Abecedario della Chiesa sinodale


Articolo di Don Benoît Espinasse, FSSPX




Pubblicato il 1 agosto 2023 sul sito francese della Fraternità
La Porte Latine







Gergo | Confusione | Rivoluzione

Papa Francesco ha convocato un Sinodo sulla sinodalità, la cui prima sessione si terrà a Roma nel prossimo mese di ottobre. Per prepararlo, il Vaticano ha pubblicato ufficialmente un Instrumentum Laboris [IL] (1) che raggruppa le domande su cui i vescovi dovranno interrogarsi. L’“incubo malsano” (2) continua.

In questo piccolo abecedario citiamo il documento ufficiale del Vaticano richiamato a più riprese, senza alcuna pretesa di esaustività. Senza dubbio, i lettori interessati potranno suggerire ulteriori voci in uno spirito di corresponsabilità...






Il burocratese

Basta aprire l’IL a qualsiasi pagina. Per esempio:
«La comunione al cui la Chiesa è chiamata è una relazione dinamica di scambio di doni, che testimonia una unità trascendente nella diversità» (p. 35).


Colonialismo e Neocolonialismo

«Come affrontare in maniera franca, profetica e costruttiva le relazioni tra la cultura occidentale e le altre culture, comprese quelle nella Chiesa, evitando le forme di colonialismo?» (p. 40).

«Una chiave dell’opposizione profetica ai colonialismi nuovi e distruttori è l’apertura di luoghi di servizio gratuiti, ispirati all’imitazione di Cristo, che non è venuto per essere servito, ma per servire (cfr. Mc. 10, 45)» (p. 41).


Costituzione della Chiesa

«La sinodalità si rivela essere una dimensione costitutiva della Chiesa fin dalle sue origini, anche se è ancora in via di concretizzazione» (p. 14).

«Le dimensioni sinodali e gerarchiche sono entrambe costitutive della Chiesa» (p. 53).

«L’istanza continentale come può essere integrata nel Diritto Canonico?» (p. 58).


Decisione

Si veda Processo decisionale condiviso


Deficienza mentale, primo ostacolo alla sinodalità

«Quali sono gli ostacoli (mentali, teologici, pratici, organizzativi, finanziari, culturali) che si oppongono alla trasformazione degli organismi partecipativi attualmente previsti dal Diritto Canonico negli effettivi organismi di discernimento congiunto?» (p. 56).


Divorziati risposati

Si veda LGBT+, Poligamia

Vescovi (esercizio del loro ministero)

«I vescovi devono discernere separatamente o insieme agli altri membri del Popolo di Dio? Le due opzioni (insieme o separatamente) hanno il loro posto in una Chiesa sinodale?» (p. 50).


Vescovi (loro nomina)

«Per questo motivo è necessaria una formazione specifica su queste competenze (3) per coloro che occupano posizioni di responsabilità e autorità (4), così come l’attuazione di procedure di selezione più partecipative, in particolare per quanto riguarda la nomina dei vescovi» (p. 51).

«Come rivedere il profilo del vescovo e il processo di discernimento per identificare i candidati all’episcopato in una prospettiva sinodale?» (p. 50).


Donne

«Devono essere elaborate insieme delle rispose concrete per un maggiore riconoscimento della dignità battesimale delle donne e per la lotta contro tutte le forme di discriminazione e di esclusione di cui esse sono vittime nella comunità ecclesiale e nella società» (p. 45).

«Tutte le Assemblee continentali chiedono di affrontare la questione della partecipazione delle donne all’azione di governo, alla presa di decisioni, alla missione e ai ministeri a tutti i livelli della chiesa, con il sostegno di strutture appropriate affinché il tutto non rimanga una semplice aspirazione generale» (p. 46).

«La maggior parte delle Assemblee continentali e delle sintesi di numerosi Conferenze Episcopali chiede che sia riesaminata la questione dell’accesso delle donne al diaconato. La si può considerare e come?» (p. 46).


Inclusione

«Che dobbiamo fare per coinvolgere [i poveri] sempre più nel nostro cammino insieme, lasciando che la loro voce rimetta in questione il nostro modo di fare quando esso non è molto inclusivo?» (p. 32).

«Si tratta di un profondo bisogno di imitare il Maestro e il Signore anche nella capacità di vivere un paradosso apparente: “proclamare con audacia il Suo insegnamento autentico offrendo una testimonianza di inclusione e di accettazione radicali”» (p. 33).


LGBTQ+

«Quali misure concrete sono necessarie per raggiungere le persone che si sentono escluse dalla Chiesa in ragione della loro affettività e della loro sessualità (per esempio: i divorziati risposati, le persone che vivono in matrimoni poligami, le persone LGBTQ+, ecc). (p. 33). Si veda Divorziati risposati, Poligamia.


Luoghi teologici

«Le domande poste dall’IL esprimono la ricchezza del processo da cui sono derivate: esse sono cariche dei nomi e dei volti dei partecipanti, testimoniano l’esperienza di fede del Popolo di Dio e portano così l’impronta di un significato trascendente» (p. 8).

«Dalla prima fase emerge la coscienza della necessità di prendere la Chiesa locale come punto di riferimento privilegiato, come luogo teologico in cui i battezzati fanno concretamente l’esperienza di camminare insieme» (p. 8).


Migranti

«I movimenti migratori sono un segno del nostro tempo e i «migranti sono un “paradigma” capace di illuminare il nostro tempo» » (p. 31).

«L’accoglienza dei migranti diventa un’occasione per camminare con le persone di un’altra cultura, soprattutto quando noi condividiamo la stessa fede?» (p. 32).


Ministeri (nuovi)

L’esperienza di camminare insieme nella chiesa locale permette di immaginare dei nuovi ministeri al servizio di una Chiesa sinodale».

«Crescere come Chiesa sinodale implica un impegno a discernere insieme quali ministeri devono essere reati o promossi alla luce dei segni dei tempi, come una risposta al servizio del mondo» (p. 44).

«Come promuovere il ministero di animatore dei processi di discernimento in comune, vegliando che coloro che li esercitano ricevano una formazione e un accompagnamento adeguati?» (p. 54).


Ministero ordinato

«Vi è un chiaro richiamo a superare una visione che riserva ai soli ministri ordinati (vescovi, presbiteri, diaconi) ogni funzione attiva nella Chiesa, riducendo la partecipazione dei battezzati ad una collaborazione subordinata» (p. 43).

«Quali sono i cammini di formazione da attuare per favorire nella Chiesa una comprensione della ministerialità che non si riduca al ministero ordinato?» (p. 44).

« [Le Assemblee continentali] notano l’inquietudine generalizzata di fronte ad un esercizio del ministero ordinato che non è adatto alle sfide del nostro tempo, lontano dalla vita e dai bisogni del popolo, spesso limitato alla sola sfera liturgico-sacramentale» (p. 47). Si veda Seminario, Ordinazione degli uomini sposati.


Ecumenismo

«La sinodalità e l’ecumenismo sono due cammini da percorrere insieme con un obiettivo comune: una migliore testimonianza cristiana. Ciò può prendere la forma di una vita in comune in un “ecumenismo della vita” a diversi livelli, compresi i matrimoni interconfessionali, ma anche dell’atto supremo di dare la propria vita nella testimonianza della fede in Cristo nell’ecumenismo del martirio» (p. 37).
 
«In che modo la divisa ecumenica di Papa Francesco: “camminare insieme, lavorare insieme, pregare insieme” (5) può ispirare un impegno rinnovato a favore dell’unità dei cristiani in maniera sinodale?» (p. 38).


Ordinazione di uomini sposati

«E’ possibile, come propongono certi continenti, aprire una riflessione sulla possibilità di rivedere, almeno in certi domini, la disciplina sull’accesso al presbiteriato di uomini sposati?» (p. 48).


Popolo di Dio, primo soggetto del governo della Chiesa sinodale

«Il processo sinodale può diventare «un dinamismo di comunione che ispira tutte le decisioni ecclesiali», perché coinvolge realmente tutti i soggetti – il Popolo di Dio, il Collegio dei vescovi, il vescovo di Roma – ciascuno secondo la sua funzione» (p. 57).


Poligamia

Si veda LGBTQ+, Divorziati risposati


Primato pontificio

«In che modo il processo sinodale in corso può contribuire a «trovare una forma di esercizio del primato che, senza rinunciare all’essenziale della sua missione, sia aperto ad una nuova situazione?» (p. 38).

«Il Sinodo 2021-2024 dimostra chiaramente che il processo sinodale è il contesto più appropriato per l’esercizio integro del primato, della collegialità e della sinodalità» (p. 59).


Processo decisionale condiviso

«Le Assemblee continentali hanno espresso il desiderio di processi decisionali più condivisi, in grado di integrare il contributo dell’insieme del Popolo di Dio (…).
L’espressione di questo desiderio accompagna quello di una insoddisfazione per le forme di esercizio dell’autorità nelle quali le decisioni sono prese senza consultazione» (p. 53).

«In che modo un atto non collegiale potrebbe discernere ciò che lo Spirito dice alla Chiesa attraverso la consultazione del Popolo di Dio che “non può sbagliarsi nella fede”» (p. 59).


Seminari

«I canditati al ministero ordinato devono essere formati ad uno stile e ad una mentalità sinodali. La promozione di una cultura della sinodalità implica il rinnovamento del corso attuale dei seminari e della formazione dei formatori e dei professori di teologia, al fine di orientare in maniera più chiara e più decisiva la formazione per una vita di comunione, di missione e di partecipazione. La formazione ad una spiritualità sinodale è il cuore del rinnovamento della Chiesa» (p. 24).

«E’ anche necessario un rinnovamento dei programmi dei seminari, affinché siano più orientati verso la sinodalità e più in contatto con l’insieme del Popolo di Dio» (p. 47).

«Quali possono essere le proposte di riforma dei seminari e delle case di formazione affinché possano essere dei luoghi che preparano i candidati al ministero ordinato per crescere in uno stile di esercizio dell’autorità proprio di una Chiesa sinodale? Come ripensare la Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis e i suoi documenti applicativi a livello nazionale? Come ripensare in questo senso i curricula delle facoltà di teologia? (p. 52).


Sinodo

«Camminare insieme significa fare sinodo» (p. 7).


Vaticano II

«Il riferimento comune può essere solo la visione del Vaticano II» (p. 9).

«Emerge una serena ricezione del Concilio Vaticano II, con il riconoscimento della dignità battesimale come fondamento della partecipazione di tutti alla vita della Chiesa.
La dignità battesimale si collega facilmente al sacerdozio comune come fondamento dei ministeri battesimali» (p. 43).


NOTE

1 – Strumento di lavoro.
2 – Il cardinale Pell, poco prima della sua morte, aveva qualificato come «incubo malsano» il primo documento di lavoro per il Sinodo pubblicato dal Vaticano, intitolato Allarga lo spazio della tua tenda.
3 – Un’attitudine di servizio e non di potere o di controllo, la trasparenza, l’incoraggiamento e lo sviluppo delle persone, la competenza e la capacità di visione, il discernimento, l’inclusione, la collaborazione e il delegare», p. 51.
4 – Nota de La Porte Latine: la mancanza di sintassi è nel documento originale.
5 – Si noterà che è ormai difficile prenderci in giro distinguendo tra pregare insieme ed essere insieme per pregare. La maschera è tolta.






 
agosto 2023
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