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Infanticidio e aborto : dov’è la differenza ? di
Catholicus
Che differenza c’è tra l’aborto e l’infanticidio ? Se lo chiedono in molti, specialmente tra le fila dei difensori del diritto alla vita dei nascituri. Un caso agghiacciante, emblematico, si potrebbe dire da manuale di giurisprudenza, è successo recentemente nella ricca ed opulenta Emilia Romagna, di lunga tradizione laicistica, anticlericale, materialista : una ragazza-bene del parmense, studentessa universitaria, baby sitter apprezzata, attiva in parrocchia, tiene nascoste due gravidanze a tutti, genitori, fidanzato, amiche, partorisce di nascosto da sola, un anno dopo l’altro; appena partorito il figlio, lo sopprime e lo seppellisce nel giardino di casa; la seconda volta però gli va male: il cane di casa fiuta qualcosa, si agita, smuove la terra con le zampe, e così viene alla luce il povero corpicino senza vita; la polizia poi prosegue le ricerche e, scavando ancora, scopre l’altro neonato, la prima vittima, partorito, soppresso e seppellito l’anno prima. https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/neonati-sepolti- traversetolo-sopralluogo-ris-e5d49d5d Il fatto inquietante è che, dopo il secondo parto e contestuale infanticidio, la ragazza-madre sia andata a farsi un aperitivo, e che poi sia partita con i genitori per una vacanza in America. Rientrata in Italia, la giovane si è trovata al centro delle indagini e, messa sotto torchio, ha confessato il duplice infanticidio. https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/bambini_sepolti_villetta_ studentessa_vignale_chi_e_cosa_ha_fatto-8357063.html Adesso i compaesani e la stampa si pongono un inquietante interrogativo, il seguente : “Perché la ragazza non ha abortito, visto che in Italia il feticidio è libero e gratuito (pagato dal contribuente)? Da maggiorenne, sia la prima sia la seconda volta, non aveva la possibilità di farlo anche subito, senza dover dire niente a nessuno? Poco fa Repubblica scrive che il consultorio del paesino dichiara che la donna «non ha fatto accesso nelle nostre strutture». In pratica, non aveva nemmeno iniziato a pensarci concretamente – anche se è riportato che avrebbe cercato su Google «come abortire il secondo figlio». Vedremo adesso se l’opinione pubblica finirà con l'affrontare il paradosso: se il bambino lo uccideva prima, con l’aiuto dello Stato, la ragazza non sarebbe stata accusata di omicidio. Se il feto abortito finiva, invece che nel giardino di casa, tra i rifiuti ospedalieri, non ci sarebbe stata l’accusa di occultamento di cadavere. Il bambino è lo stesso, ricordiamo. Tuttavia, poche settimane, per lo Stato moderno, fanno la differenza, tra la vita e la morte, tra il «diritto» e la galera. (https://www.renovatio21.com/trovato-un-secondo-neonato-morto- nel-giardino-della-villetta-cosa-sta-accadendo/) Nelle tavole della Legge consegnate sul Sinai a Mosè dal Creatore (Jahvè) sta scritto, tra l’altro, “Non Uccidere” : questo vale solo per gli esseri umani già nati, oppure vale anche per quelli, anch’essi vivi, ma ancora nel seno materno? La donna, secondo l’opinione corrente della maggioranza, e secondo le leggi in vigore, ha il diritto di uccidere il bambino che porta in seno (a cuore battente), assistita dallo Stato e a spese dei contribuenti, ma finisce in galera con l’accusa di omicidio se lo sopprime appena nato, anche solo pochi minuti dopo che il piccolo corpicino ha visto la luce… L’infanticidio, dunque, è un reato punito a norma del Codice Penale, mentre la soppressione della stessa vita (perché della stessa vita si tratta, prima e dopo la nascita, impossibile negarlo…) nel ventre materno sarebbe un diritto inviolabile e incancellabile della donna moderna, una conquista civile ? https://www.parmatoday.it/cronaca/ritratto-madre- 22enne-omicidio-vignale-neonato.html Diritto della donna che porta in grembo una creatura, una vita, che potrà incrementare la percentuale dei nascituri (in Italia ne sono mancati sei milioni, dopo l’approvazione, nel 1978, della legge sull’aborto), contro il diritto alla vita, alla nascita, del corpicino indifeso che cresce nel pancione della mamma, in attesa di finire tra le sue braccia e di essere ricolmato di baci e di carezze? Un diritto che gli è negato in partenza, un dolce volto materno che non vedrà mai, essendo stato condannato a morte ancor prima di nascere, con il consenso ed il permesso dello Stato. Concludendo, possiamo solo pregare, ed augurarci, che la Santa Vergine Maria, Madre anch’Ella, illumini la mente e riscaldi il cuore delle madri in attesa che vengono anche solo sfiorate dal pensiero di sopprimere la vita che sta crescendo nel loro grembo, negandosi così la più grande gioia che una donna possa provare: stringere al petto il suo figlio appena dato alla luce ! |