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Sinodo. Assemblea ecclesiale in vista per il 2028 ![]() Cardinale Mario Grech Le parole cambiano, ma le
realtà sono sempre le stesse.
Papa Francesco ha indetto la riunione di una «Assemblea ecclesiale» per il mese di ottobre 2028, che sarà preceduta da un «cammino» di accompagnamento per consolidare i risultati raggiunti dal Sinodo per la sinodalità, che si è svolto in quattro anni: 2021-2024. L’annuncio è stato dato dal cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo, con una lettera inviata il 15 marzo 2025 a tutti i vescovi, agli eparchi (vescovi orientali), ai patriarchi e agli arcivescovi maggiori delle Chiese orientali. Sembrerebbe trattarsi di una questione di vocaboli. E’ stato detto e ripetuto che «sinodo» significava «cammino seguito insieme»: qual è la differenza con questo «cammino» di accompagnamento? Bisognerebbe essere ingenui per pensare che i chierici e i fedeli saranno ingannati da questa nuova espressione: è proprio un sinodo quello che ci viene promesso, ma con un cambiamento di definizione. D’altronde, il cardinale Grech non nasconde che si tratterà di una fase di attuazione. Per coloro che hanno vissuto il concilio Vaticano II e il post-concilio la cosa è chiara: questa fase, secondo il cardinale maltese, non deve essere compresa come «una semplice applicazione delle direttive provenienti dall’alto», ma piuttosto come «un processo di recezione del Documento finale del Sinodo». Questo cammino di accompagnamento, destinato a durare quasi tre anni, aiuterà ad adattare il Documento finale del Sinodo «alle culture locali e ai bisogni delle comunità», mantenendo sempre l’obiettivo di «concretizzare» lo scambio e il dialogo «tra le Chiese e nella Chiesa nel suo insieme». Dopo quattro anni – quanti quelli del Concilio – è necessario che i gruppi sinodali: preti, diaconi, consacrati, laici uomini e donne, al pari dei vescovi, debbano tornare sul lavoro. Per questo, è necessario che essi siano «rafforzati, riattivati e integrati in maniera adeguata». E’ in questo quadro generale che si collocheranno «i risultati dei lavori dei gruppi di studio e i contributi della Commissione canonica». Per la cronaca, «i gruppi di studio, in numero di dieci, sono stati istituiti da Papa Francesco nel marzo del 2024 per esaminare delle questioni specifiche emerse durante la prima sessione del 2023». La Commissione canonica, secondo l’Instrumentum laboris della seconda sessione dell’Assemblea, è stata creata nel 2023 «d’intesa col Dicastero per i Testi Legislativi, al servizio del Sinodo». Assemblea ecclesiale L’espressione «assemblea ecclesiale» è una innovazione giuridica. Chiunque può verificare che essa non esiste nel Codice di Diritto Canonico del 1983. Per il Codice, un’assemblea è sempre quella di un gruppo esistente: parrocchia, ordine religioso, diocesi, Sinodo dei vescovi, ecc. Ma non esiste alcuna assemblea della Chiesa. Questa innovazione – che quindi non è in alcun modo legale – permette di riunire chi si vuole e come si vuole. Si tratta esattamente di quello che hanno fatto i vescovi tedeschi per il Cammino sinodale, con la loro assemblea «sui juris», che è stata vivamente criticata da Roma… Tale innovazione ha radici nella concezione del cardinale Gianfranco Ghirlanda – ancora un gesuita – che vuole che la giurisdizione ecclesiastica sia interamente riassunta nel Papa, che la distribuisce a chi vuole, laici compresi, senza tenere conto in definitiva della struttura gerarchica della Chiesa. Ma nessuno si lasci ingannare: questa «assemblea ecclesiale» non ha e non avrà alcuna legittimità ecclesiologica. Le tappe del percorso di accompagnamento Nel marzo 2025 è stato annunciato il processo, nel mese di maggio sarà pubblicato il documento d’appoggio per la fase di attuazione, con gli orientamenti per il suo svolgimento. Da giugno 2025 a dicembre 2026 il percorso sarà realizzato nelle Chiese locali e nei loro raggruppamenti; dal 24 al 26 ottobre 2025 si svolgerà il Giubileo dei gruppi sinodali e degli organismi di partecipazione. Nel primo semestre del 2027 si svolgeranno nelle diocesi le Assemblee di valutazione; nel secondo semestre sarà il turno delle Assemblee di valutazione delle Conferenze Episcopali nazionali e internazionali, delle strutture gerarchiche orientali e degli altri raggruppamenti di Chiese. Nel primo semestre del 2028 si svolgeranno le Assemblee continentali di valutazione: e nel giugno 2028 verrà pubblicato l’Instrumentum laboris per i lavori dell’Assemblea ecclesiale di ottobre 2028. Un percorso che assomiglia molto al processo sinodale che si svolto dal 2021 al 2024. E non c’è bisogna di immaginare l’esito: è già tutto scritto, con le decisioni post-sinodali al pari dei testi post-conciliari; e, possiamo scommetterlo senza timore, con la decisione di rinnovare il processo in maniera regolare. I progressisti volevano un concilio continuo, ed ecco che è davanti ai nostri occhi, per il peggio e non certo per il meglio. |