Israele ha danneggiato o distrutto

metà delle fonti d’acqua nella Striscia di Gaza



di Davide Falcioni



Pubblicato sul sito di Marco Tosatti






Palestinesi ricevono acqua con le autobotti



Israele ha deliberatamente distrutto centinaia di infrastrutture idriche della Striscia di Gaza contribuendo a compromettere la disponibilità di acqua per la popolazione palestinese.

A rivelarlo un’analisi di BBC Verify, team di giornalismo investigativo dell’emittente britannica che ha esaminato foto satellitari scattate prima e dopo il 7 ottobre del 2023.

La mancanza di acqua pulita e i flussi di liquami non trattati costituiscono – secondo le più autorevoli agenzie umanitarie – una seria minaccia per la salute di milioni di persone che vivono nell’enclave sotto assedio.
 
La distruzione di impianti di approvvigionamento idrico e di depurazione avviene nonostante il dovere da parte di Israele di proteggere le infrastrutture critiche, come stabilito dalle leggi di guerra.

Interpellate dalla BBC, le Forze di Difesa Israeliane hanno dichiarato che Hamas sfrutta cinicamente le infrastrutture civili per scopi terroristici.

 
Distrutte oltre 300 strutture per la distribuzione e la pulizia dell’acqua

Il danneggiamento delle infrastrutture idriche degli ultimi sette mesi avviene in un luogo, la Striscia di Gaza, in cui anche ben prima del 7 ottobre del 2023 la disponibilità di acqua pulita era limitata: l’enclave palestinese è infatti un territorio che deve fare affidamento su un complesso sistema di pozzi trivellati e impianti di desalinizzazione.

Ebbene, secondo l’analisi della BBC più della metà di queste strutture vitali (complessivamente 600) sono state danneggiate o distrutte da quando Israele ha lanciato la sua rappresaglia.
“Abbiamo anche scoperto che quattro dei sei impianti di trattamento delle acque reflue – cruciali per prevenire l’accumulo di liquami e la diffusione di malattie – sono stati compromessi. Gli altri due hanno chiuso i battenti per mancanza di carburante o altri rifornimenti”.









 
maggio 2024
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