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Il Patriarcato Copto di Alessandria Articolo della Fraternità San
Pio X
![]() Sua Beatitudine Ibrahim Isaac Sidrak, Patriarca della Chiesa copto cattolica Dopo aver esaminato cosa
rappresentano i termini “Patriarcato” e “Patriarca”, proponiamo degli
articoli che parlano singolarmente dei sette Patriarcati cattolici che
si sono formati nella storia della Chiesa e che hanno ciascuno le loro
particolarità.
Cominciamo col Patriarcato di Alessandria dei Copti. I Copti sono nati in Egitto e discendono dagli antichi Egiziani che in maniera abbreviata gli Arabi chiamavano «gupt», termine da cui deriva quello di «copto». I Copti affermano di essere stati evangelizzati dall’Apostolo San Marco. In origine, i cattolici copti dipendevano dal vescovo di Alessandria e osservavano la liturgia greca alessandrina detta di San Marco. Al tempo del Concilio di Nicea (325), Alessandria esercitava una certa autorità sulla province dell’Egitto: si trattava di una delle più antiche organizzazioni. Sant’Atanasio, che combatté l’arianesimo e fu vescovo di Alessandria dal 328 al 373, possedeva tale autorità, e beneficiava del sostegno di tutta la provincia. Sfortunatamente, questa parte del mondo cattolico cadde nell’eresia. Gli Egiziani diventano eretici Nel V secolo, con l’apparire del monofisismo, il Patriarca d’Egitto, Dioscuro, simpatizzò con la nuova eresia e rifiutò di sottomettersi alle decisioni del Concilio di Calcedonia del 451. Il monofisismo (dal greco monos, unico, e physis, natura) era una dottrina di Eutiche, archimandrita di Costantinopoli, che pretendeva che in Gesù Cristo vi fosse una sola natura: la natura umana sarebbe stata assorbita dalla natura divina in una solo e unica persona. Questa eresia si opponeva al nestorianesimo, che insegnava che in Cristo non vi erano solo due nature, ma anche due persone. Eutiche, volendo combattere questo errore, si rifiutò di ammettere il magistero infallibile della Chiesa e si lasciò vincere dalla dottrina opposta. Insieme a lui che ne era il capo, la maggioranza della Chiesa d’Egitto si allontanò dal cattolicesimo e aderì all’eresia. Questa separazione durò più di mille anni. Nel corso dei secoli XIV e XV, furono fatti dei tentativi per avvicinare a Roma la Chiesa copta; ma senza un grande e definitivo successo. Un lungo movimento di resurrezione Nel XVII secolo, i Francescani riuscirono a raggruppare un po’ di convertiti e nel 1739 il vescovo copto, Atanasio di Gerusalemme, che risiedeva a Il Cairo, aderì al cattolicesimo e fu nominato vicario apostolico della piccola comunità che si era formata, circa 2000 anime. Si dovette attendere il XIX secolo per vedere crescere questo movimento. Nel 1879, Leone XIII affidò ai Gesuiti il compito di aprire il primo seminario copto-cattolico in Egitto. All’epoca, la comunità contava 5000 o 6000 fedeli al massimo, di cui 800 a Il Cairo, il resto risiedeva nel Medio e Alto Egitto, principalmente nei dintorni di Tahta. A capo della comunità vi era un vescovo col titolo di vicario apostolico, Mons. Bishay, che venne contestato e dovette ritirarsi a Roma per un lungo processo. Alla sua morte, nel 1887, venne sostituito con tre pro-vicari o visitatori apostolici senza consacrazione episcopale. Il clero secolare era composto da 21 sacerdoti, di cui 6 a Il Cairo, che servivano 12 chiese e 3 cappelle in tutto il paese. Questa piccola minoranza in mezzo a 700.000 copti ortodossi era destinata a crescere. Nel 1895, Leone XIII creò due diocesi, a Minya e a Tebe, e ristabilì per il vescovo residente a Il Cairo il titolo di Patriarca copto cattolico di Alessandria. Il primo a ricevere tale dignità fu il vescovo Cyrillo Macario. Nel 1960, la comunità contava 80.000 fedeli. Nel 2005 si stimava che i fedeli fossero in tutto più di 250.000, con una piccola parte che viveva fuori dall’Egitto. Oggi, la Chiesa copto cattolica conta sette diocesi, esclusa quella di Il Cairo, tutte in Egitto. Dal 2013, il Patriarca è Sua Beatitudine Ibrahim Isaac Sidrak. Quanto alla Chiesa copto ortodossa, il suo Patriarca risiede ad Alessandria e conta 15.000.000 di fedeli, distribuiti in 62 diocesi in diversi paesi. |