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Polonia: i fautori dell’aborto subiscono una disfatta promettente 12 luglio 2024 Articolo della Fraternità San
Pio X
![]() La Dieta polacca E’ una vittoria molto importante
per la causa pro-vita quella che è stata conseguita nel
Parlamento polacco.
La Dieta, o Camera bassa del Parlamento, il 12 luglio 2024 ha respinto un progetto di legge per la depenalizzazione dell’aborto fino alla dodicesima settimana. Il dibattito è stato molto serrato e ha permesso il manifestarsi di una divisione nel campo del Governo, che è molto promettente per l’avvenire. L’alleanza dei partiti progressisti, condotta da Donald Tusk, è giunta al potere lo scorso ottobre e il suo cavallo di battaglia è stato i «progressi sociali»: con questa espressione bisogna intendere in particolare: l’aborto e le unioni civili degli omosessuali. All’esame del Parlamento polacco vi erano quattro progetti di legge sull’aborto e quello che è stato respinto il 12 luglio era il più moderato: tale rigetto ha visto 218 voti a favore e 215 contro. Tale risultato è stato possibile grazie al fatto che alcuni deputati del Partito Popolare Polacco hanno votato contro il progetto in esame, nonostante facciano parte della coalizione di Governo. Tale risultato ha messo in evidenza una divisione in seno alla coalizione di Donald Tusk che è al Governo. Tale situazione potrebbe ripresentarsi in occasione delle prossime votazioni, in particolare sull’aborto. Il progetto rigettato era il più moderato, rispetto ad un altro progetto che intenderebbe autorizzare l’aborto fino alla nascita. Il testo respinto proponeva la depenalizzazione dell’IVG [Interruzione Volontaria della Gravidanza] fino a 12 settimane di gravidanza, nonché la soppressione del divieto di acquisto delle pillole abortive. Ne consegue che in Polonia l’assistenza all’IVG continua ad essere passibile di tre anni di prigione; e l’IVG è praticamente vietata. Questo risultato insperato permette di pensare che anche gli altri progetti di legge sull’aborto verranno respinti. Il Presidente aveva annunciato che non avrebbe firmato la legge sulla depenalizzazione dell’aborto Andrzej Duda. Presidente della Repubblica Polacca e membro del partito conservatore PiS, aveva dichiarato due giorni prima che non avrebbe firmato la legge sulla depenalizzazione dell’aborto. InfoCatolica riferisce che aveva fatto questa dichiarazione in occasione di «un’intervista rilasciata al canale televisivo Tvn24 a Washington» a margine del vertice NATO. In quella occasione egli spiegava che «L’aborto è un omicidio. Per me si tratta semplicemente della privazione della vita». E aveva precisato che le donne non “dovrebbero essere punite in alcun modo” per aver abortito, ma la criminalizzazione delle persone che praticano illegalmente l’aborto “è un’altra questione”. Il Presidente Duda può sentirsi sollevato: non avrà bisogno di esercitare il suo diritto di veto, che è sempre il preambolo di una lunga disputa parlamentare il cui esito è generalmente favorevole ai deputati. |