UE: confermato il diritto dell’Italia a legiferare sulle madri surrogate


Articolo della Fraternità San Pio X





Utero in affitto


La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha confermato la decisione dell’Italia a non registrare gli atti di nascita dei bambini nati all’estero da una madre che ha dato l’utero in affitto.
La Corte ritiene che le coppie che non possono avere dei figli in modo naturale, hanno a disposizione l’istituto dell’adozione.

La Corte ha dichiarato irricevibile il ricorso sull’oggetto presentato contro l’Italia da delle coppie omosessuali ed eterosessuali.

Secondo il tribunale, il desiderio di queste coppie «di vedere riconosciuto un legame tra i bambini e i loro futuri genitori non incontra una impossibilità generale ed assoluta, poiché hanno a loro disposizione l’adozione, che esse non hanno voluto utilizzare».

La città di Padova ha già fatto un primo passo verso l’interdizione di bambini a «due madri» in Italia, dichiarando illegittima la nascita che risalirebbe a due donne. Il Pubblico Ministero ha chiesto al tribunale di rettificare la registrazione della nascita del bambino annullando il nome di una delle due donne.

Lunedì è stato presentato un progetto di legge che mira a dichiarare la gestazione surrogata un  «crimine universale»; ciò significa che ogni Italiano sarà perseguito in Italia anche se la madre surrogata vive all’estero. Il progetto di legge è sostenuto da Fratelli d’Italia – il partito della Primo Ministro Giorgia Meloni – dalla Lega Nord e da Forza Italia, il che rende quasi certa la sua approvazione.





 
giugno 2023
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