È in atto una Guerra Spirituale,

non uno Scontro di Culture


di Ettore Gotti Tedeschi


Pubblicato sul sito di Marco Tosatti





Ettore Gotti Tedeschi




Per il primo giorno del 2024 vorrei proporre ai lettori di Stilum Curiae una riflessione che ho trovato interessante per gli stimoli originali (un tempo sarebbero stati considerati usuali ed inutili persino). Detta riflessione (che io sintetizzo, a parole mie) è tratta da un articolo apparso sull’ultimo numero del 2023  sulla rivista The european CONSERVATIVE. Il titolo è un programma: “The Religion of Antichrist” ed è stato scritto da un noto filosofo irlandese Mark Dooley, allievo spirituale del Card. John Henry Newman, nonché allievo del  grande filosofo Roger Scruton .
Perché ho trovato questo articolo interessante? Perché ha il coraggio di dire cose che taluni pensano, ma hanno “paura intellettuale”  ad esprimere . La “paura intellettuale” è un sentimento su cui dovremmo riflettere in questi tempi.

Mark Dooley ci dice che il maggior errore che possiamo fare oggi noi (cattolici) è credere che sia in atto una “guerra culturale”  sui valori da vivere e predicare.

E’ un errore perché presuppone esistano due culture rivali, in questa specifica materia, che si stanno scontrando. Ma non è vero, spiega Dooley . Perché chi è nemico della civiltà del valore della vita umana  e della sua unica dignità non ha vera cultura.

Perciò questi nemici che vogliono distruggere questi valori  culturali e spirituali dell’Occidente sono arrivati a spaventare, intimidire  i “resistenti”, mentre devastano tutto ciò che trascende il diabolico e oscuro . La vera cultura presuppone bellezza, ordine, armonia e …santità. Santità, parola trascurata persino all’interno della Chiesa. In questo mondo, con cui si deve dialogare a tutti i costi su ogni argomento, l’umano non sembra molto considerato “divino” e neppure meritevole di rispetto unico per la sua unica dignità.

Perciò, spiega Dooley, più che in una guerra culturale, dobbiamo sentirci impegnati in un letale “conflitto spirituale”. Dove il campo di battaglia è la vita, la famiglia, il metrimonio, le leggi naturali, ecc. . Ma è anche un campo di battaglia dove si deve riconoscere che il vero attacco è al Creatore ed alla Creazione, che deve essere sostituita da una genesi laico-pseudoscientifica.

Ci lascia intendere  Dooley che il termometro  della paura sta nell’aver o no il coraggio di parlare della esistenza del “male”, quale forza spirituale che mira alla distruzione dell’uomo creatura di Dio. Roba da Medioevo, buio? Se pensiamo che sia roba da Medioevo lasciamo pure mettere in discussione il valore della vita, tralasciamo pure di difendere l’innocenza dei bambini lasciandola camuffare da “affermazione dei loro diritti” … Ma è proprio la rapidità e persino la ferocia con cui questo attacco ai valori si è sviluppato nell’ultimo decennio con tanta spudorata volgarità, che manifestamente spiega che non si tratta di una “guerra culturale”, ma di una battaglia tra bene e male, tra luce e oscurità , tra sacro e profano.

Ciò significa rischiare di lasciar immaginare che si crede nel male quale entità metafisica e pertanto far ridere il mondo intero su queste spiegazioni e su chi le propone? Figuratevi! Cristo stesso prima di guarire dalle malattie scacciava i demoni.

Ma alla fin fine, chi crede è anche convinto che la sua fede assicura la risposta e la spiegazione ad ogni perché e mistero lasciando la speranza? E’ convinto di possedere “il meglio di tutto ciò che è stato fatto e detto”?  Se lo crede deve difendere questi valori, non “nonostante” il mondo che si oppone, ma “proprio”  per questo. In gioco c’è la civiltà.
Forse non tutti l’anno capito ancora .









 
gennaio 2024
AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI