Per l’apertura dell’Anno Giubilare 2025,

Papa Francesco apre una porta in prigione



di Belvecchio





Il Papa Pio XII apre la Porta Santa nella Basilica di San Pietro
per l'Anno Santo 1950

Per l’apertura dell’Anno Giubilare, è costume della Chiesa aprire sette porte: cinque di altrettante Basiliche in Italia e due di altrettante Basiliche in altri paesi.

In Italia si aprono le Porte Sante della Basilica di San Pietro, della Basilica di San Giovanni in Laterano, della Basilica di Santa Maria Maggiore, della Basilica di San Paolo Fuori le Mura, tutte a Roma, della Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila.

Inoltre si aprono le Porte Sante della Basilica Cattedrale di Santiago di Compostela, in Spagna, e della Basilica Cattedrale di Notre Dame di Québec, in Canada.

Per il Giubileo della Speranza, 2025, iniziato con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro il 25 dicembre 2024, Papa Bergoglio ha cambiato questo immemore costume: come seconda porta, affatto santa, ha aperto, il 26 dicembre 2024, quella della Cappella del carcere di Rebibbia, a Roma.



Dopo aver aperto la porta
Papa Francesco entra nella Cappella del carcere di Rebibbia


Più tardi, nel corso dell’Angelus dello stesso giorno, il Papa ha definito il detto carcere: «la cattedrale del dolore e della speranza».




In occasione della celebrazione della Messa nella cappella del carcere
Francesco posa per una foto ricordo con alcuni detenuti


Nella breve omelia per la Messa celebrata nella Cappella del carcere, Bergoglio ha detto: “E’ un bel gesto quello di spalancarsi, aprire, aprire le porte”; e ha riferito tale gesto all’apertura del cuore.




Papa Francesco si intrattiene con un detenuto


Molti commentatori hanno considerato che, con queste parole, Papa Francesco avrebbe rivolto un invito alle autorità perché perdonassero e rilasciassero i detenuti, che vivono peraltro in condizioni disagiate soprattutto a causa del sovraffollamento.
E questo nonostante il fatto, ovvio, che il carcere non è un luogo di villeggiatura e ciò che lo caratterizza è proprio una situazione di disagio, a partire dalla mancanza di libertà.
D’altronde, se non fosse così, non sarebbe un luogo dove scontano la loro pena coloro che hanno per primi commesso dei delitti contro le persone e le cose.

Ora, che Papa Bergoglio abbia la spiccata tendenza a speculare sulle cose sacre per diffondere i suoi convincimenti profani, resta il fatto che non si può svilire il significato del Giubileo, sempre uguale nei secoli nella storia della Chiesa, equiparando, in modo blasfemo, la Porta Santa di una Basilica con la porta d’accesso della Cappella di un carcere.
Qui non si tratta neanche di mera speculazione, ma del manifesto convincimento che ogni cosa sacra deve essere ridotta in qualcosa che è al di sotto del profano e perfino al di sotto dell’ordinarietà.

Come ricorda il vecchio proverbio: Scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi.











 
dicembre 2024
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