Pubblicato l’elenco dei partecipanti

al Sinodo sulla sinodalità del 2023




Articolo della Fraternità San Pio X


Pubblicato l'8 luglio 2023 sul sito Informazioni della Fraternità





Padre James Martin, SJ


Il Vaticano ha pubblicato l’elenco dei partecipanti che nel corso dell’Assemblea plenaria del Sinodo sulla sinodalità del prossimo ottobre, dibatteranno il calamitoso Instrumentum laboris, pubblicato il 20 giugno scorso.
L’elenco contiene 378 nomi.

Il fatto notevole, che è già stato sottolineato e commentato, è costituito dalla presenza di membri non vescovi: non solo semplici preti, ma anche dei laici con una buona percentuale di donne, religiose e no. Due di queste sono presentate come Presidenti delegati.

I membri non vescovi sono 96: preti, religiosi, religiose e laici, quindi più di un quarto dell’Assemblea. Il che permette di affermare che non si tratta più di un Sinodo episcopale, ma qualcosa di diverso di cui non esiste il nome nel Diritto Canonico.
Da notare che saranno presenti 57 cardinali, un numero quasi pari a quello delle donne: un caso o un fatto voluto?

Papa Francesco ha nominato personalmente 50 membri: alcuni sono vicini alle sue idee, come il cardinale Blase Cupich o Padre Antonio Spadaro, gesuita Direttore della rivista La Civiltà Cattolica. Altri invece non sono vicini alle sue idee, anzi alcuni sono opposti ad esse: come Mons. Stefan Oster, vescovo di Passau in Baviera, contrario al Cammino sinodale, o il cardinale Gerhard Müller.

I 7 membri francesi votanti al Sinodo sono: i vescovi di Troyes, Grenoble, Nanterre e Mende, tutti e quattro eletti; ad essi si aggiungono il cardinale Jean-Marc Aveline, l’arcivescovo di Marsiglia, scelto dal Papa, Suor Nathalie Becquart, sotto-segretario del Sinodo, e Anne Ferrand, laica consacrata.


Un membro designato da Francesco

Una menzione particolare merita un membro scelto personalmente dal Papa: il gesuita James Martin, figura di spicco della lobby LGBT in seno alla Chiesa e sostenitore di una modifica della fede e della morale cattoliche sull’omosessualità.

Il Pontefice argentino ha confermato così la sua affinità personale, dottrinale e ideologica con questo esponente della lobby LGBT, che avrà modo di esporre al Sinodo sulla sinodalità tutte le sue tesi contrarie alla Rivelazione e al Magistero attuale della Chiesa; ovviamente egli avrà il diritto di voto.

Recentemente, il gesuita ha esortato a non tenere conto dell’insegnamento di San Paolo sull’omosessualità; e si è dichiarato contrario alla Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha vietato la benedizione delle coppie omosessuali.

Padre Martin insegna che la Bibbia è uscita dal suo contesto quando parla di omosessualità. Egli mette in discussione i giudizi morali della Scrittura su questo punto. Afferma anche che il Catechismo della Chiesa cattolica – che condanna le relazioni omosessuali – può contribuire al suicidio degli omosessuali; e sostiene che i fedeli LGBT non sono obbligati a praticare la castità. 








 
luglio 2023
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