismo il cui scopo sarebbe sostenere i poveri e combattere l’antisemitismo.

Papa Francesco ha rivolto ai convenuti un discorso  in cui ha detto:
«Sono lieto di accogliere nuovamente una delegazione ebraica […] La vostra istituzione ha una lunga storia di contatti con la Santa Sede, fin dai tempi della pubblicazione della Dichiarazione conciliare Nostra aetate.
[…] Per prevenire l’escalation del male, è importante fare memoria del passato, fare memoria delle guerre, fare memoria della Shoah, e di tante altre atrocità.
[…] non si può ritrovare sé stessi senza cercare il fratello, non si può trovare l’Eterno senza abbracciare il prossimo. In questo è bene che ci aiutiamo, perché in ognuno di noi, in ogni tradizione religiosa, così come in ogni società umana, c’è sempre il rischio di covare rancori e alimentare contese contro gli altri, e di farlo in nome di principi assoluti e persino sacri.
[…] Sempre mi è stato a cuore promuovere e approfondire il dialogo ebraico-cattolico – già da ragazzino, perché a scuola avevo compagni ebrei –, un dialogo fatto di volti che si incontrano, di gesti concreti di fraternità. Andiamo avanti insieme, sulla base di valori spirituali condivisi, per difendere la dignità umana contro ogni violenza, per ricercare la pace. Ci benedica l’Onnipotente, affinché la nostra amicizia cresca e possiamo adoperarci insieme per il bene comune. Grazie, shalom

L’amministratore delegato del B’nai B’rith International, Daniel S. Mariaschin, ha consegnato al Papa un omaggio, costituito da un calice d’oro, per ringraziare Francesco per il suo costante sostegno a questa organizzazione massonica ebraica.







Commentando l’incontro, Mariachin ha detto al Jerusalem Post: «Dai suoi anni come cardinale a Buenos Aires fino ad oggi, papa Francesco ha espresso un interesse speciale nel promuovere le relazioni ebraico-cattoliche … La nostra udienza con lui ci ha dato l’opportunità per dimostrare il nostro apprezzamento per questo sostegno, per confermare le nostre aspirazioni condivise per la pace e il rispetto reciproco».

Dal canto suo, il presidente dell’organizzazione ebraica, Seth Riklin, ha chiesto l’appoggio del Papa agli Accordi di Abraham – un’iniziativa ebraica per far riconoscere ai Palestinesi lo Stato di Israele.

Ci si chiede come possano farlo i Palestinesi, visto che sono stati cacciati dalla loro terra e dalle loro case e ancora oggi sono oggetto di discriminazione e di aggressione da parte degli Ebrei di Israele.
In vero, tale iniziativa del B’nai B’rith International ha poco a che fare con l’aiuto dei poveri e con la lotta contro l’antisemitismo; ha tanto a che fare invece col concorso all’instaurazione del predominio ebraico in Palestina e nel mondo.

D’altronde, dopo il Vaticano II e la sua dichiarazione Nostra aetate, i Papi conciliari hanno messo da parte ogni discussione dottrinale con gli Ebrei sulla divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, mentre gli stessi Ebrei sono fermi al vecchio odio contro Gesù e la Sua Chiesa; e questo nonostante  dialoghino con la Santa Sede su amore e collaborazione per risolvere i problemi sociali del mondo.





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