Apertura dei Giuochi Olimpici :

negano male e mentono bene




di Don Alain Lorans, FSSPX



Pubblicato sul sito informazioni della Fraternità San Pio X





La sede del Comitato Internazionale Olimpico



Dopo la blasfema parodia dell’Ultima Cena nella cerimonia di apertura dei Giuochi Olimpici di Parigi, il comitato organizzatore ha tentato di rispondere alle numerose critiche espresse nel mondo intero.

Nel corso di una conferenza stampa del Comitato Internazionale Olimpico, questo ha dichiarato che non vi era alcuna intenzione di mancare di rispetto ad alcun gruppo religioso né ad alcuna particolare credenza. Nel corso della cerimonia di apertura la sola intenzione è sempre stata di celebrare la comunità e la tolleranza [illustrata in modo cruento e sanguinolento da Maria Antonietta decapitata].

Il Comitato organizzatore ha anche precisato che se alcune persone si erano sentite offese da certe scene [come quella dei drag queen che hanno parodiato la Cena di Cristo], il fatto è stato totalmente involontario e che ne era desolato.

Tuttavia, in quel momento, i responsabili di quella cerimonia ne avevano esplicitamente rivendicato il carattere provocatorio e il sito France Télévisions intitolò senza mezzi termini che la foto dei drag queen che mimavano l’istituzione dell’Eucarestia: «Una messa in Cena LEGENDARIA». In seguito, di fronte alle proteste, il titolo è stato ipocritamente rimosso dal sito.

Al termine di quella mascherata, i vescovi francesi si sono accontentati di un rasserenante comunicato stampa: «La cerimonia di apertura proposta dalla COJOP ieri sera (venerdì 26 luglio) ha offerto al mondo intero meravigliosi momenti di bellezza e di gioia, ricchi di emozioni e universalmente acclamati».
«Purtroppo, questa cerimonia ha incluso scene di scherno e di derisione del cristianesimo, che ci dispiacciono profondamente».
In altre parole, si dice che è stato tutto bello, a parte qualche nota falsa sull’Eucaristia, come se fosse un dettaglio e non il Santissimo Sacramento.
E Papa Francesco è rimasto in silenzio.

Negli Stati Uniti, Mons. Robert Barron, vescovo di Winona-Rochester, ha affermato che la dichiarazione degli organizzatori era di «una ambiguità woke»: «L’offesa è chiara e voluta. Il Comitato mente dicendo il contrario e pretendendo di promuovere la tolleranza. Il Comitato organizzatore di Parigi 2024 non rispetta 2,6 miliardi di cristiani, facendo credere che essi si sarebbero sbagliati su ciò che è accaduto».
E il Vaticano tace!

Il Superiore del Distretto della Fraternità San Pio X, don Benoît de Jorna, ha disposto una pubblica riparazione per tale blasfemia e ha affermato: «E’ impossibile rimanere indifferenti o passivi di fronte a questo nuovo attacco contro i diritti di Nostro Signore, vero Dio e vero uomo».
«Sfortunatamente, la Chiesa non ha più il potere di reprimere tali oltraggi. Resta il fatto che la nostra fede cattolica deve incitarci a deplorare profondamente questa mascherata blasfema, tanto più grave in quanto è stata orchestrata per essere vita dal mondo intero. Questo oltraggio organizzato dai poteri pubblici è uno scandalo per un grazndissimo numero di anime».
Il silenzio romano diventa assordante.

Viene in mente ciò che scriveva Padre Charles de Foucauld al suo amico, il generale François-Henry Laperrine, il 6 dicembre 1915: «Entrando nella vita religiosa, avevo creduto che avrei dovuto soprattutto consigliare la dolcezza e l’umiltà; col tempo, vedo che ciò che manca più spesso è la dignità e la fierezza».

La dignità delle anime redente dal Sangue di Cristo! La fierezza dei battezzati in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!
Noblesse oblige !















 
settembre 2024
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