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Chi non salta…… Fresco dello schiaffo modernista rifilato da Papa Bergoglio ai commissariati Francescani dell’Immacolata con la diffida a celebrare la Santa Messa tridentina in latino e gregoriano, mi aspettavo almeno da Castelgandolfo un riferimento al Dogma dell'Assunzione di Maria Vergine promulgato nell'Anno Santo 1950 da S.S. PIO XII, con un doveroso cenno di gratitudine al suo Venerabile predecessore. Inutilmente. In compenso continuo invece ad avvertire intorno al Papa neo eletto, aperturista, dialogante e gran fautore della Messa moderna e negatore della mai abrogata Messa tradizionale, un montante consenso entusiasta ed esagerato che va ben oltre la corale devozione per il Vicario pro-tempore di Cristo. La persistente “ola” dei tifosi (di bocca buona) di Francesco I nasce forse da quel populistico rifiuto iniziale delle insegne papali e da quell’eterodosso “Buonasera” rivolto a decine di milioni di fedeli in attesa dell’esito del Conclave, saluto proclamato "Urbi et Orbi" al posto del più solenne e ortodosso “Sia lodato Gesù Cristo”. O forse dalla sconcertante e irrituale taroccazione di quell’anello petrino in oro pauperisticamente e pubblicamente placcato, come non avrebbe mai osato fare neppure il più povero degli sposi con l'intoccabile fedina d’oro delle sue nozze. O forse da quel borsone platealmente trascinato su per la scaletta dell’aereo in partenza per il Brasile. Mi fermo qui, può bastare. Prima di mettermi anch’io a saltare preso dall’invasamento da curva sud per quell’estroverso ”Uno de noantri” venuto da lontano, aspetto da Francesco I qualche significativo atto ”istituzionale” di governo la cui ermeneutica esuli da venature pauperistiche e demagogiche notoriamente tanto care all’anarchia teologica postconciliare e a una certa vernacolante scapigliatura cattolica. UT
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agosto 2013 AL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO |