Germania:

i nuovi sacerdoti sono in maggioranza conservatori



Articolo della Fraternità San Pio X





Giovani sacerdoti tedeschi


Il sito kach.ch ha pubblicato una intervista – tradotta da cach.ch – con un ricercatore in scienze sociali, il quale in collaborazione con un teologo a su richiesta della Conferenza Episcopale tedesca, ha pubblicato uno studio sulla sociologia e la motivazione dei candidati al sacerdozio in Germania, intitolato: «Chi sono i nuovi sacerdoti?», apparso nel maggio 2024.

Questo studio, commentato da uno dei suoi autori, è interessante per due motivi: esso dà un’immagine del giovane clero tedesco che si distanzia dalla corrente che travolge i sacerdoti anziani nella follia del Cammino sinodale; e manifesta la totale incomprensione degli autori dello studio e le loro tendenze tutt’altro che cattoliche.

Il ricercatore nota prima di tutto che «i risultati (…) confermano l’immagine stereotipata  che si ha dei sacerdoti». Si tratta di «giovani sacerdoti con un’età media di 37 anni. Il loro modo d’essere li distingue nettamente dai loro contemporanei nella popolazione civile.
«Provengono da famiglie di origine cattolica e mono-confessionali, hanno ricevuto una educazione religiosa in seno alla Chiesa, e hanno riportato una incisiva impressione della Chiesa durante la fase decisiva della loro socializzazione.

«Hanno idee conservatrici – per non dire superate – sulla attività e la funzione del sacerdote. Sostengono inoltre concezioni conservatrici sia della Chiesa sia della società. Le eccezioni a questo modello sono minoritarie.
«Manifestano modelli simili di motivazione nella attività sacerdotale: circa la parrocchia, la liturgia e la chiesa popolare».

Il commento seguente è rivelatore: «La maggioranza dei sacerdoti, con il loro habitus cattolico tradizionale, è sempre meno rappresentativa, sul piano sociale, degli ambienti centristi, come si notava qualche decennio fa. Essi costituiscono sempre più una frangia conservatrice, demograficamente in fase di invecchiamento e che perde vitalità».

Per superare questo «scenario», il ricercatore pensa ad «un ri-orientamento sistematico di tutti gli aspetti della Chiesa – dalle questioni morali alle pratiche amministrative»
E si chiede: La Chiesa continuerà a seguire la linea conservatrice e a reclutare uomini in linea con essa oppure si aprirà alla diversità della società moderna?»


I giovani sacerdoti non si interessano delle riforme sinodali

Un altro dato che sconcerta il ricercatore è che: «In linea generale, [i processi di riforma sinodale] sono di scarso interesse per i giovani sacerdoti.
Alla domanda su come dovrebbe essere riformata la Chiesa, più di tre quarti dei giovani sacerdoti pensano ad una maggiore offerta di profonda spiritualità o ad un orientamento più marcato verso la trasmissione dei contenuti della Fede.

Circa un terzo dei giovani sacerdoti «si pronuncia a favore di una maggiore partecipazione dei laici nella Chiesa».
La democratizzazione nella Chiesa o l’abolizione dell’obbligo del celibato sono sostenuti da circa il 30% degli interrogati.
Infine, «solo un sacerdote su quattro voterebbe per l’ordinazione delle donne».

Il ricercatore nota infine: «Lo studio dimostra che i giovani sacerdoti pensano soprattutto a vivere la loro spiritualità e ad essere dei Pastori. Ma questa immagine non corrisponde più alla realtà perché oggi vi sono spesso dei sacerdoti, sempre meno numerosi, che come parroci gestiscono delle grandi parrocchie raggruppate».

In altre parole, il sacerdote dovrebbe diventare un gestore, mentre i laici si occuperebbero del ministero… I modernisti non hanno più alcuna idea di quello che sia veramente il sacerdozio di Gesù Cristo, e vogliono rimodellare la Chiesa a immagine del mondo che li circonda.
Fortunatamente, la grazia di Dio è sempre all’opera per preservare oggi l’essere nei sacerdoti.
Le prossime settimane e i prossimi mesi diranno se gli sforzi della Santa Sede permetteranno al cristianesimo di essere ancora presente nel terzo millennio in questa terra biblica che fu la terra dei Patriarchi e dei Profeti prima che Cristo si degnasse alla fine di mettervi piede durante la sua vita terrena.

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agosto 2024
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