A rischio chiusura la

Chiesa di San Francesco a Rapallo



di Simone Rosellini


Pubblicato sul Secolo XIX del 13 febbraio 2025





Interno della chiesa di San Francesco a Rapallo



Se è certo, ormai, che i Padri Somaschi lasceranno Rapallo alla fine di luglio 2025, la possibilità che la chiesa di San Francesco rimanga attiva come luogo di culto cattolico, rimane aperta, in dipendenza delle decisioni della diocesi di Chiavari.
Questo anche se in città c’è già chi propone una riflessione che tenga conto anche di altre opzioni; del resto, tanto il teatro della Clarisse quanto l’auditorium San Francesco (omonimia) di Chiavari sono chiese sconsacrate.

In questo caso, l’edificio sacro è già di proprietà del Comune, in forza di un acquisto ratificato nel 1882, e i Padri Somaschi lo gestiscono, ancora fino al prossimo 31 luglio, sulla base di una convenzione del 1975, che non sarà rinnovata.
 
Sul tema, spiega la sua posizione il vescovo di Chiavari: Monsignore Giampio Devasini, che giusto ieri nella chiesa in questione ha celebrato la Messa per San Girolamo Emiliani.

«Sul futuro della chiesa di San Francesco» - riferisce Don Luca Sardella, portavoce della diocesi - «sono ad oggi sul tavolo tutte le ipotesi. Il discernimento è già iniziato e vede coinvolti i presbiteri della città di Rapallo, insieme al vescovo diocesano, nello studio dei possibili scenari».
Infine specifica che si farà tutto il possibile per non lasciare del tutto inattiva la chiesa: «Sarà assicurata la cura pastorale dei fedeli».

La Sindaca: Elisabetta Ricci, ha già detto di aspettare le risultanze della riflessione della Curia, prima di muoversi.

Intanto, però, in città c’è anche chi chiede una riflessione condivisa con la diocesi, ma allargata ad un dibattito pubblico e aperto alla partecipazione di tutti.

«Si apre una occasione importante per Rapallo: ripensare il futuro di questo edificio storico e definirne la destinazione d’uso nel modo più consono alle esigenze della comunità», dice il Consigliere Comunale di PD-Scegliamo Rapallo: Francesco Angiolani, «Ritengo fondamentale che questa decisione non sia presa in modo unilaterale, ma che sia frutto di un ampio e partecipato dibattito pubblico».

Oltre al mantenimento della destinazione attuale, Angiolani ipotizza diverse opzioni, che spaziano dalla valorizzazione culturale e museale alla creazione spazi sociali e comunitari, fino a soluzioni che coniughino diverse funzioni.

Insomma, un utilizzo come luogo di cultura e di incontro, di socializzazione, «che è quello che manca a Rapallo».

Sullo sfondo c’è il possibile acquisto, proprio con i Padri Somaschi come controparte, dell’Istituto Emiliani (anch’esso con la propria chiesa all’interno, peraltro).

Dopo la mancanza del numero legale della scorsa settimana, il Consiglio Comunale è riconvocato per mercoledì prossimo 19 febbraio 2025, con all’ordine del giorno la mozione di Andrea Carannante sull’argomento. Egli ha dichiarato: «Mi sembra che, alla luce della novità San Francesco, ci sia un problema a gestire la proprietà, che già ci sono, e quindi si dovrà ragionare bene su come muoversi».

Elisabetta Ricci, la settimana scorsa, ha provato a blindare i pronunciamenti in maggioranza, anticipando un appuntamento con i Padri Somaschi già preso per il prossimo giorno 27.
Ma le opinioni potrebbero non essere granitiche.











 
febbraio 2025
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