Spagna:

Il corpo di Santa Teresa d’Avila è sempre incorrotto




Articolo della Fraternità San Pio X





La tomba di Santa Teresa d'Avila


Santa Teresa di Gesù o Santa Teresa d’Avila, che ha riformato l’Ordine Carmelitano per fondare l’Ordine dei Carmelitani Scalzi, è una delle più celebri mistiche della storia della Chiesa: da ella è sorta una posterità spirituale numerosa nei Carmeli nati dalla sua riforma, una Santa tra le più conosciute è senza dubbio Santa Teresa del Bambino Gesù.

Il giornale La Croix riporta che l’Ordine dei Carmelitani Scalzi ha ricevuto l’autorizzazione del Vaticano per condurre «uno studio sul corpo della riformatrice del Carmelo, che sarà eseguito in tre fasi nel corso dei prossimi mesi: saranno effettuati esami visivi, fotografie, radiografie e dopo verrà eseguito l’esame di laboratorio sugli elementi prelevati. I risultati di questi studi verranno pubblicati».

L’articolo precisa che è «la terza volta che verrà fatto questo lavoro dalla morte della Santa avvenuta nel 1582»
Le precedenti esumazioni sono state fatte nel 1750 e nel 1914, di quest’ultima è stato effettuato un rapporto fotografico.
Il corpo di Santa Teresa riposa nel Convento dei Carmelitani Scalzi di Salamanca.

InfoCatolica precisa che «il postulatore generale dell’Ordine del Carmelo Scalzo, Marco Chiesa, e il Priore di Alba de Tormes, Miguel Ángel González, hanno presentato il lavoro effettuato nella mattinata ed hanno affermato che lo stato di conservazione della Santa è il medesimo di quello documentato nel 1914 con le fotografie».
Il che significa che il corpo della Santa è sempre incorrotto.

La Croix spiega anche che «secondo il Padre Marco Chiesa, postulatore generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, che ha parlato al giornale spagnolo ABC Castilla y León, l’obiettivo di questa esumazione era di «verificare degli aspetti della vita della Santa», come «le sue malattie i suoi problemi», oltre allo «stato di conservazione del corpo, per verificare come si fosse conservato nei secoli».

InfoCatolica aggiunge che un « gruppo di medici e scienziati italiani studierà il corpo e le reliquie cosiddette maggiori, che vanno dal cuore al braccio, per «l’analisi, la conservazione e la venerazione delle reliquie». Questi esperti seguiranno le istruzioni del Dicastero vaticano per le Cause dei Santi».

Padre Marco Chiesa ha anche precisato che «l’Ordine ritiene che sia opportuno fare questo lavoro e che saranno gli specialisti che, dopo il loro esauriente lavoro, ci daranno le loro conclusioni. Noi sappiamo, grazie a studi simili, che potremo conoscere dei dati molto interessanti su Teresa, al pari delle raccomandazioni per la conservazione delle reliquie».

InfoCatolica rileva inoltre che, secondo Padre Chiesa: «Il contributo spirituale di questo studio consiste nel determinare lo stato di Santa Teresa al momento della sua morte. Noi sappiamo che i suoi ultimi anni sono stati difficili per lei, per la deambulazione e i dolori che lei stessa descrive» (…)

«Analizzando il piede a Roma, abbiamo scoperto la presenza di spine calcaree che rendevano quasi impossibile camminare. Ma lei ha continuato a camminare e il desiderio era di continuare a farlo, nonostante i suoi dolori fisici».












 
settembre 2024
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