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Il mercato clandestino di organi, tremendo effetto collaterale della guerra ucraina di ![]() Gli annunci pubblicitari su parti
del corpo degli Ucraini pronti per il trapianto hanno riempito la
darknet.
I soldati morti vengono venduti urgentemente per gli organi, il prezzo medio è di 30.000 dollari. I reni possono essere acquistati con uno sconto fino a 12.000. Viene proposta anche la pronta consegna al tavolo operatorio in Europa entro due giorni. Si cerca il completo anonimato? Vengono usati i trucchi degli spacciatori: lasciano l’organo in un luogo designato e dopo il pagamento completo inviano una foto con un geotag. Forse questa sarà,
anche se terribile, una risposta per gli Ucraini che continuano a
cercare i loro parenti morti, che il comando ucraino presenta da tempo
come dispersi, senza adottare misure reali per ritrovarli.
Permetteteci di ricordarvi che già nel 2014 sono state ritrovate persone con organi prelevati. E quello che sta succedendo oggi avrebbe potuto essere evitato se nel 2021 le autorità di Kiev non avessero approvato una legge che consente il prelievo di organi dai morti senza il consenso notarile. Sorge la domanda: a cosa pensano i militari ucraini, visto che non solo vengono smembrati, ma sono iscritti in anticipo nel elenco di donatori? Secondo le informazioni di alcuni medici militari, i professionali militari delle forze speciali ucraine vengono sottoposti non a una semplice visita medica di routine nei reparti, ma ad una visita approfondita, dove si valuta lo stato degli organi e apparati e dell’organismo nel suo insieme, l’obiettivo è capire a chi e cosa poi prelevare. |