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La Chiesa in ascolto: libera intervista a un Don Sull’eclissi della Chiesa abbiamo avuto il privilegio di sentire, rispettando l’anonimato, un sacerdote ultranovantenne dell’Italia meridionale, che cerca la verità con la ragione e con la fede in Gesù Cristo Figlio di Dio fatto uomo per salvarci. Di
lotte la Chiesa in 2000 anni ne ha fatte tante, ma oggi la crisi
è tangibile. Non sarà a causa della secolarizzazione
dell’Occidente ?
Le chiese sono quasi vuote,
alcune vengono chiuse perché non ci sono abbastanza sacerdoti
per mancanza di vocazioni. L’Occidente purtroppo ha rifiutato il
Vangelo così come fece il popolo ebraico non accogliendo il
Messia profetizzato. La salvezza che Cristo ci ha portato è per
tutti gli uomini, i quali possono accettarla o respingerla e questo
vale sia per gli Ebrei che per i cristiani e per tutti i popoli del
mondo.
La Civitas Christiana è stata distrutta ed è stata edificata la “città di satana” (S. Agostino, De civitate Dei, XIV, 28) e la “sinagoga di satana” (S. Giovanni, Apocalisse, II, 9) . E’ l’ora del potere delle tenebre: l’ amore verso se stessi e non verso Dio, ieri come oggi divide l’umanità, ma Cristo non ci abbandona. La Chiesa in uscita antepone alla salvezza delle anime la salvezza del pianeta, della madre terra? E’ diventata simile ad una Ong, ad un club che si occupa solo
di questioni economiche, sociali, politiche, ecologiche. Il Codice di
Diritto Canonico si chiude con questa frase: “La salvezza delle anime sia (per
sempre) la suprema legge!”
La Chiesa non è il cappellano dell’ONU! In Africa e in Cina il seme della Parola di Dio fruttifica. Merito di una realtà non consumistica? Fruttifica laddove c’è
più povertà spirituale e materiale. Spesso il ricco
epulone è soddisfatto, ma il povero Lazzaro si apre a Dio.
Scriveva Stuart Mill, filosofo britannico: “Preferisco essere un Socrate insoddisfatto
che un maiale soddisfatto!” Ma i giovani ai quali nel
secolo del benessere non manca niente sono soddisfatti? Sono felici?
“La vera povertà è la non conoscenza di Dio – diceva Madre Teresa di Calcutta – aggiungendo che solo in questo senso la Chiesa evangelizza veramente i poveri”. Come fa a reggersi una società civile nel caos? E’ impossibile perché si
va contro la legge naturale stabilita dal Creatore, chiamando bene il
male e il male bene. I pagani (vedi Antigone) parlavano di leggi non
scritte, valide sempre e in ogni luogo. Gli Ebrei le trovano nei 10
Comandamenti e ogni uomo nella legge naturale! Il bambino che mangia
una caramella e risponde di non averla mangiata, sa di dire una bugia e
che mentire è male!
Cosa dire della rivoluzione sessantottina? Ha dichiarato guerra alla
società civile, alla famiglia, alla religione sostituendo il
teocentrismo con l’antropocentrismo. “Né Dio, né Patria,
né Famiglia” – si leggeva ovunque.
Non ha detto Dostoevskij: “Se Dio non c’è, tutto è permesso?”; non ha detto Sartre: “Se Dio c’è, io non sono libero”? Ne vediamo i frutti. L’albero si riconosce dai frutti. Anni fa sui retro dei bus di Roma, venivano applicate delle pellicole adesive per diffondere questo messaggio: “La cattiva notizia: Dio non esiste. La buona: non ne sentiamo il bisogno”. Si assiste ad un sovvertimento dell’ordine morale in nome del relativismo ? Ciascuno si crea la propria
verità. Secondo Aristotele: “vero” è ciò che
corrisponde alla realtà. “Se non c’è verità
comune, non è possibile il dialogo” (Socrate).
Può esserci un ordine morale senza una legge naturale morale universale? L’opposto porta al positivismo giuridico: “Ciò che è legale è giusto” (Gramsci nel saggio “Moderno principe”). A quanto pare non vige più il principio aristotelico di non contraddizione, ma la massima cartesiana “Cogito ergo sum”. Il principio di non contraddizione (essere o non essere nello stesso tempo e sotto lo stesso aspetto) è il fondamento di ogni ragionamento. La massima cartesiana capovolge ragione e realtà: “Sono, quindi penso”. E’ la ragione che deve adeguarsi alla realtà, altrimenti vi è il soggetivismo. S’insegna il dogma di fede “Fuori della Chiesa non c’è salvezza” o che tutte le religioni portano a Dio? Si difende la fede cristiana o ci si preoccupa di non dispiacere ai musulmani arrivando a togliere i crocifissi dalle scuole? L’Islam ci sta invadendo? La fede cristiana difende la
Verità nella carità. Per quanto riguarda la religione
islamica suggerisco di leggere il Corano;
“La rabbia e l’orgoglio” di O.
Fallaci; “Europa cristiana libera”
di Magdi Allam e di osservare quanto accade nelle moschee in Europa.
Islam pacifico? Ad ogni attentato gridano: ” Allah Akbar”… non è
per niente pacifico!
Il dialogo ecumenico ed interreligioso si occupa solo di pace universale o anche della ricerca della verità che unisce? Ogni verità è
frutto dello Spirito Santo e va rispettata da chiunque essa provenga.
Questo porta alla vera pace, ma solo Cristo unisce.
L’io al posto di Dio… se si elimina Dio si è liberi di fare tutto ciò che si vuole? Le correnti progressiste e
massoniche hanno lavorato a lungo per promuovere l’immoralità e
la corruzione al fine di distruggere l’uomo e soprattutto la famiglia
come dono prezioso di Dio. Quanti oggi prendono la via larga e si
perdono pensando che l’osservanza dei Comandamenti sia una prigione che
non garantisce la libertà! E’ vero il contrario, ovvero che il
servire da figli il Signore nella Sua volontà, ci libera dal
male e ci assicura quella libertà dal peccato che sola
può darci pace e felicità eterna e non effimera come
quella che dà il mondo e di cui non si è mai sazi
passando di peccato in peccato.
E’ una Chiesa ormai quasi protestantizzata sulla scia di Lutero? Il busto di Lutero è stato
portato in Vaticano ed è stato anche emesso un francobollo a lui
dedicato. E’ vera la menzogna che siccome siamo fragili,”Todos,Todos,Todos” si salvano con
la “Sola Fede”?
Non si parla più di peccato, perché l’uomo è corrotto e non è libero (“De servo arbitrio” di Lutero), quindi abolita la confessione… è quello che sta succedendo nella Nuova Chiesa, in cui è stato anche detto che l’Eucaristia cancella i peccati! Nel Vangelo di san Giovanni (20, 22-23) invece apprendiamo quanto segue: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” e San Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi 11, 27 – 29 scrive: “Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore”. Non ci si può salvare senza pentimento e senza Sacramenti. “Sacrificio della Messa”?… no… ma “cena del Signore” che si svolge nell’“aula liturgica” e non nella Chiesa, celebrata dal sacerdote divenuto presidente dell’assemblea. Ricordiamo che il sacerdote offre un Sacrificio, per questo è così chiamato. Sant’Ignazio di Antiochia un santo martire del secondo secolo d.C. in una delle sue lettere apostoliche, quella ai Romani, considerava la Chiesa come comunità locale costruita nella celebrazione eucaristica in cui si attua l’unione dei fedeli a Cristo e tra di essi: “Preoccupatevi di partecipare ad una sola Eucaristia. Una, infatti, è la carne del Signore nostro Gesù Cristo e uno il calice dell’unità del suo sangue, uno è l’altare, come uno è il vescovo insieme al presbiterio e ai diaconi, miei con-servi. Se ciò farete, lo farete secondo Dio.” Stiamo vivendo una forma di paganesimo ? Si pensa solo a vivere
materialmente cercando con avidità i beni di questo mondo (pur
rimanendo sempre insoddisfatti), perché dopo la morte si crede
che ci sia il nulla.
Infatti, nell’oblìo sono andati a finire anche i “Novissimi: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso”. L’inferno esiste e non è vuoto come autorevoli personaggi nell’ambito ecclesiastico hanno dichiarato, altrimenti perché Gesù parlò in questi termini?: “Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato” (Vangelo di San Matteo 25, 41-43) . La Chiesa mondanizzata sta annunciando un altro Vangelo? La Sacra Scrittura a tal
proposito risponde: “Ma anche se noi
o un angelo dal cielo vi annunziasse un Vangelo diverso da quello che
vi abbiamo annunziato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo
ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annunzia un Vangelo
diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema. Vado forse cercando
il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli
uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di
Cristo (Lettera ai Galati 1, 8-10).
Ed inoltre: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero” (2 Timoteo capitolo 4,3-5). Tuttavia non dobbiamo perdere la speranza perché il Signore ha detto: “Io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo” (Mt 28,20). |