Il “sì, ma” dei cattolici americani a Papa Francesco

Articolo della Fraternità San Pio X







La Cattedrale di Baltimora, nel Maryland, USA
(la più antica del Paese)


Una popolarità in calo ma ancora elevata, uno sguardo critico nei confronti dei giovani e delle popolazioni ispaniche rispetto alla svolta presa dall’attuale pontificato: è quanto emerge dall’ultimo sondaggio d’opinione condotto tra i cattolici americani dal Pew Research Center.

Sono finiti i tempi in cui la popolarità di un Sommo Pontefice raggiungeva, oltre Atlantico, vette  che sovrastavano quelle delle Montagne Rocciose: 93% di opinioni favorevoli tra i cattolici americani. Era il 1996, durante il regno di Papa Giovanni Paolo II.

Ventotto anni dopo, la personalità di Papa Francesco riunisce in un sentimento di approvazione il 75% dei fedeli negli Stati Uniti: un dato ancora elevato in termini assoluti - in costante calo dal 2015, quando ha raggiunto il 90% - ma che contiene un certo numero di lezioni che il Pew Research Center (PRC) si sforza di evidenziare in un sondaggio pubblicato il 12 aprile 2024.

Il celebre istituto di sondaggi americano ha intervistato circa 12.700 battezzati che, secondo l’ultimo censimento del 2023, rappresenterebbero i cinquantadue milioni di cattolici negli Stati Uniti – ovvero il 20% della popolazione totale che ammonta a 262 milioni di adulti.

In un Paese dove il colore della pelle è un fattore di cui l’opinione pubblica discute senza particolare riluttanza, si precisa che il 57% dei cattolici negli Stati Uniti sono bianchi, il 33% ispanici, il 4% asiatici, il 3% neri e il 3% di un’altra razza.

Inoltre, la maggioranza dei cattolici – il 58% per l’esattezza – ha almeno cinquant’anni, mentre i fedeli ispanici sono generalmente molto più giovani della media. Altro dato importante: il 20% dei cattolici americani che si identificano come tali vanno a Messa almeno ogni Domenica.

Un tasso di pratica molto più alto che in Francia – dove circa l’1,8% dei cattolici osserva la pratica domenicale secondo l’importante sondaggio pubblicato da La Croix e Le Pèlerin nel 2017 – confermato dal recente studio dell’Istituto Gallup che propone la cifra di 21 % per coloro che vanno a Messa regolarmente oltreoceano.

Ciò che è evidente è la differenza di apprezzamento dell’attuale pontificato basata sull’assiduità della pratica religiosa: il 65% degli Americani praticanti disapprova la posizione di Papa Francesco sulle benedizioni delle unioni tra persone dello stesso sesso, e il 56% ritiene che le donne non possano esercitare le funzioni dei chierici maggiori nella Chiesa.

Troviamo proporzioni più o meno simili sui temi della contraccezione o dei “divorziati-risposati” e, in generale, gli Americani che vivono secondo la loro fede sono propensi a dire che la Chiesa deve adottare un approccio “tradizionale” e “conservatore” sulle grandi questioni sociali.

In confronto, il 61% dei non praticanti si sente d’accordo con Papa Francesco sulle questioni progressiste.

La constatazione è identica se si considera l’appartenenza politica dei cattolici: non sorprende che i fedeli che si identificano con il Partito Democratico siano più aperti alle riforme varate sotto l’attuale pontificato rispetto a coloro che votano per il Grand Old Party.

Infine, va notato che sia la fascia di età più giovane degli intervistati sia i cattolici ispanici hanno una visione più negativa rispetto agli altri della svolta presa dalla Chiesa a partire dal 2013.

Questo potrebbe far riflettere chi pensa che il futuro della Chiesa potrebbe benissimo essere scritto senza la parola Tradizione. E incoraggiare chi la pensa diversamente.







 
aprile 2024
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