Vescovi polacchi: Le persone con relazioni omosessuali “non possono ricevere una benedizione”


Pubblicato su Life Site News

Tradotto e pubblicato sul sito di Marco Tosatti




Padre Leszek Gęsiak SJ,
portavoce  della Conferenza Episcopale Polacca



La Conferenza episcopale polacca ha chiarito in una dichiarazione odierna (21 dicembre 2023) che le persone che hanno relazioni omosessuali “non possono ricevere una benedizione”, dopo che il Vaticano ha emesso un documento contrario, approvando le benedizioni per le coppie dello stesso sesso.

Padre Leszek Gęsiak, portavoce della Conferenza episcopale polacca, dopo aver consultato i membri del Consiglio permanente della Conferenza, ha scritto: “Poiché praticare atti sessuali al di fuori del matrimonio, cioè al di fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta alla trasmissione della vita, è sempre un’offesa alla volontà e alla saggezza di Dio espressa nel sesto comandamento… le persone che hanno una relazione di questo tipo non possono ricevere la benedizione. Questo vale in particolare per le persone che hanno relazioni omosessuali”.

Lunedì 18 dicembre, Papa Francesco e il cardinale Victor Manuel Fernández  hanno emesso la Dichiarazione Fiducia Supplicans, che permette “benedizioni per coppie in situazioni irregolari e per coppie dello stesso sesso”, in contraddizione con l’immutabile insegnamento cattolico secondo cui la Chiesa non può benedire relazioni peccaminose.

La Dichiarazione contraddice in particolare un Responsum sulla benedizione delle unioni omosessuali pubblicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) il 22 febbraio 2021, approvato da Papa Francesco.

P. Gęsiak ha citato questo Responsum, che è stato emesso in risposta al Dubium, “La Chiesa ha l’autorità di benedire le unioni tra persone dello stesso sesso?”. Il portavoce della Conferenza Episcopale ha fatto notare che il Responsum della CDF, nel 2021 ha dato la risposta “negativa”.

Ha poi citato il Responsum, che insegna che le unioni tra persone dello stesso sesso non sono un “legittimo oggetto di benedizione ecclesiale” perché tali relazioni “non sono dirette secondo il piano del Creatore”.

Il Responsum del 2021 spiega che le benedizioni sono una sorta di sacramento, e quindi che “quando si invoca una benedizione su particolari relazioni umane, oltre alla retta intenzione di chi vi partecipa, è necessario che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere ed esprimere la grazia, secondo i disegni di Dio…”.

P. Gęsiak ha poi ribadito che il Responsum chiarisce che “poiché le benedizioni sulle persone sono in relazione con i sacramenti, la benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita, perché costituirebbe una certa imitazione o analogia della benedizione nuziale”, invocata sull’uomo e la donna uniti nel sacramento del matrimonio, mentre in realtà “non ci sono assolutamente motivi per considerare le unioni omosessuali in qualche modo simili o anche lontanamente analoghe al piano di Dio per il matrimonio e la famiglia”.

In altre parole, evitare la confusione e lo scandalo è praticamente impossibile in questo caso”, ha scritto P. Gęsiak. Ed ha sottolineato che il Responsum considera comunque ammissibili le benedizioni di individui con attrazione per lo stesso sesso che intendono vivere castamente.

Secondo la nota del 2021, “non sono escluse le benedizioni date a singole persone con inclinazioni omosessuali, che manifestano la volontà di vivere in fedeltà ai piani rivelati di Dio come proposti dall’insegnamento della Chiesa”.
Pertanto, stiamo parlando di singole persone che vivono in completa astinenza”, ha sottolineato P. Gęsiak, che ha poi ribadito che tali benedizioni di individui casti devono essere fatte privatamente.

Tuttavia, per evitare la confusione che questo significhi l’approvazione delle relazioni omosessuali, deve essere fatto in modo privato, al di fuori della liturgia e senza alcuna analogia con i riti sacramentali”, ha detto il portavoce dei vescovi.

Secondo P. Gęsiak, Fiducia Supplicans non cambia in alcun modo l’attuale insegnamento della Chiesa sul matrimonio e sulla famiglia”. Ha fatto notare che anche questa recente Dichiarazione afferma che “i riti e le preghiere che potrebbero causare difficoltà nel distinguere tra ciò che è costitutivo del matrimonio in quanto un legame esclusivo, permanente e indissolubile tra un uomo e una donna aperto in modo naturale alla prole, e quello che lo nega, sono inaccettabili”.






 
dicembre 2023
AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI