PIAZZA SAN PIETRO:

DA LUOGO SACRO A LUOGO GUITTO.




di Luciano Pranzetti




 

La Piazza più bella, più cara al sentimento cristiano, diciamo Piazza San Pietro, s’è trasformata, ieri, 26 maggio 2024, Domenica della Santissima Trinità, in uno spazio in cui, un attorucolo, tale Roberto Benigni, col nulla-osta del Pontefice di santa romana Chiesa, s’è prodotto in un carnascialesco monologo davanti a migliaia di bambini, convocati per quella che sarà la prima delle ‘’Giornate del bambino’’ voluta da Papa Francesco.

Il Benigni, da autentico esperto di tempistica, ha fiutato l’occasione, per metter su una delle sue comparsate, spartendola con quella di Papa Bergoglio il quale – se bene rammentiamo – nel giugno del 2013, a pochi giorni dalla sua elezione a 266° successore di san Pietro, rifiutò di presenziare a un concerto perché – parole sue – non si sentiva ‘’un principe’’. Finalmente – si disse e si commentò - un Papa alieno da moti di personale compiacimento e, pertanto, assente a manifestazioni in cui, Egli, poteva essere assimilato a una ‘’stella’ di tipo ollivudiano.

Mossa astuta, che ancor oggi paga nel senso previsto, quello di un Papa riservato e nemico dei ‘’trionfi’’ ma che, come è ben documentato, dimostra una brama di apparire, indizio di vera e propria egolatria, al punto che non si perita di agitarsi in danze di massa – vedi la XXVIII GMG di Rio, luglio 2013 -- così come in altre manifestazioni – vedi il Giubileo dei ragazzi, Roma, stadio Olimpico, 26 aprile 2016 allorquando si esibì in cori e balli. Per non dire dell’ultima manifestazione di narcisistico compiacimento, la partecipazione al G7, PRIMO Papa a questo appuntamento.
 
Insomma, un Papa che non vuol apparire quale ‘’principe’’ rinascimentale rifiutando un concerto di musica classica ma che permette a un ricco di spirito di farsi baciare, di straparlare di ‘’campi larghi’’ di adulare il suo ruolo e la sua figura, tale da suggerire ai 50.000 bambini, presenti in Piazza San Pietro, di votare, scrivendo sulla scheda ‘’Papa Bergoglio’’.

Il Benigni – lo ricordiamo a chi è corto di memoria – è quel tizio che, anni or sono, il sabato, in prima serata tv, intratteneva le famiglie italiche con sconci spettacoli, come il ravanare nella patta degli uomini o il palpare sotto la gonna delle ospiti senza che alcuno reagisse a tanta scandalosa esibizione.
Il tutto con il contorno di lazzi e invereconde allusioni a sante e santi, come a san Padre Pio.
Il Benigni, poi, lo si ritrovava la Domenica successiva, sempre in prima serata tv ove, con tono mistico, ci commentava il XXXIII canto del Paradiso, principiando: ‘’VERGINE MADRE, FIGLIA DEL TUO FIGLIO’’, con la bocca ancora impastata delle parole con cui aveva allietato un pubblico beota, snocciolando i termini volgari con cui vengono identificati i genitali femminile e maschile.

Questo signore – si fa per dire – è stato definito, dal cardinale di santa, cattolica, apostolica e romana Chiesa, Tarcisio Bertone ‘’Il più grande teologo del ‘900’’, Figuriamoci gli altri!

Piazza San Pietro è così diventata il palcoscenico teatrale per un Papa pseudo-riservato, per un furbo istrione e per una massa di giornalisti aggreppiati alla mangiatoia.








 





 
Maggio 2024
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