CRONACHE
DI
PAPA FRANCESCO

Messa d’insediamento (ex incoronazione)

Voglia di protagonismo

19 marzo 2013



L'entusiasmo è palese, e forse anche una certa emozione

8,50: Il Papa Francesco arriva in piazza San Pietro con la jeep bianca. Girerà per tutti i settori.
8.57: Fatta fermare la jeep, Papa Francesco scende e va a baciare un disabile dietro la transenna.
9.03:
Papa Francesco fa fermare ancora la jeep per prendere in braccio dei bambini.
9.10: La jeep esce dalla piazza. Papa Francesco va ad indossare i paramenti.




La jeep va avanti, Papa Francesco si gira per salutare




Papa Francesco si sporge, non riesce a stare composto,
è visibilmente rapito dalla folla, vorrebbe toccare tutti





Riesce a toccare un bambino, la folla è entusiasta,
sempre colpita e trascinata dai gesti affettuosi




È contento, Papa Francesco, e partecipa dell'entusiasmo della folla




Non resiste, fa fermare la jeep, va fino alla transenna
e bacia e accarezza un fedele disabile


Si potrebbe parlare di ieraticità, di compostezza, di contegno, ma non sono queste le valenze di Papa Francesco, egli sente l'emozione della folla e vi si abbandona. Sente il bisogno di corrispondere, di fare qualcosa per dire a tutti quanto senta profondamente questo rapporto, e di dirlo con le mani, col corpo.
Un flusso di epidermica attrazione si stabilisce tra l'uomo appena divenuto papa e la folla che lo percepisce come uno di loro… tanta manifesta umanità è trascinante e tutto trascina in una confusa, indistinta, superficiale sensazione emotiva.

Non c'è più il Papa, c'è solo un uomo… non ci sono più i fedeli, c'è la folla… non c'è più il Vicario di Cristo, c'è solo un prete con la tonaca bianca… non c'è più la Chiesa militante, c'è una massa plaudente… non c'è più il simbolo della Chiesa che aiuta a redimersi, c'è un uomo buono che aiuta a godere… non c'è più il richiamo della grazia, c'è l'appello alla bontà… non c'è più l'anelito per il Cielo, c'è l'appagamento della terra… non c'è più il senso del sacro, c'è il godimento del profano… non c'è più Dio, ma l'uomo.

È per questo che si può capire perché Papa Francesco non benedice mai una volta!
È per questo che si può capire perché egli esprima tanta voglia di protagonismo.
È per questo che si può capire perché egli dimostri quasi una sorta di insofferenza per i suoi panni da papa.
È per questo che si può capire perché la folla non esulta per il Papa, ma per l'uomo.

È per questo che in piazza si sono visti gesti come questi:












Sobrii estote, et vigilate: quia adversarius vester diabolus tamquam leo rugiens circuit, quaerens quem devoret:
cui resistite fortes in fide.


Siate temperanti e vigilate: il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare:
resistetegli saldi nella fede.


I Pt. 5, 8-9



marzo 2013

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