Date Pace in terra agli uomini di buona volontà


Articolo di Don Alain Lorans, FSSPX








«Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà (Lc. 2, 14). La pace è proclamata su tutta la terra; la pace dell’uomo con Dio, per la remissione dei peccati; la pace degli uomini tra loro; la pace dell’uomo con sé stesso col concorso di tutti i suoi desideri che vogliono ciò che vuole Iddio. Ecco la pace che gli Angeli cantano e annunciano a tutto l’universo».

E’ in questi termini che Bossuet, nelle sue Elevazioni a Dio sui Misteri (settimana 16, elevazione 9), commenta il cantico degli Angeli nella notte di Natale; qui c’è tutto ciò che le anime cristiane dovrebbero desiderare alle soglie di un nuovo anno.

L’aquila di Meaux precisa:
«La pace agli uomini di buona volontà, cioè prima di tutto a coloro ai quali Dio vuole il bene; e in secondo luogo a coloro che hanno una buona volontà; poiché il primo effetto della buona volontà che Dio ha per noi è di ispirarci una buona volontà verso di Lui.

«La buona volontà è quella che è conforme alla volontà di Dio: la quale è buona per essenza e per se stessa, e ciò che le è conforme è buono sotto questo aspetto. Regoliamo dunque la nostra volontà con quella di Dio, e saremo uomini di buona volontà, purché  questo non sia per insensibilità, per indolenza, per negligenza e per evitare il lavoro, ma per la fede che “gettiamo tutto su Dio” (cfr 1 Pt 5, 7: “gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi).

«Le anime molli e pigre l’hanno fatto prima dicendo all’improvviso: Dio faccia ciò che vuole; e si preoccupavano solo di sfuggire al dolore e all’inquietudine».

La pace che si augura agli uomini di buona volontà non è una parola vuota, è il frutto di una fede e di una carità che agiscono realmente per la gloria di Dio:
«La buona volontà è l’amore sincero per Dio, e come dice San Paolo: … la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera (1 Tm. 1, 5).

«La fede non è sincera in coloro che non la sostengono con le opere buone; e le opere buone sono quelle in cui si cerca di piacere a Dio, e non al proprio umore, alla propria inclinazione, al proprio desiderio».

Dunque, perché per l’anno 2023 la volontà sia realmente buona e santa, non basta cantare il cantico degli Angeli a Natale: Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà, ma occorre che tale annuncio sia trasformato in un proposito concreto, ogni giorno dell’anno.








gennaio 2023
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