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Il mistero del seminario di Cuglieri, in Sardegna Nato nel 1927, regnante Papa Pio
XI, il Pontificio
Seminario Regionale Sardo del Sacro Cuore di Gesù, vive
oggi una di quelle vicissitudini tipiche dei nostri tempi, in continuo
bilico tra realtà e fantasia sbrigliata dei preti moderni.
Il seminario venne costruito nel nord della Sardegna, a Cuglieri, (oggi diocesi di Alghero-Bosa) allora in provincia di Cagliari, oggi di Oristano, ed affidato ai Gesuiti; ad esso fu annessa la Facoltà di Teologia. Nel 1971, sull’onda del rinnovamento post-conciliare, il seminario venne trasferito a Cagliari, seppure in assenza di una sede adeguata. Il complesso del seminario di Cuglieri, esteso su un’area di circa 31.000 mq, di cui circa 14.000 occupati dai fabbricati, rimase inutilizzato, e nel 1976 venne ceduto alla Regione Sarda, al prezzo di circa 60.000 Lire al mq., considerando solo il complesso dei fabbricati, per un totale di 850 milioni; corrispondenti a circa 30 Euri al mq., per un totale di 440.000 Euri. Per avere idea del valore attuale del complesso, si noti che esso è iscritto tra i beni indisponibili della Regione Sarda per un valore di circa 9 milioni di Euri. Da allora il complesso è rimasto inutilizzato, salvo il parco che è stato gestito dal comune di Cuglieri, nonostante avrebbe dovuto essere destinato a centro di studi per le Università di Cagliari e Sassari. Ma ecco che nei primi del 2012, l’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, di Gricigliano (FI), chiede alla Regione di poter utilizzare il complesso a fini religiosi, assicurandone così l’antica finalità, la gestione e la manutenzione, dietro pagamento di un canone annuo di 14.000 Euri. In linea di massima la Regione si è dichiarata disponibile, ma a distanza di più di un anno non è stata formalizzata alcune delibera. Come mai?
Ecco il mistero. La Conferenza Episcopale Sarda ha fatto sapere alla Regione di non gradire tale insediamento, ovviamente per motivi prettamente “religiosi”. Come mai?
Com’è noto, l’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote non è un organismo “protestante”, né assimilabile ai Testimoni di Geova, né tampoco ascrivibile tra le associazioni ebraiche o filo ebraiche nazionali o internazionali, ma è una Società di Vita Apostolica di Diritto Pontificio il cui fine è la santificazione dei sacerdoti al servizio della Chiesa e delle anime e il cui scopo specifico è missionario: spargere il regno di Nostro Signore Gesù Cristo in tutte le sfere della vita umana. Sembra evidente, a chiunque abbia un minimo di buon senso, che a queste condizioni la Conferenza Episcopale Sarda non può gradire in Sardegna la presenza di questi sacerdoti, di queste suore (Adoratrici del Cuore Regale di Cristo Sommo Sacerdote) e di questi laici (Associazione laicale “Società del Sacro Cuore”), trattandosi notoriamente di noti perturbatori dell’ordine cattolico… quello cioè novellamente sorto con l’avvento del Vaticano II e con l’applicazione dello stesso. Insomma, il solito pasticcio… i vescovi che si dicono cattolici e che discriminano i chierici e i laici cattolici da essi ritenuti non allineati alla loro “politica religiosa” e dediti alla pratica della vera religione. Della questione si è interessata in primo luogo la stampa locale, vi sono state interpellanze e sollecitazioni varie al Consiglio regionale, nonché un esposto alla Corte dei Conti, e soprattutto è stata avviata una sottoscrizione popolare, ancora in corso e che ha già raccolto oltre 2000 firme, condotta da un comitato spontaneo, il cui portavoce ha dichiarato: «Abbiamo avviato da questa mattina una
raccolta di firme per sollecitare la giunta regionale e le
autorità competenti a sostenere la più rapida
restituzione dei locali dell’ex Seminario di Cuglieri alle sue
originarie funzioni e destinazioni d’uso.
Come comitato ribadiamo ancora una volta che anche le richieste rivendicate dall’amministrazione comunale, così come da altri organismi sullo stesso compendio immobiliare, sono meritevoli di attenzione anche attraverso la comune rivendicazione per una migliore utilizzazione di altri beni pubblici in disuso nella nostra realtà, come i locali dell’ex liceo scientifico, ma senza che queste ragioni interferiscano con la realizzazione del progetto di rilancio dell’ex Seminario da parte della Congregazione dell’Istituto Cristo Re». Dal resto d’Italia è
possibile sensibilizzare i vari enti interessati, a cominciare dalle
stesse diocesi. A tale scopo diamo qui di seguito i recapiti:
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giugno 2013 AL SOMMARIO FRUTTI DEL CONCILIO |