L’impero livellatore dei banchieri


di Don Curzio Nitoglia




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Il 2 maggio del 1998 è nata l’Unione Monetaria Europea e la Banca Centrale Europea (“Bce”), che sono un vero sistema di governo e di potere su tutti i cittadini d’Europa.

Secondo Ida  Magli (1), Romano Prodi e Carlo Azeglio Ciampi - tramite questa “creazione” - hanno potuto svendere i beni e il denaro italiano alla nuova Europa mondialista di Maastricht (cit., p. 149).

Oltre i due politici-economisti citati, la Magli fa pure il nome di Mario Monti, Ignazio Visco, Emma Bonino, tutti membri del Bilderberg (2) e dalla Trilateral (3) (p. 150).

Inoltre, cita Giuliano Amato, Gianni Agnelli, Giorgio La Malfa, Giorgio Napolitano, Mario Draghi, Giulio Tremonti, Enrico Letta e Francesco Cossiga come membri dell’Aspen Institute, ai quali s’è accodata Giorgia Meloni, nel 2022, sotto la guida della “RIIA” (Royal Institute for International Affairs) e della Fabian Society (4) (p. 152).

In Italia già dal primo dopoguerra gli economisti liberisti avevano anche un notevole peso politico (Luigi Einaudi, Governatore della Banca d’Italia nel 1945, Presidente della Repubblica nel 1948; Guido Carli, Governatore della Banca d’Italia nel 1960, Presidente della Confindustria nel 1976 e Ministro del Tesoro nel 1989; Carlo Azeglio Ciampi Governatore della medesima nel 1979, Primo ministro nel 1993, Ministro del Tesoro nel 1996 e Presidente della Repubblica nel 1998; Mario Draghi manager della Banca ebraico-americana Goldman & Sachs, poi Governatore della Banca d’Italia, della Bce e Primo Ministro); mentre i politici hanno avuto quasi-sempre uno scarso potere, limitato da quello dell’alta Finanza (p. 179).

Infine, i politici che hanno cercato di sottrarre la creazione del denaro alle Banche centrali e di affidarlo allo Stato sono stati silenziati o uccisi (v. i Presidenti americani Garfield, Lincoln, Kennedy; inoltre, i politici o imprenditori italiani, che hanno cercato di divincolarsi dal potere dei bankster - Mattei, Moro, Craxi, Andreotti e Berlusconi - sono stati azzoppati come minimo) (5).


Conclusione

È evidente che, sin dal dopoguerra, l’Italia ha iniziato a dipendere sempre più dall’Alta Finanza laicista e massonica a scapito degli Italiani.

Infatti, dalla “morte” di Enrico Mattei (27 ottobre 1962) sembrava che in Italia regnasse un’assenza di strategie economico-finanziarie alternative a Mediobanca. Ci hanno provato (Sindona e Calvi) ma sono stati… “sconfitti”...

Di finanza, da trent’anni almeno, ne esisteva una sola: quella laicista di Cuccia.

Difficilmente, senza l’opera di Cuccia, l’Italia avrebbe potuto presentarsi in Europa con imprese private di un certo peso ... E questo perché è stato lui ad aver eretto, grazie alla sua tela di alleanze italiane e internazionali, un bastione inespugnabile per la partitocrazia (6).

Insomma, la Banca sopra e lo Stato sotto … e siccome “sotto la Banca, la Patria crepa” … Dio abbia pietà di noi poveri Italiani.


NOTE

1 -  IDA MAGLI, La dittatura europea, Milano, Rizzoli, 2010.
2 - Cfr. DANIEL ESTULIN, Il Club Bilderberg, Bologna, Arianna, 2005; ROBERTO PECCHIOLI, George Soros e la Open Society, Bologna, Arianna Editrice, 2022.  
3 -  Cfr. FRANCESCO AMODEO, La Matrix Europea, Napoli, ed. Amodeo, 2014.
4 -  DAVIDE ROSSI, La Fabian Society, Bologna, Arianna, 2021
5 -  Cfr. A. ZUNINO, L’insostenibile pesantezza dell’euro, Milano, Sperling & Kupfer, 1999, che prevedeva già allora il crollo dell’euro; D. ESTULIN, Il Club Bilderberg, Bologna, Arianna, 2009; M. DELLA LUNA – A. MICLAVEZ, Euro Schiavi. La Banca d’Italia; la grande frode del debito pubblico, Bologna, Arianna, 2008; E. LANNUTTI, La repubblica delle banche, Bologna, Arianna, 2008.
6 -  G. GALLI, Il banchiere eretico. La singolare vita di Raffaele Mattioli, Rusconi, Milano, 1998; ID., Il Padrone dei Padroni. Enrico Cuccia, il potere di Mediobanca e il capitalismo italiano, Garzanti, Milano, 1995,





 
dicembre 2023
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