Il cattolicesimo tedesco
non è in stato di scisma,
ma di apostasia


Articolo della FSSPX







La Chiesa è come assediata da due correnti che la dannegiano


In un articolo pubblicato sul settimanale tedesco Die Tagespost, lo scrittore americano George Weigel considera che il Cammino Sinodale tedesco è più di uno scisma, è una vera apostasia. I documenti elaborati sono intrisi di sociologia e della convinzione che i membri del Cammino Sinodale conoscano le cose meglio di Dio e siano al di sopra della Rivelazione.

Nell’articolo si sostiene inoltre che il prossimo ottobre 2023 sarà un punto di svolta nella storia della Chiesa e marcherà profondamente l’eredità di Papa Francesco, perché ciò che accade in Germania confluirà immancabilmente nelle prime sessioni del Sinodo sulla Sinodalità.

L’Autore fa un inventario di ciò che si trova nei testi preparatori del prossimo Sinodo e nei testi già votati definitivamente nell’ultima assemblea del Sinodo tedesco:
«una strumentalizzazione del crimine e del peccato degli abusi sessuali per reinventare il cattolicesimo»; constatazione già fatta ampiamente e in particolare da certi vescovi tedeschi.

«Un rifiuto della comprensione cattolica dell’amore umano e della sua espressione», per il quale l’Autore richiama il rifiuto assoluto dell’enciclica Humanae vitae, e l’obbligo della benedizione dei divorziati-risposati e delle coppie dello stesso sesso, nel nome di Amoris laetitiae.

«Una resa incondizionata all’ideologia del gender e alla sua decostruzione della concezione biblica della persona umana». Parole che non sono troppo forti, basta leggere gli ultimi testi votati. Infatti, il Cammino Sinodale vuole una pura e semplice integrazione della teoria del gender all’interno del catechismo, che deve essere rivisto.

La prossima e più grave «rivoluzione ecclesiologica che, in nome dell’emancipazione del laicato cattolico, spoglia le funzioni di vescovo e del sacerdote del loro carattere pienamente sacramentale». Spoliazione che è già stata votata nell’ultima assemblea del Sinodo tedesco, con la volontà di istituire un sistema di governo condiviso tra vescovi e laici.

«La progressiva riduzione della Chiesa ad una fiorente Organizzazione Non Governativa – ONG - che compie opere buone ed è definita dal consenso politicamente corretto del momento». Cosa che costituisce il culmine o la conclusione di tutto ciò che precede.


E’ più un’apostasia che uno scisma

L’Autore conclude: «Si dice spesso che il cattolicesimo tedesco sia in stato di scisma. Ma si tratta di una considerazione inadeguata della crisi tedesca. Il cattolicesimo tedesco, da come si evince dai documenti del Cammino Sinodale, è in uno stato di apostasia, perché non riconosce «la fede che fu trasmessa e fu affidata ai credenti una volta per tutte» (Giuda, 3).

«In uno dei “testi fondamentali” dei primi dell’anno, sta critto: “Anche nella Chiesa possono competere visioni e stili di vita legittimi, anche in termini di credenze fondamentali”». Cosa che si presenta come una contraddizione nella verità di fede.

Questa constatazione dello scrittore americano collima con altre analisi precedenti, ma permette di cogliere in un colpo d’occhio il terribile cancro che si sta sviluppando nella Chiesa di Germania. Cancro, perché il tumore, come teme George Weigl, invaderà la Chiesa attraverso il Sinodo sulla Sinodalità.

E poiché il Sinodo sulla Sinodalità è esso stesso un tumore che ha già cominciato a invadere la Chiesa, il fedele si troverà di fronte ad una curiosità: un tumore del tumore!
O forse il Sinodo generale può anche essere visto come un grave debilitante per la Chiesa, a cui si aggiunge il veleno del Cammino Sinodale.
La Chiesa ha le promesse della vita eterna, ma le crisi che stanno vivendo i suoi figli sono molto reali; e quella che si annuncia dovrà trovare i suoi figli ben preparati.








dicembre  2022
AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI