Germania: reazione dello ZdK
(Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi)

alla Nota del cardinale Parolin  del 25 ottobre 2023



Articolo della Fraternità San Pio X





Thomas Söding, vicepresidente, e Irma Stetter-Karp, presidente,
del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi



Il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha inviato una nota ufficiale alla Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), per chiarire che il Cammino sinodale non può restare “separato” dal Sinodo mondiale, e per precisare due punti intoccabili della dottrina, disprezzati dal Cammino sinodale tedesco.

La Nota del cardinale Parolin è stata resa pubblica dal quotidiano Die Tagespost il 24 novembre 2023 e la sua ricezione da parte della DBK è stata confermata dal suo portavoce Matthias Klopp.

I due punti affrontati nello specifico sono: l’ordinazione delle donne, che la Chiesa non può compiere per diritto divino, e la dottrina sugli atti omosessuali che sono sempre oggettivamente peccaminosi, qualunque sia l’aspetto soggettivo.


Il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (ZdK) reagisce

I termini utilizzati dal sito katholisch.de sono studiati: “Il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (ZdK) ha reagito con calma alla lettera del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, resa pubblica venerdì, in cui dichiarava che due temi centrali della riforma all’interno della Chiesa cattolica non erano negoziabili”.

Ma la reazione è tutt’altro che un’accettazione pacifica. Infatti, si avvia una confutazione delle affermazioni del cardinale in due direzioni. Innanzitutto con un controesempio presentato dalla Presidente dello ZdK, Irme Stetter-Karp che ha ricordato che, all’Assemblea generale dell’organo dei laici a Berlino, Parolin aveva fatto una dichiarazione prima del Sinodo di ottobre.
Dove aveva affermato che la partecipazione e il diritto di voto delle donne durante il Sinodo sono impensabili e illegittimi, perché non corrispondono alla struttura e alla storia della Chiesa cattolica, né a livello di diritto canonico, né a livello sacramentale. “E cosa ha fatto il Papa? All’improvviso era legale, possibile e messo in pratica”, ha detto la Stetter-Karp.

Il vicepresidente dello ZdK, Thomas Söding, ha poi contestato il fondo della Nota di Parolin. Egli ha sottolineato che la lettera del cardinale Segretario di Stato dimostra che c’è stato un processo di dialogo tra Germania e Roma, il che è “un buon segno”; ma si è opposto al fatto che nella Chiesa ci siano argomenti non negoziabili.
Non si tratta di negoziare. La questione è se si affrontano i problemi che esistono nella Chiesa cattolica”, ha spiegato Söding. Secondo lui c’è semplicemente un problema di autorità a livello mondiale riguardo alla dichiarazione del Vaticano secondo cui la Chiesa non ha il potere di ordinare donne sacerdote. “Dobbiamo parlarne, vedremo il risultato”.

Quanto al tema dell’omosessualità, il Sinodo mondiale ha dichiarato che la Chiesa cattolica non ha ancora tutte le risposte con la sua antropologia tradizionale, “ma ha bisogno di un confronto con le scienze umane”. Il che è del tutto corretto e dimostra l’incompetenza del Vaticano, che avrebbe dovuto risolvere la questione prima della prima sessione del Sinodo.

Infine, Söding ha ridimensionato la portata della lettera spiegando che dopo la riunione costitutiva del comitato sinodale di due settimane fa “un certo nervosismo” si era diffuso in certi ambienti. Si aspetta quindi che ci siano ripetuti tentativi di “spacciare delle verità parziali, decontestualizzate, per dichiarazioni definitive di Roma”.

Ma, conclude, l’opinione pubblica può star sicura che il Comitato Centrale non se ne preoccupa troppo.
In altre parole, ciò che Roma può dire non è realmente interessante o rilevante, e il processo del Cammino sinodale deve continuare.









 
novembre 2023
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