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Medjugorje: finita la credibilità della Chiesa? di Elia Satana stesso si trasfigura in angelo di
luce con ogni tipo di portento,
con segni e prodigi menzogneri (2 Cor 11, 14; 2 Ts 2, 9). Non ci vuole un dottorato in teologia per rendersi conto che i frutti del cosiddetto “rinnovamento” postconciliare non sono esattamente quelli che ci si era aspettati: basta un pizzico di libertà e onestà intellettuali. Chi è impegnato nel ministero parrocchiale, per sfuggire ai tragici dilemmi che posson dilaniare la coscienza di un prete, si trova costretto a scegliere tra, da una parte, vari tipi di illusioni spiritualistiche e, dall’altra, un cinico, disincantato pragmatismo. Non è poi un male assoluto esser stati buttati fuori da quel triste teatrino in cui bisogna far buon viso a qualsiasi cosa: a bambini che, per lo più ignari della fede, si prestano al gioco della Prima Comunione per far piacere a quel burlone del parroco e a genitori, compagni e affini; ad adolescenti che, in occasione della Cresima, rinnovano le promesse battesimali senza la minima idea di ciò che dicono, detestando cordialmente, al tempo stesso, sia la Chiesa che quel buffo signore con un missile in testa che non hanno mai visto prima, ma che si rivolge a loro come un vecchio amico; a familiari che, al termine delle esequie, esigono di ricordare il caro estinto con sproloqui totalmente estranei alla fede cristiana che azzerano tutto il resto; a catechisti che fanno Yoga e approvano sodomia, seconde nozze, eutanasia, convivenza, contraccezione e aborto (ma solo caso per caso)… Vie di fuga Nel generale fallimento della “pastorale” ordinaria, inevitabile conseguenza del sovvertimento, si può comprendere perché molti si siano rifugiati in presunte rivelazioni private in cui si sono illusi di trovare la panacea per tutti i problemi. Il risultato, però, è una confusione ancora peggiore, che non genera altro che ulteriore disobbedienza e divisione. Il fanatismo irragionevole con cui si difendono le pretese apparizioni di Medjugorje, le quali, pur presentando tutte le caratteristiche degli inganni demoniaci, hanno dato origine a un movimento mondiale, è proprio una delle prove più evidenti sia della loro cattiva origine, sia dell’errato atteggiamento con cui le si è accolte, in perfetta indifferenza, se non in aperta ribellione all’autorità apostolica su cui si regge la Chiesa. Non è affatto vero che la gerarchia, fino al 19 Settembre scorso, non si fosse ancora pronunciata sul fenomeno: non più di cinque anni dopo il suo inizio, il Vescovo del luogo (cioè colui al quale ciò compete per diritto divino) aveva emesso un giudizio negativo, confermato sia dal successore che dall’intera conferenza episcopale di allora. Fino a pochi anni fa, oltretutto, i pellegrinaggi ufficiali erano proibiti per disposizione della Santa Sede; perché, allora, si è continuato a organizzarne come se niente fosse? Forse perché c’erano dietro l’apparato e i capitali di una potenza planetaria come il rinnovamento carismatico. Il non-senso in cui spesso i preti si trovano a esercitare il ministero sacerdotale non li autorizza a regolarsi come se i successori degli Apostoli non contassero nulla, né si risolve con ricette magiche dettate da sedicenti veggenti. Le conversioni immediate, determinate per lo più da fattori emotivi che rendono poi le persone refrattarie a qualsiasi ragionamento, non rappresentano necessariamente svolte genuine, fatta salva la buona fede delle persone sinceramente disponibili alla grazia, che la misericordia di Dio può concedere ovunque, anche volgendo in bene ciò che bene non è. Le funzioni di insegnamento, di santificazione e di governo, poi, non possono ispirarsi a pretesi messaggi della Madonna mensilmente diffusi, puntualmente commentati e acriticamente assunti a programma. C’è una differenza sostanziale tra la fede e il fideismo, tra lo zelo e il fanatismo, tra la confidenza in Dio e la rincorsa del prodigioso… Che i fedeli si confessino e recitino il Rosario è di per sé una buona cosa, un po’ meno se lo fanno in totale disobbedienza ai legittimi Pastori. Assecondamento del mondo Questo genere di fenomeni, curiosamente, non disturba affatto quel mondo cui la Chiesa Cattolica, secondo le parole di Paolo VI, ha rivolto il suo affetto e la sua ammirazione (!); anzi, quello stesso mondo incoraggia e divulga, tramite i mezzi di comunicazione, qualunque evento pseudomistico, possibilmente non riconosciuto dalla gerarchia ecclesiastica. Anche questo è quanto meno sospetto; ma quei fenomeni, in realtà, si rivelano funzionali agli scopi che il mondo stesso persegue, ovvero proprio alla religione dell’uomo che vuol farsi Dio, aggirando ogni mediazione umana ed elevando a norma suprema il proprio giudizio privato. È la religione fai-da-te, che ognuno si fabbrica a suo uso e consumo, secondo i propri gusti e i bisogni del suo io ferito. Quel che conta non è la certezza della verità oggettiva, ma ciò che uno crede dentro perché corrisponde a ciò di cui soggettivamente sente la mancanza, piuttosto che a ciò che gli è effettivamente necessario e può realmente fargli del bene. Se la Chiesa gerarchica non lo asseconda, è essa che sbaglia; quello va avanti imperterrito per la sua strada. Certamente ciò che davvero giova alle anime costa fatica: prendere decisioni tassative per romper definitivamente con il peccato grave; lavorare assiduamente per correggere i propri difetti e cattive abitudini; studiare la sana dottrina e formarsi una coscienza retta; esercitare con il prossimo – a cominciare dai familiari – una carità paziente e perseverante… Com’è tutto più facile, se si corre periodicamente in un luogo di pellegrinaggio (abusivo fino a poco tempo fa) per fare una bella scorta di emozioni religiose, con tanto di miracoli del sole e apparizioni ad orario prestabilito, annunciate nella bacheca parrocchiale! Si può addirittura parlare con i “veggenti”, assistere a una loro “estasi”, riceverne la “benedizione” e ascoltare in tempo reale i messaggi della Gospa, magari alloggiando direttamente in uno dei loro alberghi per non perdersi neanche una virgola… Al rientro, poi, a un prete può anche capitare di ricevere le confidenze di un pellegrino divorziato, convinto che sia stata la Madonna a fargli incontrare una donna che si trova nella sua stessa condizione perché diano inizio ad una nuova avventura insieme: ma di che stupirsi, se la stessa “Madonna” ha già approvato frati scandalosamente e pertinacemente disobbedienti, alcuni dei quali rei di abusi sessuali? Quelli, almeno, han potuto sospenderli, espellerli dall’Ordine o ridurli allo stato laicale; ma con un semplice fedele che cosa si può fare, se non cercare di fargli capire che è completamente fuori strada? Alla fin fine, il nuovo umanesimo che ha abbracciato il mondo moderno e i movimenti visionari che spopolano nella Chiesa sfociano nella stessa palude: lo sdoganamento del peccato e l’illusione di una salvezza a buon mercato che non incide sostanzialmente sulla realtà; la sostituzione del culto che va reso a Dio con un camuffato culto dell’uomo, cioè di veggenti, messaggi, esperienze ed emozioni che nulla hanno di soprannaturale; la contraffazione della fede teologale, fondata sulla Parola di Dio scritta e trasmessa, con un surrogato di fede basato su presunte rivelazioni; la creazione di una “Chiesa” parallela senza gerarchia (quindi priva di raccordo certo e reale con Cristo), regolata dall’autorità di pretesi carismi; l’elusione delle severe esigenze di una sana vita cristiana mediante pratiche cult che provocano dipendenza e alienazione… Vista in filigrana, parrebbe una forma di protestantesimo pentecostale travestito da movimento cattolico, quindi più bizzoco e madonnaro, ma fondato sostanzialmente sul principio del libero esame. Che fare? E’ forse, questa, una soluzione al problema della gerarchia modernista? Tutt’altro, dato che si muove esattamente nel senso del modernismo: la verità si diluisce nell’esperienza e la religione diventa espressione dei bisogni soggettivi dell’individuo, elevati a criterio assoluto di moralità. Qualcuno si chiede ancora qual è, qui, l’interesse del maligno? Come minimo, minare la credibilità della Chiesa Cattolica. Non solo, ma tutte quelle confessioni e quei rosari, anziché dargli fastidio, possono in realtà contribuire alla sua causa se, in ultima analisi, separano i cattolici dalla legittima autorità ecclesiastica e fanno loro scambiare la grazia per un’emozione positiva. Non stupisce allora che il Liquidatore argentino, pur essendosi accanito a deridere il fenomeno con le sue irriverenti battute sulla Madonna postina, si sia infine risolto ad approvare l’attività pastorale ad esso legata senza riconoscerne l’origine soprannaturale. Per evitare che scoppiasse il bubbone della divisione strisciante, dopo ben quarantatré anni di temporeggiamento della Santa Sede, ha trovato il modo di non scontentare nessuno: né i fautori della sua linea (che non riconoscono apparizioni di alcun genere, ma per principio assecondano il popolo), né i ferventi sostenitori del movimento (che hanno salutato la decisione come un’approvazione definitiva). Comunque sia, egli possiede l’arte di portare all’acme il disorientamento astenendosi dall’adempiere il proprio dovere. Malgrado il caos, chi da sempre ha perseguito, pur fra mille cadute e debolezze, il vero culto di Dio, non ha nulla da temere: fondato com’è sulla roccia, niente potrà farlo vacillare. Chi invece, seppure in buona fede, si è lasciato affascinare dall’atmosfera indubbiamente serena e fervorosa di un luogo segnato, in un passato ancora recente, da feroci faide e vendette, si domandi fino a che punto la sua vita cristiana dipenda oggi da una presunta rivelazione che non appartiene al deposito della fede e quindi, quand’anche fosse autentica, non è così indispensabile come si vorrebbe far credere. Poi rifletta con calma sulla saggia osservazione di un anziano sacerdote che si interrogava sulla ragione ultima di tanta preghiera e tante conversioni: «Bisogna supporre che la Vergine entri nel gioco dell’avversario e lo beffi con lo stesso amo che lui ha maliziosamente gettato». L’uno attira la gente allo scopo di ingannare, screditare e dividere la Chiesa; l’altra ne approfitta per toccare il cuore delle persone ben disposte. «Il metodo non è nuovo; è lo stesso metodo del suo divin Figlio, il quale ha riscattato il genere umano prendendo all’amo della sua propria morte l’autore della morte». In tale prospettiva, si può pure trovare qualcosa di buono a Medjugorje, ma è impossibile vedervi – come si sostiene – una continuazione di Fatima, di cui rappresenta piuttosto l’obliterazione. Quando l’impostura verrà dimostrata a tutti, sarà la credibilità della Chiesa stessa ad averne un colpo fatale. Assolutamente da leggere: https://www.ibs.it/comprendere-medjugorje-visioni-celesti-o-libro-d-anthony-foley/e/9788868795108 Molto illuminante (malgrado l’illegittimità di quell’attività pastorale): https://www.youtube.com/watch?v=5pOydQTDrFU |