Il Vaticano attiva una procedura extragiudiziale

contro Mons. Viganò




Articolo della Fraternità San Pio X










Mons. Carlo Maria Viganò ha pubblicato su internet la lettera del Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) che gli notifica la citazione a comparire nel palazzo del DDF il 20 giugno 2024, in seguito all’apertura di un processo «extragiudiziale» a suo carico.


Qualche spiegazione

Che cos’è un processo penale extragiudiziale? Secondo il Vademecum del DDF pubblicato il 5 giugno 2022, il processo penale extragiudiziale, chiamato talvolta «processo amministrativo», è una forma di processo penale che riduce le formalità previste nel processo giudiziale al fine di accelerare il corso della giustizia, senza tuttavia eliminare le garanzie processuali richieste per un giusto giudizio.

Per i delitti di competenza del DDF, spetta solo al DDF, caso per caso, ex officio o su richiesta dell’Ordinario, decidere se bisogna procedere per questa via.
Al pari del processo giudiziale, il processo penale extragiudiziale può svolgersi al DDF – ed è questo il caso di Mons. Viganò – o essere affidato ad una istanza inferiore.


Le accuse avanzate dal DDF

Il decreto di convocazione menziona il capo d’accusa che si dovrà affrontare durante il processo. Per primo è indicato il crimine di scisma, dovuto alle affermazioni pubbliche da cui emerge una negazione degli elementi necessari a mantenere la comunione con la Chiesa cattolica: negazione della legittimità di Papa Francesco, rottura della comunione con lui e rigetto del concilio Vaticano II.

In seguito a questa convocazione, Mons. Viganò ha pubblicato un comunicato, consultabile su internet per rispondere alle accuse avanzate. Egli si difende in diversi modi, invocando le mancanze dell’attuale pontificato, rigettando gli errori neo-modernisti, e ritenendo di poter paragonare il suo caso a quello di Mons. Marcel Lefebvre, anche lui convocato a suo tempo al palazzo dell’ex Sant’Uffizio.

Tuttavia, vi è un punto che lo differenzia notevolmente il fondatore della Fraternità San Pio X: Mons. Viganò nel suo testo fa una chiara dichiarazione di sedecavantismo, cioè per lui Papa Francesco non è Papa.

Come lo spiega? In ragione di un «vizio di consenso» del cardinale Jorge Bergoglio nel momento di accedere al potere supremo: considerando il papato come altra cosa da quello che è veramente, l’eletto accettò la carica pontificia nel 2013 senza acconsentirvi pienamente, e questo errore implica la nullità della sua accettazione. Il suo pontificato sarebbe quindi quello di una comparsa.

Su questo punto, né Mons. Lefebvre, né la Fraternità da lui fondata hanno accettato di avventurarsi










 
giugno 2024
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