Inaugurazione di Notre Dame a Parigi:

dopo l’incendio, l’esplosione dell’arcobaleno


Articolo di Belvecchio



Interno della Cattedrale di Notre Dame


E così, dopo cinque anni, la Basilica di Nostre Dame a Parigi ha riaperto i battenti il 7 dicembre 2024.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti una quarantina di Capi di Stato e di Governo, tra cui l’immancabile Presidente dell’Ucraina: Volodymyr Zelensky, il neoeletto Presidente degli Stati Uniti: Donald Trump, il Presidente dell’Italia: Sergio Mattarella, il Capo del Governo italiano: Giorgia Meloni, e logicamente il Presidente della Francia: Emmauel Macron con la sua ex insegnante, Brigitte Trogneux coniugata Macron.

La cerimonia comprendeva la celebrazione della Santa Messa nella nuova Basilica restaurata; così che erano presenti: l’arcivescovo di Parigi: Laurent Ulrich, diversi vescovi e cardinali francesi e di altri paesi, oltre un centinaio di preti e religiosi.

Come se fosse d’obbligo creare un’attrattiva molto particolare, i vescovi e i preti presenti indossavano una casula approntata per l’occasione. Ed è qui che l’attenzione della cronaca si trasforma in stupore e indignazione.

Tralasciamo le curiosità relative ai diversi personaggi politici, come l’abbigliamento trasandato dell’ex comico Zelensky, perché ci interessano poco o niente, e ci soffermiamo sulla Basilica e sui vescovi e i preti.

Per l’occasione, la facciata della Basilica era addobbata con luci multicolori, come fosse un baraccone da luna park.





Sempre per l’occasione, i vescovi e i preti che hanno partecipato alla celebrazione della Messa solenne vestivano una casula per certi versi desueta e poco liturgica, e per altri versi ormai talmente comune che c’è da sorridere degli sforzi che sono stati necessarii per realizzarla.

Le immagini rendono l’idea più che le descrizioni: abbiamo infatti letto delle descrizioni sui colori liturgici utilizzati da fare accapponare la pelle.



Ostentazione senza vergogna della casula




Il piviale indossato dal vescovo




La processione prima della Messa




Il vescovo alla Messa col ministro alla sua destra

Fatto è che questa casula è quanto di più antiliturgico si possa immaginare: la prima cosa che richiama alla mente è l’abbigliamento dei clown del circo equestre. Basta guardare la foto del vescovo col suo ministro.

E tuttavia, le fiammelle multicolore che la caratterizzano richiamano alla mente due elementi significativi.
Il primo è che esse sembrano rifarsi all’incendio doloso della Basilica, forse per esorcizzarlo o forse per esaltarlo. Così che sarebbe stato opportuno scartarne a priori financo l’idea.
Il secondo è che le stesse fiammelle non sono altro che una trasposizione dei colori dell’arcobaleno, ormai tanto di moda, non tanto per ricordare l’arcobaleno beneaugurante di dopo il Diluvio Universale, quanto per ricordare che si tratta del simbolo del cumulo delle nefandezze che contraddistingue le vare branche di quell’ormai diffuso ambito del mondo moderno in cui si coltiva ogni sorta di vizio, non ultimo il vizio contro natura, che grida vendetta al cospetto di Dio.

Si può quindi concludere che non c’era modo peggiore per solennizzare il ritorno al culto della gloriosa Basilica Cattedrale di Notre Dame di Parigi, uno degli edifici religiosi più emblematici della Cristianità.

Che il Signore abbia pietà e ci preservi dalle conseguenze delle malefatte dei moderni uomini di Chiesa.











 
dicembre 2024
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