Il “Senza nome” nelle profezie di Malachia

Cosa o Chi si nasconde dietro questa anomalia?


di Fra Giovanni Maria


Articolo pubblicato sul sito di Marco Tosatti






Profezie di Malachia: Elenco dei nomi degli ultimi Papi


Una pubblicazione dell’inizio dell’anno 2023 [i] commentando un libro del sacerdote gesuita spagnolo Juan Manuel Igartúa [ii] mi aveva molto colpito. Secondo le sue ricerche sulle profezie del vescovo San Malachia, si può affermare con notevole certezza che alla fine, seguendo il motto Gloria Olivae (la gloria dell’ulivo) di Papa Benedetto XVI, sono elencate altre due persone. Non ci interessa l’ultimo che è Petrus Romanus (Pietro il Romano), al cui eroico pontificato si attribuiscono la distruzione di Roma e il Giudizio Universale, ma il candidato di transizione inserito tra Gloria Olivae e Petrus Romanus, rappresentato con la frase incompleta: “Nella persecuzione della Santa Chiesa Romana siederà” –. [iii]

Il risultato di un’analisi accurata delle prime due stampe storiche dell’originale di queste profezie nel XVI secolo ha quindi rivelato non solo il fatto che, oltre a Petrus Romanus, nella lista compare un altro candidato intermedio, ma pure che il soggetto, il nome, è stato deliberatamente omesso dal motto di questo stesso candidato. – Per fugare ogni dubbio sull’apprezzamento della Chiesa per queste profezie papali: Il defunto Papa Benedetto XVI, in una conversazione con Peter Seewald, non solo non ha negato la loro autenticità, ma ha addirittura chiamato questi oracoli “profezie” e ha associato la loro origine con San Filippo Neri. Quando gli è stato chiesto se probabilmente sarà l’ultimo dei papi a rappresentare la figura del papa come la conosciamo, ha risposto: “Tutto è possibile”. [iv]  Quindi non si nega che non ci saranno più papi, ma è stato testimoniato dalla bocca più autorevole nel 2016 o poco prima che potrebbe essere l’ultimo dei papi come li conosciamo. – Questa convinzione  chiaramente veniva dal fatto che la sua rinuncia al “ministero”, la dichiarazione che la sede apostolica era impedita, dalla gerarchia parallela nel Vaticano al mondo era venduta come la rinuncia al papato, al “munus” Divino  [v], così profetizzato dalla Madonna già nel Natale del 2008: “Due Troni, ma solo su di uno siederà il vero successore di Pietro.”  [vi] –
Nell’articolo sopra citato si dimostra che anche gli antipapi elencati nella Lista dei Papi sono designati da un proprio motto regolare. Se il soggetto grammaticale viene deliberatamente omesso da questo penultimo motto, allora l’autore intende dire che non si tratta  ne di un papa ne di un antipapa, ma di una persona a cui viene attribuita un’estrema corruzione morale come unica nella lista dei papi.


Perché, secondo Sant’Ireneo l’anticristo non ha nome

È qui che entra in gioco Sant’Ireneo di Lione. Nel quinto libro della sua opera “Contro le eresie” scrive il seguente commento sul numero della bestia o dell’anticristo:  “ ha taciuto il nome, poiché non è degno di essere proclamato dallo Spirito Santo. Infatti, se fosse stato proclamato da Lui, forse sarebbe durato a lungo; ma, poiché “era e non è più, e risale dall’abisso e va alla perdizione”, come se non esistesse affatto, non fu proclamato il suo nome, perché non si proclama il nome di ciò che non esiste.” [vii]
Come vediamo, il vescovo Ireneo dà una risposta chiara alla domanda sul perché l’anticristo non sia chiamato con il suo nome nell’Apocalisse, ma solo con il numero 666: Egli non è degno di essere chiamato per nome dallo Spirito Santo, e quindi è stato nascosto. Poiché l’anticristo è descritto nell’Apocalisse come uno che “era, non è e verrà per andare alla distruzione” [viii], è come se non fosse mai stato. Pertanto, poiché lo Spirito Santo gli ha in un certo senso negato l’essere, ha nascosto anche il suo nome. Questa affermazione di Sant’Ireneo riguarda la natura dell’anticristo, che ha negato la propria natura creata da Dio a tal punto da perdere il nome datogli da Dio. È così che non esiste più per Dio, vive come uno che è già consegnato prematuramente al giudizio della dannazione eterna. Non per niente la bestia/anticristo e il falso profeta saranno gli unici a inaugurare il lago di fuoco per 1000 anni alla venuta del Signore [ix], prima che tutti gli altri dannati si uniranno volontariamente allo stesso destino alla fine dei 1000 anni. [x]

Poiché, secondo il commento di Sant’Ireneo, il motto in questione parla dell’anticristo, è logico che inizi con l’espressione “Nella persecuzione della Santa Chiesa Romana”. È lui stesso, dopo tutto, la bestia che sale dal mare con le due corna, a cui per quarantadue mesi è concesso di combattere con i santi e di sconfiggerli. [xi]
Ma se il Senza nome è l’anticristo, allora il predecessore, Gloria Olivae (Papa Benedetto XVI), è stato necessariamente il Katechon. [xii] Ciò significa, in altre parole, che in questo momento storico, se questa visione è corretta, inizierà o è già iniziata una persecuzione della Chiesa Cattolica. Almeno così si legge in 2 Tessalonicesi: “E allora l’uomo dell’iniquità/anticristo si rivelerà” [xiii], cioè dopo la rimozione del Katechon. [xiv] “Ora dopo che questo avrà devastato tutto nel mondo, dopo che avrà regnato per tre anni e sei mesi e si sarà assiso nel tempio di Gerusalemme, verrà il Signore dal cielo, sopra le nubi, nella gloria del Padre”. [xv] Questo trono dell’anticristo nel tempio di Gerusalemme, secondo Sant’Ireneo, San Paolo e Papa Leone XIII, è il trono di Pietro a Roma. [xvi]

È ora una questione della logica decidere se si tratta di una pura coincidenza – che secondo me non può esistere in un mondo creato dal Logos – quando l’autore delle profezie papali pone in penultima posizione un motto che corrisponde esattamente al segno distintivo dell’anticristo in Sant’Ireneo. Secondo colui che è probabilmente il più importante dei Padri della Chiesa post-apostolici, il segno distintivo dell’anticristo è la deliberata omissione del suo nome, che viene sostituito dal numero 666. Si può addirittura ipotizzare che l’autore delle profezie papali conoscesse questo passo di Sant’Ireneo e abbia deliberatamente inserito questa anomalia.


La Bibbia conferma la cancellazione del nome degli empi

Nell’Apocalisse, così come nella Sacra Scrittura in generale, solo colui il cui nome è iscritto nel Libro della Vita ha parte alla vita eterna. “Il nome dei pagani e dell’empio… tu l’hai cancellato per sempre”, “e chiunque non è stato scritto nel Libro della Vita è stato gettato nel lago di fuoco”. [xvii]  Nel contesto è anche interessante vedere che solo “gli abitanti della terra, i cui nomi non sono stati scritti nel Libro della Vita fin dalla creazione del mondo, adoreranno la bestia/anticristo”. [xviii] Al contrario, per quanto riguarda gli eletti, si legge: “Ma colui che vince sarà rivestito di vesti bianche. Non cancellerò mai il suo nome dal Libro della Vita, ma lo confesserò davanti al Padre Mio e davanti ai Miei angeli”.[xix]


NOTE

ihttps://www.stilumcuriae.com/benedetto-alla-luce-di-alcune-profezie-
riflessioni-di-boccacci-e-russo. Gli autori di questo articolo si erano ispirati dalla seguente pubblicazione:
https://www.ducadeitempi.it/2022/12/unipotesi-sul-petrus-romanus-di-san-malachia/

ii - https://www.goodreads.com/book/show/22676469-el-enigma-
de-la-profecia-de-s-malaquias-sobre-los-papas

iii -  Vedi l’immagine: “In persecutione extrema S.R.E. sedebit.”

iv - Peter Seewald, Ultime conversazioni, Garzanti, 2016 Vedi anche: https://www.antoniosocci.com/benedetto-xvi-
ultimo-papa-puo-risponde-quello-non-vi-detto-sul-libro-ratzinger/

v - https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/28344881/
declaratio-papa-ratzinger-non-rinuncia-ma-sede-impedita-sei-latinisti-traducono-parola-
chiave-vacet-non-sede-vacante-ma-sede.html “Infatti, il card. Sodano, leggendo “a caldo” la spiegazione preparata subito dopo l’intervento di Benedetto non  parla né di rinuncia, né di fine del pontificato, ma di fine del SERVIZIO pontificale. Sottolinea più volte che Benedetto rimarrà papa fino al 28 e specifica, alla fine, peraltro: “La Sua missione, Santo Padre, continuerà: Ella ha detto che ci sarà sempre vicino con la sua testimonianza e con la sua preghiera. Certo, le stelle nel cielo continuano sempre a brillare e così brillerà sempre in mezzo a noi la stella del suo pontificato”. Lo stesso Benedetto dirà poi: “Il «sempre» è anche un «per sempre» – non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo” e ancora: “Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro”.

vi - La Madonna di Anguera/Brasile, https://www.apelosurgentes.com.br/it-it/mensagens/3098

vii - S. Ireneo, Contro le Eresie (CLE)  5,30,4

viii - Ap 17,8 – Vedi:
https://www.marcotosatti.com/2023/06/19/lanticristo-chi-nella-chiesa-teme-lesorcismo-integrale-di-leone-xiii

ix - Ap 19,20

x - Ap 20,10 Vedi: https://gloria.tv/post/2n2dwx4HvJJFBUvMfPBh3L1s3

xi - Ap 13,1; 13,5; 13,7

xii - 2 Ts 2,7

xiii - S. Ireneo identifica l‘empio di 2 Ts 2 con l’anticristo di San Giovanni Evangelista: CLE 5 cap. 25-29

xiv - 2 Ts 2,8

xv - S. Ireneo, CLE 5,30,4

xvi - La Chiesa Cattolica secondo S. Paolo è la Gerusalemme Celeste, a cui si accostano i fedeli nella Santa Messa (Eb 12,21). S. Ireneo vede la Chiesa Cattolica come la discendenza promessa ad Abramo, al quale in essa dalle pietre è risuscitata una discendenza (CLE 4,7,2). Papa Leone XIII nel suo Esorcismo contro gli spiriti apostatici conferma questa tesi: “E lì dove fu istituita la Sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della Verità, hanno posto il trono della loro abominazione ed empietà, così che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso.”(https://gloria.tv/post/DrtgxnMQ
qjhM26Yc3tb4ZpKAE)

xvii - “Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.”Sl 9,6 e Ap 20,15

xviii - Ap 13,8

xix - Ap 3,5







settembre  2023
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