Un giorno il monaco Robert, del convento carmelitano di Oxford, in Inghilterra, va a dire Messa nel convento carmelitano femminile di Preston.
Finita la Messa si ferma per il pranzo.

La Madre Superiora chiede alla sorella Maria Elisabetta di assistere il monaco per il pranzo. La Superiora va a fare una lunga telefonata e lascia da soli i due, che rimangono insieme fino alla fine del pasto. Quando il monaco finisce di mangiare, la monaca lo accompagna fuori.

Pochi giorni dopo, il monaco manda un biglietto alla monaca, dove le chiede se è disposta a lasciare la vita religiosa e a sposarlo. Dopo qualche esitazione, la monaca accetta.



Nell’abbandonare l’abito religioso, i due abbandonano anche la Chiesa cattolica e diventano anglicani con i loro nomi da civili: il signor Robert Opala e la signora Lisa Tinkler.  Lui diventa pastore a Hutton Rudby e lei diventa cappellano in un ospedale,  nello Yorkshire settentrionale.



La metamorfosi si è realizzata, ovviamente, in modo del tutto indolore, soprattutto tenendo conto degli ottimi rapporti che oggi intercorrono tra i cattolici moderni e gli anglicani.
I due possono essere considerati come l’esempio sia dell’adattamento al mondo praticato dai moderni cattolici a partire dal Vaticano II, sia della visione ecumenica che, sempre col Vaticano II, considera alla pari i pastori anglicani e i preti cattolici. In fondo i due continuano a fare quello che facevano quando vestivano gli abiti religiosi: lui fa il semilaico curato d’anime in veste civile e lei si prende cura dei malati bisognosi di una parvenza di religiosità. Entrambi perfettamente omologati con un mondo che non vuole più sentire parlare seriamente di Dio, e perfettamente allineati con gli insegnamenti del Vaticano II che non a caso ha sostituito il culto di Dio con il culto dell’uomo.
Come evitare di considerare che in fondo, molto in fondo, il Vaticano II ha colto nel segno e ha predisposto ogni cosa per l’imperio dell’abominio, in questo caso perfettamente incarnato in un monaco prete ammogliato e in una monaca pretessa convolata a umanissime nozze:
alle ortiche il saio e la cocolla … non serviano a nulla!