L’Anno Santo



Articolo della Fraternità San Pio X











Il Giubileo come noi lo celebriamo nello spirito della Chiesa non è altro che una indulgenza straordinaria con la quale la Chiesa ci rimette tutte le pene temporali dovute alla Giustizia divina per i peccati che ci sono stati rimessi nel sacramento della Confessione.

La parola Giubileo viene dall’ebraico Jobel, che significa allegrezza e di cui gli Israeliti si servivano per esprimere la loro gioia per la meravigliosa liberazione dalla lunga cattività sotto la tirannia del Faraone. Si trattava per loro un gran motivo di gioia poiché ciascuno riaveva tutti i suoi beni e gli schiavi erano rimessi in libertà.
Era soprattutto una eccellente immagine della grazia che Dio doveva accordare un giorno ai cristiani per i meriti del Messia, vero Liberatore.

Poiché la nuova legge è il perfetto compimento dei misteri di cui la Legge antica era solo un’ombra, la Chiesa, come una buona Madre, ha mutuato questo santo uso del Giubileo: come gli anni giubilari del Vecchio Testamento celebravano la fine della schiavitù degli Ebrei e il loro ingresso nella Terra Promessa, così gli anni giubilari della Chiesa di Gesù Cristo celebrano la liberazione degli uomini dalla schiavitù del peccato tramite l’Incarnazione e la Redenzione, e il loro ingresso nella Città Celeste.
In questo tempo di misericordia e di rimessa delle pene, che è il Giubileo, i peccatori recuperano tutti i loro beni spirituali che avevano perduto per le loro colpe.

Il Giubileo è chiamato Anno Santo perché la Chiesa vi applica in modo particolare i meriti di Gesù Cristo, che sono le fonti inesauribili di ogni santità. E’ l’anno di grazia e di misericordia perché, più che negli tempi, è quello delle liberalità e della clemenza di Dio Salvatore.
Si chiama anche Anno di pace perché i veri penitenti si riconciliano perfettamente con Dio.
Questi anni giubilari sono veramente dei tempi di salvezza perché la Chiesa ci offre i mezzi più abbondanti e più efficaci di tutte le indulgenze plenarie che è solita accordare nei giorni dell’anno, anche i più solenni.





 
dicembre 2024
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