Vigilia di Natale



Articolo della Fraternità San Pio X









Accanto alla Madonna: Sant’Anna e Santa Elisabetta
In basso: a sinistra Sant’Agostino, a destra San Pietro Damiano
Dipinto di Ercole de’ Roberti – 1481 – Pinacoteca di Brera - Milano



San Pietro Damiano (1007-1072), monaco camaldolese che divenne vescovo e poi cardinale in un’epoca di gravi trambusti nella Chiesa, fu un aiuto prezioso per i Papi impegnati nella riforma detta «gregoriana», dal nome di San Gregorio VII.
Egli lottò con energia contro la simonia e il nicolaismo che hanno segnato la sua epoca.

Di seguito un estratto di un suo sermone per la Vigilia di Natale.

Ecco, siamo arrivati dall’alto mare al porto, dalla promessa alla ricompensa, dalla disperazione alla speranza, dal lavoro al riposo, dal cammino alla patria.
Le lettere della divina promessa si erano susseguite; ma non portarono niente con sé, se non il rinnovo di questa stessa promessa.

E’ per questo che il nostro Salmista si è lasciato andare nel sonno, e gli ultimi accenti della sua arpa sembravano accusare i ritardi del Signore: «Ci hai respinto, ci hai disdegnato; hai ritardato l’arrivo del Tuo Cristo (Salmo 88).
Poi, passando dal lamento all’audacia, gridò con voce imperativa: «Maniféstati dunque, Tu che siedi sui Cherubini1!» (Salmo 79).

«Adagiato sul trono della Tua potenza, circondato dai battaglioni dei Tuoi Angeli, non Ti degnerai di abbassare il Tuo sguardo sui figli degli uomini, vittime di un peccato commesso da Adamo, è vero, ma che Tu hai permesso?». Ricordati qual è la nostra natura; è a Tua somiglianza che l’hai creata; e se ogni uomo vivente è vanità, questo non rientra nel fatto che l’hai fatto a Tua immagine.

«Abbassa dunque i Tuoi Cieli e discendi». Abbassa i Cieli della Tua misericordia sui miserabili che Ti supplicano, e almeno non dimenticarci in eterno.
Isaia, a sua volta, nella violenza dei suoi desideri, diceva: «A causa di Sion, non starò in silenzio; a causa di Gerusalemme, non mi riposerò, fino a quando non risorgerà nel Suo splendore il Giusto che essa attende. Forza, dunque, i Cieli e scendi!».

Infine, tutti i Profeti, stanchi per un’attesa troppo lunga, non hanno cessato di far sentire di volta in volta le suppliche, i lamenti, e spesso anche le grida di impazienza.
Quanto a noi, li abbiamo ascoltati abbastanza; abbiamo ripetuto a lungo le loro parole: lasciamoli ritirare adesso; per noi non c’è più alcuna gioia, né consolazione, fino a quando il Salvatore, onorandoci con il bacio della Sua bocca, ci dica Lui stesso: «Siete esauditi».

Ma cosa abbiamo appena sentito? «Santificatevi, figli di Israele, e siate pronti: perché domani scenderà il Signore». Il resto di questa giornata e appena metà della notte che verrà, ci separano da questo incontro glorioso, ci nascondono ancora il Dio Bambino e la Sua mirabile Nascita. Correte, ore leggere; concludete rapidamente il vostro corso, perché noi si possa presto vedere il Figlio di Dio nella Sua culla e rendere i nostri omaggi a questa Natività che salva il mondo.

Io penso, fratelli miei, che voi siate dei veri figli di Israele, purificati da ogni lordura della carne e dello spirito, tutti pronti per il Mistero di domani, pieni dal desiderio di testimoniare la vostra devozione. E’ questo che posso almeno giudicare dal modo in cui avete passato il giorno consacrato all’attesa dell’Avvento del Figlio di Dio.

Ma se tuttavia alcune gocce del fiume della mortalità avessero toccato il vostro cuore, affrettatevi oggi ad asciugarle e a coprirle col bianco lenzuolo della Confessione.
Posso promettervi la misericordia del Bambino che sta per nascere: chi confesserà il proprio peccato con pentimento, in lui nascerà la Luce del mondo; le tenebre ingannatrici svaniranno e gli sarà donato il vero splendore. Perché, come si potrebbe rifiutare la misericordia agli infelici, in questa notte in cui nascerà il Signore misericordioso?

Scacciate dunque l’orgoglio dai vostri sguardi, la temerarietà dalla vostra lingua, la crudeltà dalle vostre mani, la voluttà dai vostri lombi; allontanate i vostri piedi dal cammino tortuoso e poi venite a giudicare il Signore se Egli questa notte non forzerà i Cieli, se non scenderà fino a voi, se non getterà in fondo al mare tutti vostri peccati.








 
dicembre 2024
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