Dieci notizie religiose

che hanno segnato il 2024




Articolo della Fraternità San Pio X





E’ costume fare un bilancio dell’anno trascorso



Gaza – Il calvario dei cristiani




Case distrutte a Gaza

Mentre nel 2024 infuria la guerra nella striscia di Gaza, il Patriarca cattolico latino di Gerusalemme è preoccupato per l’avvenire della comunità cristiana della regione. Attualmente ci sono appena mille cristiani a sopravvivere in mezzo a due milioni di musulmani. Molti cristiani sono tentati di andare all’estero.

Dice il cardinale Pizzaballa:
«Umanamente parlando, io penso che il desiderio di partire sarà più forte. Ovviamente, dobbiamo tenere presente il contesto attuale: molte case sono ridotte in cenere, quindi in termini pratici, restare non sarà facile».



Un anno maratona per il Papa




Papa Francesco a Giacarta


Dalla sua elezione nel marzo 2013, Papa Francesco ha compiuto 47 viaggi apostolici.
Il 2024 ha visto Papa Francesco percorrere una distanza inedita: oltre che in Corsica, in Belgio e in Lussemburgo, il Papa è andato nell’Asia del Sud-Est e in Oceania: in Indonesia, in Papuasia – Nuova Guinea, nel Timur orientale e nella città-stato di Singapore.


Giugno / luglio – Elezioni: i cattolici francesi mettono la barra a destra



Manifestazione del Rassemblement National in Francia


Le due ultime elezioni che si sono svolte in Francia – europee e legislative – hanno evidenziato la massiccia adesione dell’elettorato cattolico praticante ai progetti proposti dai partiti della destra nazional-conservatrice.
Una constatazione che rimette in discussione ancora una volta i discorsi dei capi religioni che invitano i fedeli «a bloccare l’estrema destra”.

Come sottolinea Jérôme Fourquet, autore di La France d’après : «Si nota un frammentazione del voto cattolico che cresce sempre più, e poi una crescita del voto a favore del RN [Rassemblement National]. Non vi è più della resistenza all’estrema destra».


Ottobre – Il Sinodo sulla sinodalità conclude la sua seconda sessione




Lavori al Sinodo 2024

Il XVI Sinodo dei vescovi, che ha trattato di sinodalità, si è concluso il 27 ottobre 2024, e ha lasciato nelle mani di Francesco un documento finale che il Papa si è limitato a promulgare, facendolo suo.
Si capisce che i responsabili sono stati attenti che non ci fossero eccessi sui temi delicati che avevano animato la sessione precedente.
Ma la cosa principale è altrove.

Con la sinodalità, Francesco ha avviato un processo auto sufficiente volto alla realizzazione di un mosaico, base ideale di un ecumenismo «che riunisce le differenze in un tutto armonico», secondo l’espressione usata dal Sinodo.
Il culmine delle aspirazioni ecumeniche del concilio Vaticano II sarà così raggiunto: la Chiesa cattolica sarà integrata in un vasto insieme con le altre «comunioni».



Ottobre – Chiamata a Dio di Mons. Tissier de Mallerais




Mons. Bernard Tissier de Mallerais

«Sì, la Fraternità oggi è veramente in lutto. E’ una perdita significativa: la perdita di un vescovo. La perdita, se così si può dire, di una pagina della nostra storia.
Di una pagina molto bella della nostra storia.
«Ma questa perdita, e il lutto in cui noi oggi ci troviamo, sono compensati dalla consolazione dell’esempio che ci lascia.
Nostro Signore, che mantiene sempre la Sua parola, è venuto a prenderlo “come un ladro”: non eravamo preparati ad una morte così improvvisa.
Ma Nostro Signore, nella Sua delicatezza, ha voluto venire a prenderlo proprio mentre stava per celebrare la Messa.
«Fu in quel momento che Monsignore ha perduto conoscenza. Il suo ultimo atto è stato di andare a celebrare la Messa, ed è morto alcuni giorni dopo».
(Estratto dal sermone delle esequie pronunciato
dal Superiore Generale della Fraternità).



Ottobre – Rinnovo dell’accordo sino-Vaticano



Vescovi cinesi con Papa Francesco

Lo scorso 22 ottobre è stato ufficialmente annunciata la proroga dell’accordo sino-Vaticano per una durata di quattro anni, fino ad ottobre 2028, per un totale di dieci anni. 
Se la durata è stata raddoppiata, il testo rimane provvisorio e segreto.
La Sala Stampa del Vaticano ha sobriamente indicato che “tenuto conto del consenso raggiunto per una applicazione fruttuosa» e «dopo le opportune consultazioni e valutazioni», la validità dell’accordo è prolungata di quattro anni.
«La parte vaticana», conclude la nota «resta determinata a proseguire il dialogo rispettoso e costruttivo con la parte cinese, per lo sviluppo delle relazioni bilaterali per il bene della Chiesa cattolica nel paese e di tutto il popolo cinese».


Novembre – Donald Trump torna alla Casa Bianca con il voto cattolico




I cattolici – circa un quarto dell’elettorato americano – hanno fatto un’inversione di rotta rispetto al 2020, dando in maggioranza i loro voti al candidato Donald Trump (56%, contro il 40% a Kamala Harris).
Neanche i voti dei protestanti sono mancati a Donald Trump, come nella precedente elezione: nel 2024 egli è stato sostenuto dal 60%.
Da notare che i protestanti rappresentano il 40% dell’elettorato.
I cosiddetti «senza religione» - un elettore su cinque -  hanno votato quasi al 75% la candidata democratica.


Dicembre – Creati in Concistoro 21 nuovi cardinali



I nuovi cardinali

Con questo nono Concistoro che manifesta la volontà del Papa di «chiudere» il prossimo Conclave, il Collegio dei cardinali è composto da 253 membri, di cui 140 elettori e 113 non elettori.

Nel Sacro Collegio sono entrati cinque nuovi paesi: l’Algeria, l’Australia, l’Equador, L’Iran e la Serbia. Non vi era la necessità di creare nuovi cardinali, poiché il Collegio conterà 137 elettori con meno di 80 anni, rispetto al numero massimo fissato da Paolo VI, che è 120. 7 cardinali avranno 80 anni prima della fine dell’anno.
A titolo informativo, Giovanni Paolo II convocò nove Concistori in 25 anni.


Dicembre – Notre Dame riapre le porte



Il coro di Notre Dame

Poco più di cinque anni e mezzo dopo l’incendio che ha rovinato parte della Cattedrale, una formidabile manifestazione di generosità ha permesso il finanziamento di una ricostruzione che tutti elogiano come notevole: una ricostruzione “identica” che ha permesso a diversi gruppi di artigiani di ritrovare e adattare i metodi di costruzione che erano stati utilizzati per costruire il magnifico vascello di pietra.


Dicembre – Il Papa apre la Porta Santa




Come prologo della Messa della notte di Natale, celebrata il 24 dicembre 2024 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha proceduto al rito di apertura della Porta Santa.
Così, egli ha anche aperto simbolicamente il Giubileo 2025, che durerà fino al 6 gennaio 2026 e dovrebbe portare a Roma più di 30 milioni di pellegrini.









 
dicembre 2024
AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI